Temperatura 28° / 30° C Densità 1022 / 1024 PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Grosso Perciforme, appartenente alla famiglia degli Scaridae, proveniente dall'Oceano Pacifico centro-occidentale: Giappone, Taiwan, Filippine, Nuova Guinea, Grande Barriera
Corallina, Nuova Caledonia, Isole Vanuatu, Isole Samoa, Isole Fiji, Polinesia francese.
Pesce dalla classificazione controversa; secondo alcuni autori il Chlorurus gibbus, diffuso nel Mar Rosso, il Chlorurus strongylocephalus, diffuso nell'Oceano Indiano
centrale, ed il Chlorurus microrhinos, diffuso nell'Oceano Pacifico centro-occidentale sarebbero solo delle varietà locali della medesima specie; secondo altri sarebbero specie distinte;
anche in accordo con il World Register of Marine Species verranno di seguito considerate specie distinte.
Grosso pesce, molto colorato ed abbastanza robusto; in acquario è adatto alla convivenza con grossi pesci di barriera di tutte le altre razze purchè robusti e veloci nel mangiare;
non è, invece, adatto agli acquari con invertebrati o con piccoli pesci.
Il Chlorurus gibbus è, dal punto di vista riproduttivo, un Ermafrodita Proterogino; alla nascita tutti gli esemplari sono di sesso indistinto, poi maturano gli organi
sessuali femminili e quindi ogni pesce diventa di sesso femminile; poi in uno di questi esemplari gli organi femminili degenerano mentre si sviluppano quelli maschili e questo individuo si
trasforma in un maschio e forma un harem di esemplari di sesso femminile con le quali si accoppia, quando questo maschio muore l'esemplare di sesso femminile più anziano dell'harem
cambia a sua volta di sesso e diventa il maschio dominante; in questo modo ogni gruppo ha sempre un maschio dominante che permette la prosecuzione della specie; curiosamente la forma del corpo e
la livrea degli esemplari molto giovani, che non hanno ancora sviluppato gli organi sessuali, è molto differente da quella degli esemplari giovani, di sesso femminile, che è, a sua volta,
differente da quella degli esemplari adulti, di sesso maschile.
Gli esemplari maschi adulti presentano un corpo ovoidale, allungato e dalla sezione molto appiattita; la testa, molto arrotondata, grande ed evidente, occupa quasi tutta la parte anteriore del
corpo e presenta, appena sopra gli occhi una evidente gibbosità ossea che accentua la somiglianza con il muso di un pappagallo; la bocca si è trasformata in robusto becco, simile a quello di un pappagallo,
ed è dotata di placche robuste, composte da parecchi denti uniti insieme; nella gola alcune grandi piastre di frantumazione formano il cosidetto "mulino faringeo", atto a triturare le madrepore più dure; il
peduncolo caudale è grosso e largo, quasi indistinguibile dal resto del corpo.
La pinna dorsale, sostenuta da 9 spine rigide e da 10 raggi molli, si estende su tutto il dorso, dalla testa sino al peduncolo caudale, e termina con un lungo lobo posteriore,
dall'apice appuntito, che sfiora il peduncolo caudale; la pinna anale, sostenuta a sua volta da 3 spine rigide e da 9 raggi molli, ha un andamento simile e termina anche essa con un lobo,
dall'apice appuntito che sfiora il peduncolo caudale; la pinna caudale, dalla forma trapezoidale, ha il margine diviso in due lobi dagli apici appuntiti che si prolungano in due lunghi filamenti; le
pinne pettorali, lunghe e robuste, hanno il margine obliquo e gli apici appena arrotondati; le pinne ventrali, triangolari, hanno l'apice appuntito.
La livrea è di un bel color turchese scuro sul dorso e sul fianco mentre il ventre è di un colore più chiaro; sul fianco il bordo arancione o fucsia scuro delle squame crea un motivo a rombi
intrecciati; la parte inferiore della testa è di color turchese molto chiaro; la pinna dorsale è percorsa da uno o due tratti longitudinali di color fucsia o arancione; la pinna caudale ha il margine
posteriore turchese.
Necessita di una vasca di grandi dimensioni, in proporzione alle sue dimensioni, in quanto nuota volentieri nella colonna d'acqua al di sopra della barriera corallina, ma anche di rifugi e
nascondigli tra le rocce o le madrepore ove ama riposare; preferisce che all'interno dell'acquario vi sia una illuminazione intensa ma irregolare, con zone fortemente illuminate, ove nuotare, e zone in
ombra, ove riposare.
Abbastanza resistente alle malattie, soffre, invece, per le cattive condizioni chimico/fisiche dell'acqua, per concentrazioni eccessive di nitrati e fosfati, per un valore
basso del PH e per la temperatura bassa; nel qual caso comincia a perdere i colori brillanti e la vivacità che lo contraddistingue.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori è indispensabile che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se
realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti
frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un forte flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni,
ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale
produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
In natura si nutre di antozoi e di alghe incrostanti, strappando con le poderose piastre dentali del becco grossi pezzi di madrepora; in questo modo i suoi escrementi sono composti
principalmente da sabbia corallina.
Sopratutto gli esemplari adulti, di sesso maschile, sono molto difficili da ambientare in quanto sono molto paurosi; possono restare diversi giorni nascosti, senza mangiare, ed a volte
muoiono di inedia; sarebbe sempre meglio acquistare esemplari già acclimatati da un esperto ed abituati alla vita in acquario; una volta ben ambientato è carnivoro e molto vorace; predilige mangime
surgelato che deve essere ben decongelato, con un poco di acqua dell'acquario, prima della somministrazione: Artemia salina, Chironomus e Mysis, ma anche pesciolini, gamberetti e polpa
di cozza che, se troppo grandi, non esita a tranciare con un solo colpo del becco; occorre somministrare anche mangime di origine vegetale, come le apposite sfoglie di
Alghe Liofilizzate, foglie di lattuga, rotelle di banana o di zucchina, spinaci bolliti.
E' in definitiva un grosso pesce, colorato e vivace, adatto a grossi acquari, arredati con rocce vive sacrificabili e madrepore sterilizzate, in compagnia di pesci altrettanto
grossi e resistenti; assolutamente non adatto agli acquari di invertebrati.
Curiosa la sua abitudine di dormire profondamente avvolto in un tubo di muco secreto ogni notte dalla pelle e che poi abbandona di giorno.