PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE

Perciforme sudamericano di medie dimensioni, appartenente alla famiglia dei Cichlidae; è originario del Brasile, medio e basso bacino del Rio Negro, specificativamente nei Rio Uatumã, Rio Preto da Eva, Rio Igarape Tarumázinho e Rio Puraquequara; Rio delle Amazzoni.

Presenta un corpo robusto, ovoidale, compresso lateralmente ed abbastanza allungato; la testa è appuntita, raccordata da una fronte fortemente convessa; sulla testa sono presenti un paio di narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva; la bocca, piccola, piatta e con le labbra carnose è posta in posizione terminale; la bocca è protrattile ed all'interno sono presenti due ulteriori mandibole faringee dotate di denti robusti; la disposizione dei muscoli della masticazione permette la possibilità di muovere indipendentemente le doppie mandibole per masticare il cibo, spesso troppo grande per un unico boccone; l'opercolo branchiale è dotato di un preopercolo articolato; il peduncolo caudale è largo ma ben distinto.

La pinna dorsale, di forma trapezoidale e sostenuta da 14 spine rigide e da 9 / 12 raggi molli moderatamente ramificati, ricopre gran parte del dorso e termina con un lungo lobo posteriore dall'apice superiore allungato ed appuntito; la pinna anale, posta molto indietro e di forma triangolare, termina con un lungo lobo posteriore con l'apice inferiore allungato ed appuntito; la pinna caudale, di forma trapezoidale, ha il margine arrotondato; le pinne pettorali, trapezoidali e molto allungate, hanno il margine appena arrotondato; le pinne ventrali, allungate e di forma triangolare, hanno l'apice appuntito.

Gli esemplari giovani sono di un color grigio verde, con leggere sfumature azzurre, il fianco è attraversato da 8 bande trasversali scure, di color marrone o grigio antracite; queste bande presentano una zona centrale più scura che, tutte insieme, formano una riga spezzettata longitudinale; la macchia della terza banda trasversale è molto evidente; sulla parte superiore del peduncolo caudale è presente una seconda macchia, molto evidente, a volte preceduta da una frezza dorata; sull'opercolo branchiale e sulla gola è diffusa una verminatura, di color rosato.

La livrea degli esemplari adulti è di un color grigio argento, con leggere sfumature di color azzurro; sul fianco le squame poste al di sopra della linea laterale presentano il margine distale segnato da un sottile rigo scuro; le bande trasversali scure sono quasi completamente scomparse ed appaiono solo quando l'individuo è spaventato; al centro del fianco rimane evidente solo una macchia scura, di color grigio antracite o nero, spesso preceduta e seguita da una frezza dorata; rimane evidente anche la macchia presente sulla parte superiore del peduncolo caudale, preceduta anch'essa da una frezza dorata; la parte posteriore dell'occhio è bordata di un color rosso acceso; il margine distale della pinna dorsale e quello della parte superiore della pinna caudale sono percorsi da una sottile riga, di un color giallo o arancione.

Durante il corteggiamento gli esemplari di sesso maschile mostrano una livrea da parata intensamente colorata di azzurro, con la verminatura dell'opercolo branchiale e della gola con una colorazione molto più intensa del normale.

L'Aequidens pallidus ha una livrea molto simile a quella dell'Aequidens diadema ed a quella dell'Aequidens metae, si distingue dal primo per la macchia centrale posta più avanti sul fianco e per il rigo sul margine distale delle squame superiori più sottile, mentre si distingue dal secondo per la forma più allungata.

Pesce molto colorato e relativamente pacifico; diventa piuttosto aggressivo solo durante la riproduzione; è poco adatto alla vasca di comunità con pesci più piccoli ed è meglio allevarlo in una vasca dedicata ad una singola coppia.

Necessita di una vasca di medie dimensioni, arredata con molte piante robuste, come Anubias barteri, Syngonium podophyllum oppure Microsorum pteropus, legni di torbiera, rocce laviche e sassi piatti per creare grotte e nascondigli.

In natura frequenta sia le zone con una corrente relativamente lenta, acqua fortemente ambrata e dal PH basso che quelle con corrente veloce, un'acqua limpida e con il PH più elevato; in acquario non ha particolari esigenze per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere solo ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno due volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare regolarmente dei cambi parziali preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.

Non pone problemi neanche per quanto riguarda l'alimentazione in quanto è praticamente onnivoro; accetta qualsiasi tipo di mangime, sia il mangime surgelato, precedentemente scongelato con un poco di acqua dell'acquario, che il Mangime Liofilizzato ed anche il mangime secco in granuli o in fiocchi.

La riproduzione in cattività è molto difficile; il maschio si distingue dalla femmina per la colorazione più intensa e le pinne dorsale ed anale più appuntite; è comunque meglio far formare una coppia affiatata entro un gruppo di cinque, sei giovani individui.

La coppia sceglie un territorio, centrato su di un sasso piatto sul quale avverrà la deposizione, e lo difente strenuamente; si occupa anche della prole ma, a differenza dell'Aequidens diadema non prende in bocca i piccoli nati.

Per i primi periodi di vita è consigliabile nutrire gli avannotti con naupli di artemia salina fatti schiudere all'uopo e somministrati con una siringa dal lungo beccuccio; quando raggiungono una taglia di due centimetri si possono nutrire come gli adulti.