PESCI
MARINI TROPICALI


Nomenclatura binomiale
Ctenochaetus binotatus
Ctenochaetus oculocoeruleus
Nome comune
Pesce chirurgo due punti
Twospot surgeonfish, two-spot bristle-tooth, toplettet kirurgfisk, blauaugen-borstenzahn-doktorfisch, zweifleck-borstenzahn-doktorfisch, barbeiro mancha negra, コクテンサザナミハギ
Dimensione
Massima in natura 22 cm
In acquario 6 / 8 cm
Valori dell'acqua
Temperatura 28° / 30° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Perciforme appartenente alla famiglia degli Acanthuridae; proveniente dall'Oceano Indiano e dall'Oceano Pacifico centro occidentale: Madagascar, Isole Mauritius, Isole Seychelles, Isole Maldive, Indonesia, Filippine, Grande Barriera Corallina australiana, a nord fino alle Isole Ryukyu ed Isole Okinawa.
Pesce di medie dimensioni, colorato ed abbastanza robusto; è adatto alla convivenza con i pesci di barriera di altre razze, ma non con altri Acanturidi e neppure con i suoi simili; è invece molto adatto agli acquari con gli invertebrati, anche se delicati.
Il corpo, di forma ovoidale, è molto compresso lateralmente ed allungato; la testa è caratterizzata dalla fronte concava che evidenzia una specie di musetto; la bocca, posta alla fine di questo musetto, è piccola e prominente, dotata di labbra carnose e denti a scalpello; il peduncolo caudale è ben distinto; sul peduncolo è presente lo scudetto mobile che protegge la spina erettile, tagliente e rivolta verso il davanti, da cui proviene il nome comune di "Pesce Chirurgo".
La pinna dorsale, sorretta da 8 spine rigide e da 24 / 24 raggi molli, si estende uniformemente su tutto il dorso e termina con un lobo posteriore dal margine appuntito che sfiora il peduncolo caudale e tanto allungato da sfiorare la pinna caudale; la pinna anale, sorretta a sua volta da 3 spine rigide e 22 / 25 raggi molli, si estende su gran parte del ventre e, similmente alla pinna dorsale, termina con un lungo lobo posteriore dal margine appuntito che sfiora la pinna caudale; la pinna caudale, dalla forma trapezoidale, è molto sviluppata e termina con due lunghi lobi dagli apici appuntiti; le pinne pettorali, dalla forma ovoidale, sono molto grandi e mobili mentre le pinne ventrali, triangolari, sono sottili e molto allungate.
Come molti altri Acanturidi il Ctenochaetus binotatus possiede da giovane una livrea Juvenile appena differente da quella dell'individuo adulto.
La livrea degli individui adulti, molto simile a quella del Ctenochaetus strigosus è di un color marroncino bronzato che sfuma al grigio piombo verso la parte anteriore; sulla testa sono presenti numerosi puntini color giallo crema, con sfumature turchesi, che sul corpo, diventano delle righe longitudinali; la pinna caudale è di color azzurro piombo; la pinna dorsale e l'anale sono bordate di turchese; poco evidente, sul peduncolo caudale, lo scudetto tipico degli Acanturidi.
I caratteri distintivi, molto caratteristici, rispetto al suo congenere sono il colore più verso il marroncino che l'azzurro, la presenza dei due punti neri, posti alla fine dell'attaccatura della pinna dorsale e dell'anale, e l'occhio bordato di azzurro cupo e non di giallo canarino come nello Ctenochaetus strigosus.
Necessita di una vasca grande, in proporzione alle sue dimensioni, in quanto nuota volentieri nella colonna d'acqua, ma anche di rifugi e nascondigli tra le madrepore.
Abbastanza resistente alle malattie, soffre soprattutto per il valore del PH basso, per concentrazioni eccessive di nitrati e fosfati e per gli attacchi dell'Oodinium, nel qual caso perde di vivacità e di colore.
Sono quindi molto consigliati un potente filtraggio, meglio se effettuato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario, frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è necessario che all'interno dell'acquario ci sia anche un forte flusso d'acqua, ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
In natura si nutre principalmente di alghe incrostanti che strappa dalle madrepore con i suoi denti a scalpello e dei piccoli invertebrati che trova tra di esse.
Abbastanza facile da acclimatare; una volta ben ambientato è onnivoro, predilige mangime surgelato, Artemia salina, chironomus e mysis, mangime secco vegetale, in granuli e fiocchi, ed anche le apposite sfoglie di Alghe Liofilizzate oppure foglie di lattuga, spinaci bolliti, rotelle di banana o di zucchina.
Molto consigliato, come quasi tutti gli Acanturidi, per un acquario con invertebrati, anche delicati, e per un acquario gestito da un neofita.

Ctenochaetus Binotatus
Livrea Juvenile

Ctenochaetus Strigosus

Siganus Vulpinus

Tubastraea Faulkneri

Fimbriaphyllia Paradivisa

Heliopora Coerulea
Indice dei Pesci Marini Tropicali