PESCI
MARINI TROPICALI

Nomenclatura binomiale
Macropharyngodon marisrubri
Macropharyngodon bipartitus marisrubri
Nome comune
Labride del Mar Rosso
Red Sea leopard wrasse, rare wrasse, girelle diamant de Mer Rouge, leoparden lippfisch, diamant-lippfisch
Dimensione
Massima in natura 9,5 cm
In acquario 4 / 6 cm
Valori dell'acqua
Temperatura 28° / 30° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Perciforme appartenente alla famiglia dei Labridae; proveniente dall'Oceano Indiano nord-occidentale: Mar Rosso.
Pesce dalla classificazione controversa; fino a poco tempo fa si considerava l'esistenza di due sottospecie: Macropharyngodon bipartitus bipartitus, presente nell'Oceano Indiano ed il Macropharyngodon bipartitus marisrubri presente solo nel Mar Rosso; approfonditi studi, condotti dall'ittiologo John Ernest Randall, hanno concluso che si tratta di due specie distinte.
Presenta un corpo fusiforme, allungato e molto compresso lateralmente, quasi nastriforme; la testa, piccola ed appuntita, è raccordata da una fronte praticamente dritta e da una gola convessa; la bocca, posta in posizione terminale, è piccola, protrattile e provvista di grandi labbra; nella mascella superiore, oltre a numerosi piccoli denti conici disposti su più file in entrambe le mascelle, sono presenti 2 ulteriori coppie di denti canini, quelli della prima coppia sono dritti e fortemente sporgenti in direzione anteriore, mentre quelli della seconda coppia sono leggermente più corti e con le punte ricurve e stondate; mella mascella inferiore sono presenti, oltre ad una una singola fila di denti conici, ravvicinati, una coppia mediale di denti canini, lunghi, dritti e sporgenti, ciascuno affiancato da un canino più esile adiacente; nella mascella inferiore è inoltre presente una piastra faringea con un enorme dente centrale, molariforme; gli occhi, relativamente piccoli, sono anche loro in posizione terminale; il peduncolo caudale è corto e tozzo.
La pinna dorsale, molto sviluppata in altezza e sorretta da 9 spine rigide ed 11 raggi molli, si estende su quasi tutto il dorso e termina con un lungo lobo posteriore dal margine appuntito; le spine rigide sporgono leggermente dalla membrana interradiale e danno alla prima parte della pinna un aspetto appena seghettato; la pinna anale, sostenuta a sua volta da 3 spine rigide e da 11 raggi molli, si estende sulla parte posteriore del ventre e termina con un lungo lobo posteriore, dal margine appuntito, che giunge a sfiorare il peduncolo caudale; le pinne pettorali sono trapezoidali, larghe e con il margine molto arrotondato, mentre quelle ventrali, triangolari, sono larghe ma corte.
Com molti altri labridi il Macropharyngodon marisrubri è, dal punto di vista riproduttivo, un Ermafrodita Proterogino; alla nascita tutti gli esemplari sono di sesso indistinto, poi, crescendo, maturano gli organi genitali femminili e diventano tutti di sesso femminile; ancora dopo, raggiunta una lunghezza di circa 5 o 6 cm, cambiano di sesso, gli organi femminili degenerano mentre si sviluppano quelli maschili e l'esemplare diviene di sesso maschile; in questo modo vi è sempre un esemplare di sesso maschile ed uno di sesso femminile, in grado di riprodursi, per permettere la sopravvivenza della specie.
Gli esemplari adulti, di sesso maschile, sono molto differenti da quelli più giovani, di sesso femminile.
Negli esemplari molto giovani la livrea è di un color arancio o rosa con 2 o 3 barre verticali, di color grigio argento non sempre evidenti; tutto il fianco è cosparso di piccole macchie irregolari, di un color chiaro, bianco o turchese che diventano più grandi ed arancioni sulle barre verticali e sulla testa; sulla pinna dorsale, dalla membrana interradiale trasparente, sono disegnate 3 grosse macchie, equidistanti, di color ocra o rosa, la pinna anale è di color giallo ed arancione e cosparsa di macchie, di color marrone testa di moro; alla fine della pinna dorsale e di quella anale è presente un grosso ocello, di color nero, contorniato da un cerchio concentrico di color giallo; due ulteriori ocelli neri, simili ai precedenti, sono presenti al centro della pinna dorsale ed all'inizio della pinna anale, particolare che distingue i giovani del Macropharyngodon marisrubri da quelli del Macropharyngodon bipartitus che hanno due ocelli sulla pinna dorsale ed uno soltanto su quella anale.
