Varietà locale di un ibrido tra due piante erbacee perenni, della famiglia delle Araceae ; è originaria dell'Isola del Borneo occidentale; anche se vi erano voci dell'esistenza
di una Cryptocoryne x purpurea anche sull'isola del Borneo, solo nel 1999 il botanico Y. Sasaki, svolgendo ricerche approfondite in tutta l'area, ha classificato una varietà locale dell'ibrido
naturale tra la Cryptocoryne cordata varietà cordata e la Cryptocoryne griffithii; un esemplare è stato riprodotto con la Micro Propagazione
da una nota ditta ed ora è intensamente coltivata per l'acquariologia.
Pianta molto decorativa, bassa, da collocare in primo piano, resistente, anche se coltivata completamente immersa; è molto adatta a fare composizioni nella parte anteriore
dell'acquario, anche se leggermente coperta dalle altre piante.
Pianta acaule, dotata cioè di un fusto con i nodi molto ravvicinati tanto che foglie sembrano nascere tutte dallo stesso punto, in modo da formare quella che comunemente è chiamata
rosetta; al di sotto del colletto, piuttosto rialzato, si sviluppa un folto apparato radicale, con radici di un color biancastro; direttamente dal colletto si sviluppano le foglie, di forma ovoidale
o lanceolata, lunghe sino a 10 cm e larghe 4 / 5 cm; il picciolo è lungo sino a 10 / 15 cm; la lamina fogliare è liscia o bombata; il margine fogliare è finemente ondulato e le nervature sono evidenti.
La colorazione della parte superiore della lamina fogliare è un verde scuro con sfumature porpuree; la lamina inferiore è più scura con venature porpora; il picciolo è di color verde
o porpora.
In condizioni ambientali ottimali produce regolarmente dei fiori emersi, a forma di spadice, supportati da un lungo scapo (un fusto senza foglie); la spata è di un color rosato, con
un lungo lembo, piuttosto ruvido ed attorcigliato, di color viola.
Purtroppo cresce lentamente formando dieci, venti foglie; si propaga per stoloni sotterranei che vengono prodotti in continuazione; forma quindi intorno a se un tappeto di piantine
figlie che possono essere separate dalla pianta madre e coltivate separatamente.
Necessita di un'abbondante Fertilizzazione, effettuata soprattutto nei pressi dell'apparato radicale e non nella colonna
d'acqua, con la somministrazione di pasticche fertilizzanti a base di ferro bivalente chelato e manganese; occorre un'abbondante somministrazione di CO2, da effettuarsi mediante un apposito
Diffusore di Anidride Carbonica.
Poco esigente per quanto riguarda l'intensità di illuminazione e per i valori chimici dell'acqua, che dovrebbe essere tenera e leggermente acida; in caso di eccessiva
durezza dell'acqua si formano sulle foglie depositi biancastri da eliminare prontamente.
Pianta molto decorativa è adatta anche per l'acquariofilo alle sue prime esperienze.