Splendido Siluriforme appartenente alla famiglia dei Pimelodidae; originario del Sud America: bacino del
Rio delle Amazzoni, dell'Orinoco, del Rio Essequibo,
del Rio Paranà, in Brasile, Colombia, Venezuela, Guyana, Suriname, Guyana francese, Bolivia, Equador, Perù, Paraguay ed Argentina; purtroppo tutti gli esemplari offerti
sul mercato provengono dalla cattura nei luoghi di origine.
Presenta un corpo fusiforme, con il dorso inarcato ed il ventre piatto; la testa è grossa, triangolare, mentre la parte posteriore, molto sviluppata in
lunghezza, è più sfinata e compressa lateralmente; la testa è coperta da piastre ossee incernierate tra di loro mentre il corpo lo è solo parzialmente; gli occhi sono
grandi e leggermente sporgenti sulla fronte; davanti agli occhi vi sono due narici a fossetta con funzione olfattiva; la bocca è larga, in posizione ventrale;
ai lati della bocca vi sono due lunghi bargigli, posti sul labbro superiore, e quattro, più piccoli, su quello inferiore; l'opercolo branchiale è dotato di un piccolo
preopercolo articolato e di uno sperone posteriore; come altri appartenenti alla famiglia dei Pimelodidae la pelle è nuda, priva di squame; la linea laterale è
completa e segnata dalle punte delle spine che fuoriescono dalla pelle; il peduncolo caudale, molto allungato, non presenta soluzioni di continutà con il fianco;
curiosamente emette forti borbottii, udibili anche fuori dall'acquario.
La pinna dorsale, triangolare, è sostenuta da una spina rigida, molto spessa ed appuntita, e da 5 o 6 raggi molli ramificati; dietro la pinna dorsale è
presente una grande pinna adiposa, di forma trapezoidale; la pinna caudale è profondamente incisa e divisa in due lobi simmetrici dagli apici arrotondati; la pinna anale,
trapezoidale e con il margine arrotondato, è sostenuta da 3 spine rigide e da 8 o 9 raggi molli ramificati; le pinne ventrali, triangolari e con il margine arrotondato,
sono poste in corrispondenza della fine della pinna dorsale; le pinne pettorali, poste in posizione giugulare, sono dotate di una spessa spina rigida, falciforme,
molto appuntita e dentellata.
La livrea è particolarmente elegante: il corpo e le pinne sono di color grigio argento chiaro, dai riflessi iridescenti o dorati; dietro la testa è disegnata
una grossa barra obliqua, di un colore scoro, nero o marroncino, che dalla fronte arriva sino alle pinne ventrali; sul fianco, dietro la barra vi sono tre barre
longitudinali, sempre di colore scuro, quella centrale termina all'inizio della pinna caudale quelle mentre quelle esterne arrivano sino all'apice dei lobi della pinna;
sulla pinna dorsale è presente una frezza obliqua.
Pesce vivace ed attivo anche di giorno, è abbastanza aggresivo ed adatto agli acquari di comunità con pesci relativamente grandi, arredati con rocce laviche,
legni di torbiera ed con una folta vegetazione.
Pur essendo originario del bacino dell'Amazzonia e dell'Orinoquia è molto robusto e non ha bisogno di particolari caratteristiche chimiche dell'acqua che deve
essere solo ben filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre
volte la capacità dell'acquario; sono anche consigliati cambi dell'acqua preceduti da una sifonatura del fondale.
Carnivoro, in natura ed in acquario si ciba di tutto ciò che trova rovistando sul fondale con i suoi lunghi bargigli, crostacei, vermi, larve di insetti ed
anche di pesci; per questo motivo è considerato un discreto pesce pulitore per l'acquario; è consigliato somministrare chironomus, pesciolini, polpa di cozze, gamberetti
surgelati, Mangime Liofilizzato e mangime secco in scaglie o in microgranuli.
Purtroppo non si hanno notizie di una sua eventuale riproduzione in acquario e tutti gli esemplari finora offerti sul mercato provengono dalla cattura nei
luoghi di origine.
Non avendo esigenze particolari esigenze è molto adatto all'acquario del principiante alle prime esperienze; unica avvertenza: le spesse spine rigide delle
pinne possono provocare dolorose punture e la pelle è ricoperta da un muco tossico; si raccomanda, quindi, molta attenzione quando lo si deve maneggiare.