Negli esemplari giovani, di sesso femminile, la livrea, simile a quella del Macropharyngodon meleagris, è molto colorata ed appariscente; il colore di base, sul dorso, sul fianco, sulla pinna dorsale e su quella anale, è il rosso mattone, mentre sul ventre è l'azzurro cupo o il nero e sulla testa il turchese chiaro o il grigio-verdastro; tutto il corpo è ricoperto da macchie irregolari di un colore chiaro, bianco o turchese; sulla testa vi sono due trattini fucsia, bordati di nero, uno dall'occhio alla bocca ed uno immediatamente sotto; la pinna caudale ha la membrana interradiale trasparente ed i raggi gialli o arancioni tratteggiati di marrone; le pinne ventrali sono di colore turchese chiaro con delle righe longitudinali nere.
Piccolo labride molto colorato e decorativo ma delicato, relativamente pacifico e territoriale; è adatto alla convivenza con pesci di pari taglia o più piccoli e con grandi invertebrati sessili; potrebbe infastidire i piccoli invertebrati erranti quali crostacei, policheti, molluschi, echinodermi.
Necessita di una vasca di medie dimensioni, con molti rifugi e nascondigli, in quanto ama nuotare nei meandri delle madrepore; se spaventato si nasconde rapidamente sotto la sabbia.
Resistente alle malattie è, invece, molto sensibile alla presenza dei sali di rame, al valore basso del PH e ai valori eccessivi di nitrati e fosfati, nel qual caso perde la vivacità e la brillantezza dei colori.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori è indispensabile che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un forte flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni, ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
In natura è un pesce nettamente carnivoro; si nutre di piccolissimi animali bentonici che vivono nella sabbia e tra le madrepore; crostacei, policheti, gasteropodi, foraminiferi, anfipodi, uova e larve di pesce ed altre creature bentoniche vengono raccolti e masticati, spesso ripetutamente e metodicamente; la maggior parte del masticare si svolge nella gola, a volte accompagnato da ripetuti rigurgiti fino a quando la preda è abbastanza piccola da essere ingoiata.
In acquario è un pesce difficile da ambientare perchè è molto pauroso; può succedere che una volta immesso nella vasca scompaia per sempre senza lasciare alcuna traccia; per questo motivo è molto consigliabile acquistare esemplari già ambientati da un esperto negoziante; una volta ben ambientato è carnivoro, predilige il mangime surgelato, che prima di essere somministrato deve essere preventivamente decongelato con un poco di acqua dell'acquario: Artemia salina, Chironomus, Mysis, a volte accetta Mangime Liofilizzato mentre raramente accetta il mangime secco in piccoli granuli o in fiocchi; considerando la sua lunga masticazione è consigliabile somministrare il cibo poco per volta ma più volte nel corso della giornata.
Per la sua caratteristica alimentazione è poco adatto ad un acquario gestito da un neofita; è, invece, molto adatto ad un acquario gestito da un esperto acquariofilo, popolato con invertebrati sessili di una certa grandezza, che non attacca; meno adatto per quelli popolati da piccoli gamberi o tridacne perchè potrebbe infastidirli o rovinarli.
Considerando che tende a saltare fuori dalla vasca conviene che quest'ultima sia coperta da un vetro o da una rete a maglie sottili.

Macropharyngodon Marisrubri

Macropharyngodon Bipartitus
Livrea Juvenile

Macropharyngodon Meleagris
Livrea Juvenile

Acropora Filiformis

Acropora Humilis

Lobophyllia Agaricia
Indice dei Pesci Marini Tropicali