PESCI
MARINI TROPICALI


Nomenclatura binomiale
Synanceia verrucosa
Scorpaena brachion, Synanceia brachio, Synanceichthys verrucosa, Synanceichthys verrucosus.
Nome comune
Pesce pietra
Stonefish, goblinfish, poisson pierre, synancée verruqueuse, le hiedeux, pez piedra común, lacrau, steinfisch, almindelig stenfisk, szkaradnica, Бородавчатка, pыба-камень, オニダルマオコゼ
Dimensione
Massima in natura 40 cm
In acquario 4 / 10 cm
Valori dell'acqua
Temperatura 26° / 30° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Splendido, stranissimo Scorpeniforme appartenente, secondo alcuni autori (W. Burgess), alla ristretta famiglia dei Synanceiidae o, secondo altri, alla più ampia famiglia degli Scorpaenidae; è endemico nell'Oceano Indiano e nell'Oceano Pacifico centro-occidentale: Mar Rosso, Isole Ryukyu e Ogasawara, Grande Barriera Corallina, Polinesia francese.
Presenta un corpo a forma di clava, tozzo e robusto nella parte anteriore e lungo e sottile in quella posteriore; la testa è molto grande e da sola occupa circa un terzo dell'intera lunghezza; gli occhi, molto piccoli e leggermente peduncolati, sono posti in alto sul capo e permettono una visione panoramica; la bocca è enorme, protrattile, in posizione terminale ma rivolta verso l'alto, è separata dagli occhi da una leggera depressione; il peduncolo caudale è ben distinto, lungo e sottile; la pelle è ricoperta da escrescenze carnose simili a verruche e secerne un muco vischioso che incorpora sabbia, frammenti di corallo ed alghe che aumentano il già perfetto mimetismo.
La pinna dorsale è sostenuta da 12 / 14 spine rigide, ognuna inglobata in una formazione carnosa e separata dalle altre, e da 5 / 7 raggi molli, uniti dalla membrana interradiale, termina con un lungo lobo posteriore che si appoggia lungo tutto il peduncolo caudale; le spine rigide sono cave e poggiano direttamente su di una vescicola piena di ittiotossina, in modo che basta la pressione sulla spina per farla penetrare e contemparaneamente iniettare il veleno; in questo modo costituiscono una formidabile arma di difesa ed offesa, temibile ed a volte mortale anche per gli esseri umani.
La pinna anale, sostenuta da 3 spine rigide e da 5 o 6 raggi molli, è poco estesa ed ha una forma trapezoidale; simili sono le pinne ventrali, trapezoidali e poco sviluppate.
Molto notevoli sono invece le pinne pettorali, sostenute da 17 / 19 spine rigide, hanno una forma a raggera e si estendono per quasi tutto il perimetro inferiore; le spine terminano con delle robuste escrescenze carnose che permettono alla Synanceia verrucosa di utilizzarle come una sorta di zampette per muoversi sul fondo o per darsi una poderosa spinta per ghermire un pesce; inoltre hanno numerose spine, molto aguzze, che fuoriescono dalla pagina superiore.
La livrea, molto mutevole di colore, è caratterizzata dalla possibilità mimetica di cambiare colore secondo il fondo su cui staziona il pesce; a volte sulla pelle si insediano delle alghe, a perfezionare il mimetismo.
Non necessita di una vasca molto grande, in quanto nuota pochissimo nella colonna d'acqua posta al di sopra della barriera corallina, ma preferisce tendere i suoi agguati sul fondo dell'acquario o nei pressi di una madrepora con la quale si mimetizza perfettamente, anche grazie all'escrescenze della pelle.
Relativamente poco resistente alle malattie; soffre anche per concentrazioni eccessive di nitrati e fosfati e per valori bassi del PH; nel qual caso comincia a perdere brandelli di pelle e di muco.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi colori, particolarmente mimetici, è necessario che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un forte flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni, ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
In natura si trova sui fondali sabbiosi, pietrosi od, anche, rocciosi delle lagune poco profonde o delle piccole pozze che si formano durante la bassa marea, ben mimetizzate tra il substrato e, talvolta, anche ricoperte di alghe o detriti; si nutre di pesci e crostacei che inghiotte in un solo boccone.
In acquario è molto difficile da ambientare; sarebbe meglio acquistare un esemplare già perfettamente acclimatato da un esperto negoziante; una volta acclimatato è carnivoro e necessita di una dieta molto ricca e variata, preferisce il mangime surgelato, scongelato con un poco di acqua dell'acquario prima di essere somministrato, come gamberetti, pesciolini e polpa di cozze che devono essere avvicinati alla bocca con un'apposita pinza; accetta molto raramente il Mangime Liofilizzato e praticamente mai quello secco in granuli.
Non è adatto agli acquari abitati da pesci di piccola taglia o con invertebrati erranti in quanto finirebbe con il mangiarli; non deve neppure convivere neppure con grossi pesci aggressivi o veloci nel mangiare che potrebbero impedirgli di alimentarsi; è quindi consigliabile per un acquario di comunita, arredato con molti invertebrati sessili, rocce vive e madrepore sterilizzate, popolato da grossi pesci lenti e tranquilli.
Come in tutti gli scorpenidi, le spine dorsali della Synanceia verrucosa possono inoculare un potente veleno; è forse il pesce più velenoso del mondo; è pertanto consigliabile maneggiarlo facendo molta attenzione ed effettuare con cautela la manutenzione della vasca; il primo e più importante trattamento, dopo un'eventuale puntura, è l'immersione della parte colpita in acqua calda a circa 45 / 50 °C, perché l'alta temperatura inattiva la tossina inoculata e riduce il dolore da essa provocato; inoltre occorre, quanto prima, farsi iniettare il relativo antidoto.

Pterois Radiata

Sebastapistes Cyanostigma

Antennarius Maculatus

Acropora Divaricata

Montipora Capricornis

Pocillopora Woodjonesi
Indice dei Pesci Marini Tropicali