Temperatura 28° / 30° C Densità 1022 / 1024 PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Perciforme appartenente alla famiglia dei Chaetodontidae; è presente nell'Oceano Indiano occidentale: dal Mozambico al Sud Africa.
Presenta un corpo romboidale, poco allungato e quasi squadrato, molto compresso lateralmente; il peduncolo caudale è piccolo ma evidente; la testa è piccola, posta circa a metà del corpo e
con la fronte leggermente concava; la bocca, piccola e posta in cima ad un lungo muso ricoperto da spesse squame, è dotata di denti hanno l'aspetto di spazzolini di setole.
La pinna dorsale, sorretta da 11 spine rigide e da 23 o 24 raggi molli, si estende asimmetricamente su tutto il dorso e termina con un lobo posteriore dal margine appena squadrato che
è abbastanza distante dal bordo superiore della pinna caudale; la pinna anale, sorretta a sua volta da 3 spine rigide e da 18 o 19 raggi molli, si estende, asimmetricamente anche'essa, sulla metà posteriore
del ventre e termina con un grosso lobo posteriore anch'esso con il margine appena squadrato che non sfiora il bordo inferiore della pinna caudale; la pinna caudale, dalla forma trapezoidale, ha il margine
finale pressochè dritto; le pinne ventrali, dalla forma triangolare, sono corte e larghe e terminano con un piccolo apice appuntito; le pinne pettorali sono triangolari con il margine obliquo appena arrotondato.
Le prime spine rigide della pinna dorsale non sono unite le une alle altre e possono essere inarcate a piacere, costituendo la sua unica arma di difesa che può infliggere dolorose punture
anche agli esseri umani.
La livrea, molto particolare, è di un color celestino chiaro con sfumature verdastre, cosparsa di puntini color giallo canarino; il corpo e percorso da quattro spesse barre verticali di color
marroncino bronzato; la prima di queste barre passa sopra l'occhio e l'ultima gira intorno al peduncolo caudale; in cima alla penultima barra è presente, ma non sempre visibile, una macchia circolare nera;
la parte terminale della pinna dorsale è del medesimo marroncino delle barre mentre quella della pinna anale è più giallastra e tutte e due hanno un bordo turchese chiaro o celestino; sulla pinna caudale
dopo l'anello marroncino vi è una barra gialla poi, a seguire, una piccola riga turchese, poi ancora una grossa barra, dalla forma lenticolare e di color arancione, e poi, a finire, una zona
semitrasparente; le pinne ventrali sono gialle mentre quelle pettorali sono semitrasparenti.
Pesce molto colorato, vivace e relativamente pacifico è adatto ad una vasca con pesci di piccola o media dimensione; tollera poco gli altri Chaetodon e non può convivere con invertebrati
importanti e costosi, che finirebbe col danneggiare, o rocce vive, che sbocconcella continuamente; necessita di una vasca grande ma anche con molti rifugi e nascondigli in quanto ama nuotare nella colonna
d'acqua ma di notte o in caso di pericolo si rintana nei meandri delle madrepore.
Poco resistente alle malattie, soffre spesso di attacchi di Oodinium; per questo motivo, se possibile, conviene allevarlo ad una temperatura più alta della norma: 28 ed anche 30 gradi;
soffre anche per i valori bassi del PH e per eccessive concentrazioni di nitrati e fosfati.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori è necessario che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se
realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti
frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un forte flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni,
ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale
produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
In natura è un pesce onnivoro; si alimenta principalmente con piccoli crostacei, che trova negli anfratti delle madrepore, ma gradisce anche vermi policheti, ascidie, anellidi, briozooi,
tunicati, anemoni, attinie, sclerattinie, stoloniferi e zoantidi ed anche alghe filamentose, aiutato in questo dalla conformazione appuntita della testa; per questo motivo non è assolutamente
consigliabile per un acquario di invertebrati.
Molto difficile da ambientare in quanto i primi giorni è molto timido e pauroso; soffre, inoltre, della presenza di altri pesci voraci che gli rubano il cibo; sarebbe meglio acquistare
esemplari già perfettamente acclimatati da un esperto; una volta ben ambientato è prettamente carnivoro; predilige mangime surgelato, in particolar modo Chironomus ma non disdegna Artemia salina e
Mysis, che deve essere ben decongelato, con un poco di acqua dell'acquario, prima della somministrazione; accetta anche il Mangime
Liofilizzato o il mangime secco in fiocchi.
Pesce dall'allevamento relativamente facile, è adatto ad una vasca di un neofita alle prime esperienze, arredata con rocce vive sacrificabili e madrepore sterilizzate in compagnia di pesci
della sua stessa indole come il Pomacanthus maculosus o lo Zebrasoma gemmatum; purtroppo è poco importato e raggiunge quotazioni molto alte.