Perciforme sudamericano di medie dimensioni, appartenente alla famiglia dei Cichlidae, è originario del bacino del Rio Negro, a cavallo dei bacini del
Rio delle Amazzoni e dell'Orinoco; in Brasile, Colombia
e Venezuela.
Presenta un corpo robusto, ovoidale, compresso lateralmente e relativamente allungato; la testa è appuntita, raccordata da una fronte fortemente convessa; sulla testa sono
presenti un paio di narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva; la bocca, piccola, piatta e con le labbra carnose è posta in posizione terminale; la bocca è protrattile
ed all'interno sono presenti due ulteriori mandibole faringee dotate di denti robusti; la disposizione dei muscoli della masticazione permette la possibilità di muovere indipendentemente
le doppie mandibole per masticare il cibo, spesso troppo grande per un unico boccone; l'opercolo branchiale è dotato di un preopercolo articolato; il peduncolo caudale è largo ma ben
distinto.
La pinna dorsale, di forma trapezoidale e sostenuta da 14 spine rigide e da 11 o 12 raggi molli, ricopre gran parte del dorso e termina con un lungo lobo posteriore dall'apice
superiore allungato ed appuntito; la pinna anale, posta molto indietro e di forma triangolare, termina con un lungo lobo posteriore con l'apice inferiore allungato ed appuntito; la pinna caudale, di forma trapezoidale, ha
il margine arrotondato; le pinne pettorali, trapezoidali e molto allungate, hanno il margine appena arrotondato; le pinne ventrali, allungate e di forma triangolare, hanno l'apice appuntito.
Gli esemplari giovani sono di un color grigio verde, con sfumature rosate, con solo una macchia scura al centro del fianco; a volte vi sono delle bande trasversali, simili
a delle selle, di color giallastro.
La livrea degli esemplari adulti è molto colorata; il dorso è di un color verde oliva mentre il ventre è di color grigio argento; dall'occhio parte una riga longitudinale, di
color nero o marrone testa di moro, che arriva sino alla fine del peduncolo caudale; a circa metà del fianco è presente un'ulteriore riga, trasversale, del medesimo colore; l'insieme delle
due righe forma una specie di "T" capovolta; sulla fronte vi sono alcune verminature di color verde scuro o marrone.
Durante il corteggiamento gli esemplari di sesso maschile mostrano una livrea da parata molto colorata, con intensi riflessi di color azzurro.
Pesce molto colorato ma piuttosto aggressivo, specialmente durante la riproduzione; è poco adatto alla vasca di comunità con pesci più piccoli; meglio inserirlo in una vasca dedicata
ad una singola coppia oppure popolata da ciclidi di pari stazza ed indole, come i Thorichthys meeki oppure gli Andinoacara pulcher.
Necessita di una vasca di medie dimensioni, arredata con molte piante robuste, come Anubias barteri, Spathiphyllum wallisii oppure Echinodorus major, legni
e rocce laviche per creare grotte e nascondigli.
In natura frequenta sia le zone con acqua fortemente ambrata e dal PH basso che quelle con un'acqua limpida e con il PH più elevato; in acquario non ha particolari esigenze per
quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere solo ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno
pressurizzato con la portata oraria di almeno due volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare regolarmente dei cambi parziali preceduti da una scrupolosa sifonatura
del fondo per raccogliere i residui più grandi.
Non pone problemi neanche per quanto riguarda l'alimentazione in quanto è praticamente onnivoro; accetta qualsiasi tipo di mangime, sia il mangime surgelato, precedentemente
scongelato con un poco di acqua dell'acquario, che il Mangime Liofilizzato ed anche il mangime secco in granuli o in fiocchi.
La riproduzione è possibile anche in un acquario di comunità; il maschio si distingue dalla femmina per la colorazione più intensa e le pinne dorsale ed anale più appuntite; è
comunque meglio far formare una coppia affiatata entro un gruppo di cinque, sei giovani individui.
Entrambi i genitori praticano intense cure parentali, prima controllando assiduamente le uova, che depongono su rocce piatte, in caverne o in una noce di cocco svuotata e
capovolta, e poi anche i piccoli nati, prendendoli in bocca per proteggerli dagli altri pesci presenti nella vasca.
Dopo la deposizione le uova si schiudono in due, tre giorni, una temperatura elevata accelera il processo ma rende più nervosi i riproduttori che potrebbero mangiare le uova; per
un primo periodo i piccoli nati devono riassorbire il sacco vitellino e rimarranno nella cavità orale dei genitori; dopo una settimana circa i piccoli cominciano a nuotare liberamente nella
vasca, ma sempre pronti a trovare rifugio nella bocca dei genitori.
Per i primi periodi di vita è consigliabile nutrire gli avannotti con naupli di artemia salina fatti schiudere all'uopo e somministrati con una siringa dal lungo beccuccio;
quando raggiungono una taglia di due centimetri si possono nutrire come gli adulti.