Pianta epifita, rizomatosa e perenne, della famiglia delle Polypodiaceae; è originaria dell'Indonesia: Isola di Giava, Malesia, Taillandia; per la facilità della sua
coltivazione in acquario e per la sua particolare bellezza e resistenza è frequentemente proposta sul mercato dell'acquariologia.
Pianta di media altezza, molto resistente e decorativa; la sua consistenza legnosa e lo sgradevole sapore impediscono ai pesci, anche a quelli fitofagi, di rovinarla.
Pianta estremamente polimorfa, sono state individuate almeno 150 varietà diverse per la forma del rizoma, della foglia, del picciolo e delle nervature.
Generalmente si presenta con un robusto rizoma, squamoso e di consistenza legnosa, ad andamento sub-orizzontale; il rizoma si abbarbica con corte ma robuste radici ai legni
ed alle rocce e procede, in maniera irregolare, da ambedue le terminazioni; dai nodi del rizoma si dipartono le foglie lanceolate, grandi, allungate e molto coriacee, sostenute da un
robusto picciolo, relativamente lungo e di consistenza legnosa; la lamina fogliare, larga, è irregolare e notevolmente bombata; il margine fogliare è irregolare, dentato e crespato; le nervature,
sia quelle longitudinale che quelle trasversali, sono molto evidenti.
Il rizoma, il picciolo e le nervature sono di un colore giallo-verde con sfumature brunastre mentre la lamina fogliare è di un colore variabile dal verde scuro, in condizioni
di scarsa esposizione alla luce, al verde erba, in condizioni di elevata esposizione; sulla superficie fogliare sono presenti numerose macchie irregolari, di un color brunastro.
La propagazione avviene per emissione di spore o per talea; sulla lamina fogliare inferiore sono presenti numerosi grappoli di sporangi, detti sori, molto piccoli
e disposti irregolarmente su tutta la superficie, (in latino microsorum significa piccoli sori); sulle foglie emerse, quando lo sporangio raggiunge la maturazione esplode rilasciando
le spore che formeranno ben presto nuove piante.
In acquariologia si propaga sopratutto per divisione del rizoma o per la trasformazione degli sporangi delle foglie in rizomi, infatti ogni sporangio può effettuare questa
trasformazione e diventare una nuova pianta con foglie e radici; quando le piccole foglie hanno raggiunto le dimensioni di 4 / 5 cm si taglia la foglia e si appoggiano le piccole piante
su di una roccia o su un legno di torbiera per favorire la presa delle radici.
Pianta possente, dalla crescita vigorosa e relativamente veloce; in condizioni ottimali cresce formando una intricata rete di ramificazioni del rizoma che possono coprire
tutti gli elementi della decorazione, portando anche 50 o 100 foglie.
Necessita di una elevata fertilizzazione, soprattutto a base di ferro chelato, effettuata con l'immissione, direttamente nella colonna d'acqua, degli appositi
Fertilizzanti liquidi; necessita anche di molta CO2, somministrata mediante un apposito
Diffusore di Anidride Carbonica; è poco esigente per quanto riguarda l'illuminazione, che può essere di medio / bassa intensità,
e per i restanti valori dell'acqua.
Unica vera accortezza da seguire consiste nel lasciare sempre libero il rizoma, senza mai interrarlo nel fondale, altrimenti si rischia di farlo marcire; inizialmente basta
avere la precauzione di legarlo con un filo di nylon o incastrarlo su di una roccia o su un legno di torbiera, poi saranno le stesse radici ad ancorarlo saldamente al supporto.
Pianta dall'aspetto suntuoso e necessitando di poche cure è molto indicata per l'acquario del neofita alle prime esperienze, magari abbinandola a pesci che si mangiano le altre
piante come i Thorichthys meeki oppure gli Heros severus; è possibile inserire anche grandi pesci che si nutrono di alghe patinose, come gli Hypostomus plecostomus,
senza corre il rischio che la rovinino.