Temperatura 28° / 30° C Densità 1022 / 1024 PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Perciforme appartenente alla famiglia dei Chaetodontidae; è presente l'Oceano Indiano orientale e nell'Oceano Pacifico occidentale: Grande Barriera Corallina, Isole Salomone,
Isole Vanuatu, Nuova Caledonia; nelle zone costiere, in lagune ed estuari, coperti di alghe e fanghi poco profondi e si trova spesso in zone riparate.
Presenta un corpo ovoidale, poco allungato e quasi rotondo, molto compresso lateralmente; il peduncolo caudale è piccolo ma evidente; la testa è piccola, posta in basso nel corpo e con la
fronte fortemente concava; la bocca, piccola e posta in cima ad un lungo musetto ricoperto da spesse squame, è dotata di denti che hanno l'aspetto di spazzolini di setole.
La pinna dorsale, sorretta da 9 o 10 spine rigide e da 26 / 30 raggi molli, si estende asimmetricamente su tutto il dorso e termina con un grosso lobo posteriore dal margine appena arrotondato;
la pinna anale, a sua volta sorretta da 3 spine rigide e da 18 o 21 raggi molli, si estende sulla metà posteriore del ventre e, similmente alla pinna dorsale, termina con un lobo posteriore dal margine
appena appuntito; l'insieme delle due pinne contribuisce a rendere squadrato il posteriore del pesce; le pinne ventrali, dalla forma triangolare, sono larghe e molto lunghe; le pinne pettorali sono
triangolari con il bordo obliquo appena arrotondato.
Le prime spine rigide della pinna dorsale non sono unite le une alle altre e possono essere inarcate a piacere, costituendo la sua unica arma di difesa che può infliggere dolorose punture
anche agli esseri umani.
La livrea, molto simile a quella del Chelmon rostratus, è fondamentalmente di un colore bianco argento con quattro bande trasversali, di color rame, ognuna delle quali presenta i
margini più scuri, di color marrone; la prima di queste bande trasversali passa sopra gli occhi mentre l'ultima si allarga in alto e in basso; le pinne dorsali sono semi trasparenti mentre quelle ventrali
sono di un colore marrone scuro, quasi nero; la pinna caudale è biancastra e sfuma verso il trasparente; sul peduncolo caudale vi è una striscia di color rame; la pinna dorsale e la pinna ventrale
presentano il margine distale di color giallo o arancione, separato da una sottile riga bicolore, di color bianco esternamente e turchese internamente; sul lobo della pinna dorsale è presente un ocello
scuro, di color marrone o nero, circondato da un alone, di color turchese scuro.
Pesce abbastanza colorato, vivace e pacifico è molto indicato per una vasca popolata da pesci di piccola o media dimensione; tollera altri Chaetodon ma non può convivere con invertebrati
importanti e costosi, che finirebbe col danneggiare, e rocce vive, che sbocconcella continuamente; necessita di una vasca grande e con molti rifugi e nascondigli in quanto ama nuotare nella colonna d'acqua
al di sopra della barriera corallina ma di notte o in caso di pericolo si rintana nei meandri delle madrepore.
Poco resistente alle malattie, soffre spesso di attacchi di Oodinium; per questo motivo, se possibile, conviene allevarlo ad una temperatura più alta della norma: 28 ed anche 30 gradi;
molto sensibile anche alle piccole variazioni del PH e per concentrazioni di nitrati e fosfati appena superiori al minimo.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori è indispensabile che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se
realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti
frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un forte flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni,
ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale
produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
In natura è un pesce quasi esclusivamente carnivoro; si alimenta principalmente con piccoli crostacei, vermi policheti, anellidi, briozooi, tunicati ma soprattutto di antozoi: anemoni, attinie,
sclerattinie, stoloniferi e zoantidi, aiutato in questo dalla conformazione allungata ed appuntita del musetto; per questo motivo non è assolutamente consigliabile per un acquario di invertebrati.
Abbastanza difficile da ambientare in quanto i primi giorni è molto timido e pauroso; soffre, inoltre, della presenza di altri pesci voraci che gli rubano il cibo; sarebbe meglio acquistare
esemplari già perfettamente acclimatati da un esperto; una volta ben ambientato è prettamente carnivoro; predilige il mangime surgelato, in particolar modo Chironomus e non disdegna Artemia salina
o Mysis, che deve essere ben decongelato, con un poco di acqua dell'acquario, prima della somministrazione; anche ben ambientato rimane sempre molto lento nell'alimentarsi per cui è consigliabile
somministrare il cibo molte volte al giorno; a volte è particolarmente ghiotto della polpa di bivalvi freschi, cozze o vongole, presentatagli ancora nei gusci.
Pesce non troppo difficile da allevare è consigliato per una vasca di un esperto acquariofilo o di un neofita motivato, arredata con rocce vive sacrificabile e madrepore sterilizzate e popolata
da pesci di indole tranquilla e lenti nel mangiare; peccato che, data la provenienza, sia poco importato.