Temperatura 26° / 30° C Densità 1022 / 1024 PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Piccolo Perciforme appartenente alla famiglia dei Pomacanthidae; è presente esclusivamente nell'Oceano Pacifico orientale: arcipelago delle Isole Fiji.
Fino a poco tempo fa questo piccolo pomacantide veniva considerato una varietà locale del Centropyge nox, approfonditi studi hanno invece appurato che è una specie a se stante; per raccomandazione
dello scopritore, naturalista e fotografo, Walt Smith gli è stato dato, in onore della moglie, Deborah Smith, il nome di Centropyge deborae e non Centropyge deborahae come sarebbe dovuto essere.
Presenta un corpo ovoidale, abbastanza allungato, molto compresso lateralmente; la testa è piccola, appena appuntita, con la fronte leggermente convessa; la bocca, dalle labbra carnose, si è trasformata
in un becco simile a quello dei pappagalli e reca numerosi denti simili a degli spazzolini; l'opercolo branchiale è molto ampio e termina all'altezza degli occhi; sul bordo inferiore dell'opercolo branchiale è
presente un grosso aculeo, rivolto verso la parte posteriore del pesce; il peduncolo caudale è piccolo ma ben distinto dal corpo.
La pinna dorsale, sostenuta da 13 o 14 spine rigide e da 16 o 17 raggi molli, è molto ampia, copre quasi tutto il dorso e termina con un'apice appuntito; anche la pinna anale,
sostenuta a sua volta da 3 spine rigide e 17 raggi molli, si estende simmetricamente su gran parte del ventre; ambedue le pinne sono abbastanza lunghe da arrivare a sfiorare la pinna caudale, dalla forma trapezoidale
e con il bordo arrotondato; le pinne pettorali, anch'esse trapezoidali e con il bordo arrotondato, sono ampie e robuste; le pinne ventrali, larghe ed a forma di ventaglio, terminano con un apice appuntito.
Le prime 4 spine rigide della pinna dorsale non sono completamente ricoperte dalla membrana e possono essere inarcate in avanti, a piacere, costituendo, insieme all'aculeo presente sull'opercolo
branchiale, una formidabile arma di difesa che può infliggere dolorose punture anche agli esseri umani.
La livrea, molto simile a quella del Centropyge nox, è completamente di un color azzurro vellutato molto scuro, quasi nero; l'aculeo dell'opercolo branchiale è colorato leggermente di turchese.
Pesce molto colorato e pacifico è molto indicato per una vasca con piccoli pesci ma non può convivere con altri Centropyge né con invertebrati o rocce vive, che purtroppo sbocconcella in continuazione;
necessita di una vasca di medio-piccole dimensioni, in proporzione alla sua stazza, con molti rifugi e nascondigli, in quanto, timido e timoroso, ama nuotare nei meandri delle madrepore più che nella colonna d'acqua.
Abbastanza resistente alle malattie, qualche volta soffre di attacchi di Oodinium; teme anche per i valori troppo bassi del PH e per eccessive concentrazioni di nitrati e fosfati, nel qual caso
perde i colori brillanti e diventa pigro e svogliato nell'alimentarsi.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori è assolutamente indispensabile che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio,
meglio se realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto
importanti frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un discreto flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni,
ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale
produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
Molto difficile da ambientare in quanto i primi giorni è molto timido e pauroso; soffre, inoltre, della presenza di altri pesci voraci che gli rubano il cibo; sarebbe meglio acquistare
esemplari già perfettamente acclimatati da un esperto; una volta ben ambientato è onnivoro; predilige mangime surgelato: Artemia salina, Chironomus e Mysis, oppure
Mangime Liofilizzato; accetta anche mangime secco in granuli o in fiocchi; gradisce molto anche le apposite sfoglie di
Alghe Liofilizzate, foglie di insalata, lattuga o spinaci bolliti, rotelle di banana o di zucchina.
Poco adatto per un acquario di un neofita alle sue prime esperienze o per una piccola vasca di invertebrati, del tipo Mini Reef; è,
invece, molto consigliato per un esperto acquariofilo, ospitato in un acquario popolato da pesci pacifici ed arredato con rocce vive sacrificabili e madrepore sterilizzate.