PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE

Piccolo Caraciforme appartenente alla famiglia dei Characidae; proveniente, in origine, dal Rio delle Amazzoni, in Ecuador, Colombia, Peru, Bolivia e Brasile; per la sua particolare bellezza è, ormai, riprodotto ed alevato per il mercato dell'acquariologia.

Il corpo, fusiforme e molto allungato, è fortemente compresso lateralmente; la testa è piccola ed ad ogiva; gli occhi sono grandi; la bocca, piccola e rivolta verso l'alto, è in posizione terminale;

La pinna dorsale, di forma triangolare, è molto sviluppata in altezza;la pinna caudale è divisa in due lobi simmetrici; la pinna anale, trapezoidale, si estende su tutta la parte posteriore del ventre, sino al peduncolo caudale, ed ha i primi raggi decisamente più lunghi dei successivi; le pinne ventrali, di forma triangolare, presentano il primo raggio leggermente più lungo; le pinne pettorali, lunghe e strette, sono in posizione giugulare.

La livrea è delicatamente colorata di azzurro chiaro, con riflessi argentei e con una fascia longitudinale turchese; le pinne sono quasi completamente trasparenti tranne quella caudale che è di color rosso fuoco; il primo raggio della pinna anale è di color bianco o turchese.

Pesce gregario, molto pacifico ma vivace, è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 8 o 10 individui altrimenti diventa timido e pauroso; convive egregiamente con tutti i pesci di piccola taglia, come i caracidi; è molto adatto alle vasche di comunità, arredate con rocce e legni di torbiera e piantumate con una folta vegetazione.

Poco sensibile ai valori chimici dell'acqua, che deve essere solo ben aerata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 2 volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare regolarmente dei cambi parziali, preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.

Carnivoro, in natura si nutre di insetti, delle loro larve, di piccoli crostacei, di vermi; in acquario preferisce chironomus surgelato ma accetta anche Mangime Liofilizzato ed secco in scaglie o microgranuli.

La riproduzione in acquario è difficile ma possibile anche ad un neofita, occorre una vasca apposita, con non più di dieci centimetri di acqua, dalle condizioni perfette; sul fondo va disposta una rete a maglie sottili oppure uno strato delle apposite bilie di vetro per riparare le uova che, altrimenti verrebbero mangiate dagli stessi genitori; appena finita la deposizione i riproduttori devono essere allontanati; come arredamento basta qualche filo di Ceratophyllum Demersum.

Dopo una settimana avviene la schiusa delle uova e dopo un'altra settimana gli avannotti hanno riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente; solo ora possono essere nutriti con infusori, rotiferi o con gli appositi mangimi liquidi; dopo due settimane si possono somministrare anche i naupli di artemia salina fatti dischiudere apposta.

Per tutti questi motivi è una specie consigliabile anche per il neofita che inizia a curare un acquario tropicale.