PESCI
MARINI TROPICALI



Nomenclatura binomiale
Paraluteres prionurus
Alutarius prionurus, Psilocephalus prionurus
Nome comune
Falso pesce cofano sellato
Blacksaddle filefish, false puffer, mimic filefish, sausse bourse, faux poisson coffre, schwarzsattel feilenfisch, сейшельской паралутеры, ノコギリハギ
Dimensione
Massima in natura 11 cm
In acquario 3 / 4 cm
Valori dell'acqua
Temperatura 28° / 30° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Curioso tetraodontiforme appartenente, secondo alcuni autori, alla propria famiglia dei Monacanthidae, secondo altri, (Warren E. Burgess), alla famiglia dei Balistidae; endemico nell'intero Oceano Indiano e nell'intero Oceano Pacifico: dalle coste dell'Africa tropicale sino a quelle dell'America, a Nord sino alle Isole Ryukyu, Isole Okinawa.
Presenta un corpo romboidale, poco allungato e poco compresso lateralmente, dalla particolare forma rassomigliante ad un Canthigaster valentini; la testa è triangolare ed occupa una buona parte del corpo; il peduncolo caudale è grosso ma ben distinto; la bocca, piccola ed in posizione terminale, è trasformata in una specie di becco con i denti fusi in quattro placche ossee, due superiori e due inferiori; gli occhi, grossi e sporgenti, sono situati molto in alto, quasi sopra le pinne pettorali; la pelle è ruvida e resistente, ricoperta di piastre ossee romboidali dotate di una o più spine ossee, che formano una specie di ruvida corazza.
La pinna dorsale è nettamente divisa in due parti, di cui l'anteriore, molto lunga e sorretta da 2 spine rigide, viene portata quasi sempre reclinata sul dorso e la posteriore, nettamente staccata dalla prima parte e sorretta da 25 / 28 raggi molli, ha un profilo sinusoidale, si estende da circa metà del corpo fino al peduncolo caudale e termina con un lobo posteriore dal margine arrotondato che sfiora il peduncolo caudale; la pinna anale, sorretta a sua volta solo da 22 / 25 raggi molli, è simmetrica rispetto alla pinna dorsale, insieme alla quale forma, mediante un continuo movimento ondulatorio, il sistema propulsivo del pesce che così può muoversi tranquillamente in avanti o all'indietro; la pinna caudale è invece poco mobile ed è portata molto spesso aperta a forma di ventaglio semicircolare e serve soprattutto per bilanciare il corpo; le pinne pettorali hanno una forma trapezoidale con il margine leggermente arrotondato mentre mancano le pinne ventrali.
La livrea è poco colorata; il corpo è di un colore chiaro, bianco o crema, con quattro grosse macchie nere sulla schiena; di queste quattro macchie la seconda e la terza si prolungano anche sui fianchi fin quasi al ventre mentre la quarta si prolunga longitudinalmente sulla parte superiore della pinna caudale; alcuni piccoli punti neri sono sparsi ovunque; sul muso, dagli occhi alla bocca, è presente una serie di righine trasversali nere o grigie; il ventre è chiaro; la pinna caudale è gialla mentre le restanti pinne sono semitrasparenti con riflessi giallini.
La livrea è molto simile a quella del Canthigaster valentini, che viene così imitato per ingannare i predatori che non lo attaccano a causa del veleno secreto dalla pelle di quest'ultimo in caso di pericolo (mimetismo batesiano); la differenza più evidente consiste nella lunghezza della pinna dorsale e di quella anale, lunghe e sorrette da 25 / 28 raggi molli nel Paraluteres prionurus, corte e sorrette da solo 8 / 10 raggi molli nel Canthigaster valentini.
Da sistemare, preferibilmente in coppie, in piccoli acquari arredati con molti invertebrati sessili e madrepore sterilizzate sistemate per formare anfratti e nascondigli ma con un ampio spazio libero sul davanti per nuotare; è molto adatto alla convivenza in acquari di comunità, in compagnia di pesci altrettanto tranquilli e di invertebrati erranti.
E' compatibile con quasi tutte le altre razze di pesci tropicali, ma soffre molto della concorrenza di pesci veloci nell'alimentarsi.
E' molto esigente per quanto riguarda le condizioni chimiche dell'acqua e per l'alimentazione, è, pertanto, molto sconsigliato per il neofita appassionato.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario è indispensabile che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un debole flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni, ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
Inizialmente è molto timido e si nutre con difficoltà, sarebbe meglio acquistare un esemplare già perfettamente ambientato da un esperto negoziante; una volta ben ambientato deve essere alimentato con mangime vivo oppure surgelato, scongelato con un poco di acqua dell'acquario prima della somministrazione: Artemia salina, Chironomus, Mysis; raramente accetta anche il Mangime Liofilizzato o il mangime secco, in fiocchi o in granuli.
Non è consigliato per l'acquario di un neofita alle sue prime esperienze; meglio indicato per quello di un esperto acquariofilo.

Canthigaster Valentini

Chaetodermis Penicilligerus

Oxymonacanthus Longirostris

Plerogyra Sinuosa

Favites Pentagona

Heliopora Coerulea
Indice dei Pesci Marini Tropicali