INVERTEBRATI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE

Piccolo crostaceo decapode, appartenente alla famiglia degli Atyidae; proviene originariamente dalla zona peninsulare dell'Indo-Pacifico: Mar delle Mollucche, Malesia, Sulawesi, Bali, Timor est, Borneo.

Il corpo, fusiforme ed allungato, non presenta una evidente segmentazione in cefalotorace ed addome; sul cefalotorace il rostro, molto corto, è affiancato da tre coppie di antenne segmentate; le due coppie superiori sono più corte e vengono portate verso il davanti mentre la coppia inferiore, più lunga e molto mobile, è spesso portata verso il dietro; il rostro è affiancato, alla base, da due occhi sostenuti da due corti supporti segmentati; i pereiopodi sono relativamente corti e massicci; le prime due paia di pereiopodi terminano con dei ventagli mentre le altre presentano all'estremità dei piccoli artigli; il telson è affiancato da due corti uropodi che, molto spesso, vengono portati in posizione chiusa, a pennello.

La livrea è di un color crema chiaro, tendente al giallo o al celeste; il fianco è segnato da sottili righine orizzontali, di color marrono o rossastro; sul dorso vi è una larga banda longitudinale di un color crema o giallo.

Come tutti i crostacei anche l'Atyopsis moluccensis crescendo deve sostituire la corazza esterna, dura e rigida, che non può crescere come il corpo; per questo motivo deve effettuare periodicamente la cosiddetta muta cioè deve liberarsi della vecchia corazza e formarne una nuova; spesso quindi si ritrova la vecchia corazza abbandonata nell'acquario; questo periodo è molto delicato per il nostro ospite in quanto è più debole e vulnerabile; solo dopo aver completato la muta il crostaceo può tornare a muoversi con relativa sicurezza nella vasca.

Molto pacifico, timido, di abitudini crepuscolari o notturne, è molto adatto all'acquario di comunità con abbondante vegetazione ed in compagnia di pesci tranquilli e di piccola grandezza.

Grazie all'incessante lavoro delle zampe anteriori, trasformate in ventagli, si nutre di tutte le minute particelle che volteggiano in acqua, e, per questo motivo, è considerato un ottimo pulitore.

Non ha particolari esigenze per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere soltanto ben filtrata ed ossigenata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno due volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare regolarmente dei cambi parziali, preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.

In acquario normalmente abitato non ha bisogno di un'alimentazione particolare, in quanto, gli bastano gli avanzi di mangime degli altri pesci e le alghe che si sviluppano naturalmente; nell'eventualità che ciò non bastasse si ciba del comune mangime Mangime Liofilizzato o secco in scaglie, somministrato con molta parsimonia.

Per tutti questi motivi non dovrebbe mai mancare nell'acquario del principiante.