Piccolo caraciforme appartenente alla famiglia dei Characidae o Characinidae; proviene in origine dal Sud America: Rio Meta, principale
immissario del fiume Orinoco in Colombia, e Rio Negro, immissario del
Rio delle Amazzoni nel Brasile settentrionale; essendo ancora piuttosto difficile da riprodurre, la maggior
parte degli esemplari posti in vendita provengono ancora dai luoghi originari.
Presenta un corpo fusiforme, molto allungato e molto compresso lateralmente; la testa è relativamente grande ed appuntita; gli occhi sono grandi e posti in una posizione molto
avanzata; davanti agli occhi vi è una coppia di narici, con funzione olfattiva; la bocca è grande, posta in posizione terminale e leggermente orientata verso l'alto; il peduncolo caudale
è sottile e ben distinto.
La pinna dorsale, di forma trapezoidale e sostenuta da una spina rigida e da 10 raggi molli, è posta al centro del dorso e termina con un lobo posteriore distante dal dorso e
dall'apice squadrato; alla fine del dorso è presente una piccola pinna adiposa; la pinna caudale, di forma trapezoidale, è profondamente divisa in due lobi simmetrici dagli
apici arrotondati; la pinna anale, di forma trapezoidale e sostenuta da una o 2 spine rigide e da 12 o 13 raggi molli ramificati, è posta nella parte finale del ventre; le pinne ventrali,
di forma triangolare, sono poste al centro del ventre, in corrispondenza della pinna dorsale; le pinne pettorali, lunghe e strette, sono in posizione giugulare.
L'Hemigrammus bleheri fa parte di quel gruppo di specie, in verità molto simili tra loro, che fino a poco tempo fa venivano posti in commercio con il nome generico
di Petitella georgiae; approfonditi studi tassonomici e del DNA hanno appurato che si tratta invece di tre specie differenti anche se molto simili: Hemigrammus bleheri,
Hemigrammus rhodostomus e Petitella georgiae.
La livrea è molto particolare; il fianco è di un color grigio argento, con leggeri riflessi verdastri; sopra la testa vi è una grossa macchia, di color rosso vivo,
che si allunga anche oltre l'opercolo branchiale; al centro del peduncolo caudale vi è disegnata una macchia romboidale, di color nero, che prosegue anche sulla pinna caudale ed una
sottile banda longitudinale, di color turchese, la congiunge con la macchia rossa sulla testa; sul margine superiore e su quello inferiore del peduncolo caudale vi sono altre due piccole
macchie, di color nero; su ogni lobo della pinna caudale vi è disegnata una macchia, di color nero, affiancata da due sottili macchie di color bianco; le altre pinne sono semi-trasparenti.
Pesce vivace ma molto pacifico; convive egregiamente con tutti i pesci di piccola taglia; è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 8 / 10 individui altrimenti diventa
timido e pauroso.
Molto adatto alle vasche di comunità, in compagnia di piccoli pesci tranquilli, come gli altri caraciformi, arredata con una folta vegetazione formata anche da piante delicate;
è anche indicato per riempire gli acquari dedicati all'allevamente dei Symphysodon aequifasciatus.
Proveniendo quasi esclusivamenta dalle zone di origine è molto esigente per quanto riguarda i valori dell'acqua; necessita pertanto di un'acqua molto tenera ed acida; è
consigliato anche un filtraggio continuo con torba attiva in granuli per un costante apporto di acidi umici.
Sempre perchè proveniente dalle zone originarie è molto soggetto ad ammalarsi delle comuni malattie presenti negli acquari: ictioftiriasi e batteriosi; è necessario quindi
mantenere la temperatura elevata ed il più costante possibile, specialmente durante le pulizie ed i cambi parziali; l'acqua deve essere molto ben filtrata ed ossigenata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare
regolarmente dei cambi parziali preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.
Onnivoro, in natura si nutre di piccoli animali acquatici, vermi, piccoli crostacei, uova di pesce e di anfibi ma anche di residui vegetali; in acquario accetta volentieri mangime
surgelato, in special modo i chironomus, ma accetta anche Mangime Liofilizzato e mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La riproduzione è molto difficile e non alla portata di un neofita; sono importanti sia le condizioni dei riproduttori, le caratteristiche dell'acqua ed il rituale di accoppiamento.
Per ottenere una riproduzione in cattività occorre approntare una vasca separata, di piccole dimensioni, e riempita con acqua dai valori molto precisi, 2° / 3° dGh, 5° PH, 25° / 26° C
filtrata con torba attiva in granuli o trattata con estratti liquidi, fino a raggiungere una colorazione decisamente ambrata; occorre anche che la vasca sia arredata con alcune piante dalle foglie
larghe, se non è possibile, o difficile per le condizioni ambientali, occorre inserire al loro posto delle lunghe strisce di PVC, larghe circa 2 cm, e fissate al fondo in maniera da emulare un
ciuffo di foglie; le uova sono foto-sensibili ed è quindi opportuno che le pareti della vasca siano schermate e che l'acquario sia posto in un posto poco luminoso.
E' molto difficile riconoscere il sesso dei riproduttori ed è meglio far formare una coppia affiatata in un branchetto di 10 / 12 esemplari; non appena si nota che una coppia si è
formata e che tende ad isolarsi dal gruppo, occorre pescarla, con attenzione, ed immetterla nella vasca da riproduzione; la femmina depone le uova adesive sulle foglie, o sulle strisce di PVC,
e dopo il maschio le feconda passandoci sopra; terminata la deposizione è consigliabile togliere i riproduttori che altrimenti potrebbero cibarsi delle loro stesse uova.
Le uova si schiudono dopo 24 / 36 ore e dopo altri 2 / 3 giorni gli avannotti hanno riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente per la vasca; solo ora possono essere nutriti
con infusori, parameci, rotiferi oppure con gli appositi mangimi liquidi adatti ai pesci ovipari.
Dopo due settimane è possibile somministrare anche dei naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere.
In considerazione di tutto quanto è un tipo di pesce poco raccomandato per l'acquario di comunità di un neofita e più indicato ad un acquariofilo esperto.