Temperatura: 24° / 28° C Densità 1022 / 1024 PH: 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Stranissimo Scorpeniforme appartenente alla famiglia degli Scorpaenidae; è presente nell'Oceano Indiano occidentale e nell'Oceano Pacifico occidentale: Golfo Persico,
Sri Lanka, Isole Andamane, Vietnam, Corea, Filippine, Bali, Papua Nuova Guinea, Isole Caroline, Grande Barriera Corallina orientale.
Presenta un corpo fusiforme abbastanza tozzo, a sezione ellittica o circolare; la testa è grande e rappresenta un quarto della lunghezza del corpo; gli occhi, contorniati da alcune
spine suborbitali e lacrimali, sono molto grandi e notevolmente sporgenti; la bocca, molto grande, piatta e protrattile, è posta in basso nella testa, in posizione sub terminale e rassomigla al becco
di una papera; la parte compresa tra gli occhi e la bocca è particolarmente sottile, simile ad una lama, e presenta una notevole concavità; l'opercolo branchiale, dotato di un grosso preopercolo
articolato, si estende dalla gola sin quasi al dorso separando completamente la testa dal resto del corpo; il peduncolo caudale è lungo e sfinato; appena sopra gli occhi è presente una grossa cresta
carnosa mentre due appendici, ugualmente carnose, crescono ai lati della bocca; sulla pelle, nuda, sono presenti alcune piccole escrescenze carnose; la linea laterale è prominente e ben evidente.
La pinna dorsale è nettamente divisa in due pinnule separate da una profonda concavità; la prima pinnula, sostenuta da 10 spine rigide, ha una forma triangolare con la prima spina più corta
delle successive; le spine sono quasi completamente ricoperte dalla membrana interradiale e danno alla pinna un aspetto leggermente seghettato; la seconda pinnula, sostenuta da 2 spine rigide e da 8 o 9 raggi molli,
ha una forma trapezoidale; la pinna anale, sostenuta da 3 spine rigide e da 5 raggi molli, ha una forma trapezoidale ed è molto estesa in lunghezza; la pinna caudale, di forma trapezoidale, presenta il
margine distale convesso ed asimmetrico, con la parte inferiore più sviluppata di quella superiore; le pinne pettorali sono notevolmente sviluppate; sostenute da 15 spine rigide radiali, hanno una forma
a semicerchio; la membrana interradiale non è compatta ma presenta alcune piccoli fori; anche le pinne ventrali hanno una forma a semicerchio ma non sono sviluppate quanto le pettorali; le spine rigide sono
cave e poggiano direttamente su di una vescicola piena di ittiotossina, in modo che basta la pressione sulla spina per farla penetrare e contemparaneamente iniettare il veleno; in questo modo costituiscono
una formidabile arma di difesa ed offesa, temibile anche per gli esseri umani.
La livrea, molto particolare, è di una colorazione estremamente variabile ma compatta, senza segni od ocelli; il colore varia dal giallo al viola, passando per il rosa, il rosso ed il fucsia.
Pesce molto colorato, ma non robusto quanto i suoi similari; relativamente socievole è adatto alla convivenza con suoi simili e con quasi tutti gli altri pesci di
barriera, purchè di grossa taglia e lenti nell'alimentarsi; molto adatto alla convivenza con grossi invertebrati sessili mentre potrebbe mangiarsi i piccoli invertebrati erranti.
Non necessita di una vasca grande, in quanto nuota pochissimo, preferendo volentieri tendere i suoi agguati sul fondo dell' acquario o nei pressi di una madrepora con
la quale, grazie alle sue pinne raggiate, si mimetizza perfettamente.
Molto simile alla Rhinopias frondosa dalla quale si distingue per l'assenza delle numerose escrescenze carnose, dall'aspetto simile a quello delle alghe, presenti sulla pelle di quest'ultima.
Relativamente poco resistente alle malattie; soffre anche per concentrazioni eccessive di nitrati e fosfati e per valori bassi del PH; nel qual caso comincia a perdere
brandelli di pelle e di muco.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere gli splendidi colori della sua livrea è necessario che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se
realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti
frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un flusso d'acqua di media intensità, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni,
ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale
produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
In natura si trova nelle lagune dal fondale ricco di alghe, sino ad una profondità di 55 metri; durante il giorno si nasconde, mimetizzandosi perfettamente con l'ambiente circostante; comincia
a cacciare al crepuscolo, mettendosi in attesa di un malcapitato pesciolino, crostaceo o mollusco, che arrivi a portata della sua enorme bocca protrattile.
In acquario è abbastanza difficile da ambientare, in quanto inizialmente è molto timido e si nutre con difficoltà; sarebbe meglio acquistare un esemplare già perfettamente ambientato da un
esperto negoziante; una volta ben ambientato, è carnivoro; predilige il mangime surgelato di grosse dimensioni, scongelato con un poco di acqua dell'acquario prima della somministrazione, polpa di cozza,
gamberetti o pesciolini, avvicinati alla bocca con un'apposita pinza; accetta molto raramente il Mangime Liofilizzato o quello secco, in grossi granuli.
Non è assolutamente adatto agli acquari abitati da pesci di piccola taglia o con invertebrati erranti, in quanto finirebbe con il mangiarli; non deve neppure convivere con pesci veloci nel mangiare, che
potrebbero rubargli il cibo ed impedirgli di alimentarsi; è quindi consigliabile per un acquario di comunita, arredato con grossi invertebrati sessili, rocce vive e madrepore sterilizzate, popolato da grossi pesci
lenti e tranquilli come il Dendrochirus biocellatus ed lo Pterois mombasae.
Come tutti gli scorpenidi anche la Rhinopias eschmeyeri ha le spine dorsali che possono inoculare un potente veleno; è pertanto consigliabile non maneggiarlo ed effettuare con cautela la manutenzione
della vasca; il primo e più importante trattamento, dopo un'eventuale puntura, è l'immersione della parte colpita in acqua calda a circa 45 °C, perché la temperatura inattiva la tossina inoculata e riduce il dolore da
essa provocato.