Temperatura: 26° / 28° C Densità 1022 / 1024 PH: 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Perciforme appartenente alla famiglia dei Labridae; proveniente dall'Oceano Indiano occidentale: Golfo di Aden, Somalia, Kenia, Sud Africa, Madagascar, Isole Seychelles, Isole Mauritius,
Isole Maldive.
Pesce dalla classificazione controversa; fino a poco tempo fa si considerava l'esistenza di due sottospecie: Macropharyngodon bipartitus bipartitus, presente nell'Oceano Indiano ed il
Macropharyngodon bipartitus marisrubri presente solo nel Mar Rosso; approfonditi studi, condotti dall'ittiologo John Ernest Randall, hanno concluso che si tratta di due specie distinte.
Presenta un corpo fusiforme, allungato e molto compresso lateralmente, quasi nastriforme; la testa, piccola ed appuntita, è raccordata da una fronte praticamente dritta e da una gola convessa; la bocca, posta
in posizione terminale; è piccola, protrattile e provvista di grandi labbra; nella bocca, oltre a numerosi piccoli denti conici, posti su più archi lungo entrambe le mascelle, sono presenti, superiormente,
un grande dente caniniforne, rivolto verso il davanti, ed un paio di grandi canini, posti all'angolo della bocca, mentre sulla placca faringale inferiore vi è un unico grande dente, molariforme, fiancheggiato
da 1 / 3 piccoli denti conici smussati; gli occhi, relativamente piccoli, sono anche loro in posizione terminale; il peduncolo caudale è corto e tozzo.
La pinna dorsale, poco sviluppata in altezza e sorretta da 9 spine rigide ed 11 raggi molli, si estende su quasi tutto il dorso e termina con un lungo lobo posteriore dal margine appuntito; le
spine rigide sporgono leggermente dalla membrana interradiale e danno alla prima parte della pinna un aspetto appena seghettato; la pinna anale, sostenuta a sua volta da 3 spine rigide e da 11 raggi molli, si estende
sulla parte posteriore del ventre e termina con un lungo lobo posteriore, dal margine appuntito, che giunge a sfiorare il peduncolo caudale; le pinne pettorali sono trapezoidali, larghe e con il margine molto
arrotondato, mentre quelle ventrali, triangolari, sono larghe ma corte.
Com molti altri labridi il Macropharyngodon bipartitus è, dal punto di vista riproduttivo, un Ermafrodita Proterogino; alla nascita tutti gli esemplari sono di sesso indistinto, poi,
crescendo, maturano gli organi genitali femminili e diventano tutti di sesso femminile; ancora dopo, raggiunta una lunghezza di circa 5 o 6 cm, cambiano di sesso, gli organi femminili degenerano mentre si
sviluppano quelli maschili e l'esemplare diviene di sesso maschile; in questo modo vi è sempre un esemplare di sesso maschile ed uno di sesso femminile, in grado di riprodursi, per permettere la sopravvivenza
della specie.
Gli esemplari adulti, di sesso maschile, sono molto differenti da quelli più giovani, di sesso femminile.
Negli esemplari molto giovani la livrea è di un color grigio argento che diviene ocra o rosa sul dorso e sulla fronte; tutto il fianco è cosparso di macchie irregolari, di color marrone testa di moro,
che diventano di color arancio sul dorso e sulla testa; sulla pinna dorsale, dalla membrana interradiale trasparente, sono disegnate 3 grosse macchie, equidistanti, di color ocra o rosa, la pinna anale è di
color giallo ed arancione e cosparsa di macchie, di color marrone testa di moro; alla fine della pinna dorsale e di quella anale è presente un piccolo ocello, di color ner, contorniato da un cerchio concentrico
di color giallo; un ulteriore ocello nero è presente al centro della pinna dorsale, particolare che distingue i giovani del Macropharyngodon bipartitus da quelli del Macropharyngodon meleagris.
Negli esemplari giovani, di sesso femminile, la livrea, simile a quella del Macropharyngodon meleagris, è molto colorata ed appariscente; il colore di base, sul dorso, sul fianco,
sulla pinna dorsale e su quella anale, è il rosso mattone, mentre sul ventre è l'azzurro cupo o il nero e sulla testa il turchese chiaro o il grigio-verdastro; tutto il corpo è ricoperto da
macchie irregolari di un colore chiaro, bianco o turchese; sulla testa vi sono due trattini fucsia, bordati di nero, uno dall'occhio alla bocca ed uno immediatamente sotto; la pinna caudale
ha la membrana interradiale trasparente ed i raggi gialli o arancioni tratteggiati di marrone; le pinne ventrali sono di colore turchese chiaro con delle righe longitudinali nere.
Piccolo labride molto colorato e decorativo ma delicato, relativamente pacifico e territoriale; è adatto alla convivenza con pesci di pari taglia o più piccoli e con grandi invertebrati sessili; potrebbe
infastidire i piccoli invertebrati erranti quali crostacei, policheti, molluschi, echinodermi.
Necessita di una vasca di medie dimensioni, con molti rifugi e nascondigli, in quanto ama nuotare nei meandri delle madrepore; se spaventato si nasconde rapidamente sotto la sabbia.
Resistente alle malattie è, invece, molto sensibile alla presenza dei sali di rame, al valore basso del PH e ai valori eccessivi di nitrati e fosfati, nel qual caso perde
la vivacità e la brillantezza dei colori.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori è indispensabile che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se
realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti
frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un forte flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni,
ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale
produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
In natura è un pesce nettamente carnivoro; si nutre di piccolissimi animali bentonici che vivono nella sabbia e tra le madrepore; crostacei, policheti, gasteropodi, foraminiferi, anfipodi, uova e
larve di pesce ed altre creature bentoniche vengono raccolti e masticati, spesso ripetutamente e metodicamente; la maggior parte del masticare si svolge nella gola, a volte accompagnato da ripetuti rigurgiti
fino a quando la preda è abbastanza piccola da essere ingoiata.
In acquario è un pesce difficile da ambientare perchè è molto pauroso; può succedere che una volta immesso nella vasca scompaia per sempre senza lasciare alcuna traccia; per
questo motivo è molto consigliabile acquistare esemplari già ambientati da un esperto negoziante; una volta ben ambientato è carnivoro, predilige mangime surgelato, che prima di essere somministrato deve essere
decongelato con un poco di acqua dell'acquario: Artemia salina, Chironomuse Mysis, a volte accetta il Mangime Liofilizzato ed anche il
mangime secco in piccoli granuli o in fiocchi; considerando la sua lunga masticazione è consigliabile somministrare il cibo poco per volta ma più volte nel corso della giornata.
Per la sua caratteristica alimentazione è poco adatto ad un acquario gestito da un neofita; è, invece, molto adatto ad un acquario gestito da un esperto acquariofilo, popolato con
invertebrati di una certa grandezza, che non attacca; meno adatto per quelli popolati da piccoli gamberi o tridacne perchè potrebbe infastidirli o rovinarli.
Considerando che tende a saltare fuori dalla vasca conviene che quest'ultima sia coperta da un vetro o da una rete a maglie sottili.