Massima in natura 38 cm In acquario molto più piccolo: 4 / 8 cm
Valori dell'acqua
Temperatura 26° / 30° C Densità 1022 / 1024 PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Curioso Tetraodontiforme appartenente, secondo alcuni autori, alla propria, ristretta, famiglia dei Monacanthidae, secondo altri, Warren E. Burgess, alla famiglia dei Balistidae; endemico
nell'intero Oceano Indiano e nell'intero Oceano Pacifico: dalle coste dell'Africa tropicale sino a quelle dell'America, a Nord sino alle Isole Ryukyu ed alle Isole Okinawa.
Presenta un corpo romboidale, molto allungato e molto compresso lateralmente, dalla particolare forma che ricorda una lima; la testa è triangolare ed occupa una buona parte del corpo; il peduncolo caudale è sottile e ben
distinto; la bocca, piccola ed in posizione terminale, è trasformata in una specie di becco con i denti fusi in quattro placche ossee, due superiori e due inferiori; gli occhi sono situati molto in alto, quasi sopra
le pinne pettorali.
La pinna dorsale è divisa in due parti, di cui l'anteriore, molto più lunga e sorretta da due spine rigide, si erge come un'antenna e la posteriore, nettamente staccata dalla prima parte e sorretta da
34 / 39 molli, si estende da circa metà dorso sino al peduncolo caudale; la pinna anale, sorretta a sua volta da solo 28 / 35 raggi molli, è simmetrica alla seconda parte della pinna dorsale; l'insieme delle due pinne
forma il sistema propulsivo del pesce che può muoversi, mediante un movimento ondulatorio delle due pinne, tranquillamente in avanti o all'indietro; la pinna caudale, dalla forma a trapezio e con il bordo leggermente
arrotondato, è invece poco mobile ed è portata molto spesso aperta a forma di ventaglio semicircolare e serve soprattutto per bilanciare il corpo; la pelle è ruvida e resistente, ricoperta da piastre ossee romboidali,
dotate di una o più spine, che formano una specie di ruvida corazza.
La livrea sfoggiata dagli esemplari più giovani è molto differente da quella degli esemplari adulti.
La livrea Juvenile degli esemplari più giovani è molto simile a quella del Cantherhines macrocerus, proveniente dall'Oceano Atlantico, e Acreichthys tomentosus che proviene invece dall'Oceano
Pacifico e dall'Oceano Indiano; è abbastanza colorata, di un marroncino senape con sfumature verdoline; a volte si evidenziano delle macchie irregolari marroni; la livrea è cosparsa di punti irregolari di color bianco
sporco; gli occhi e la bocca sono cerchiati di rosa o di giallo; la pinna caudale è gialla con i raggi più scuri mentre le altre pinne sono quasi trasparenti con sfumature gialline.
E' molto esigente per quanto riguarda le condizioni chimiche dell'acqua e per l'alimentazione, è, pertanto, molto sconsigliato per il neofita appassionato.
Da sistemare da solo o, preferibilmente, in coppie in piccoli acquari in piccoli acquari con molti nascondigli ed un ampio spazio sul davanti per nuotare; in compagnia di pesci altrettanto tranquilli e di invertebrati.
Poco resistente alle malattie soffre anche per i valori bassi del PH e per concentrazioni eccessive di nitrati e fosfati, nel qual caso perde rapidamente i colori brillanti.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori è indispensabile che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se
realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti
frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un leggero flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni,
ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale
produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
E' compatibile con quasi tutte le altre razze di pesci tropicali, ma soffre molto della concorrenza di pesci veloci nell'alimentarsi.
Va nutrito con mangime vivo o surgelato, Artemia salina, Chironomus e Mysis, che purtroppo raccoglie molto lentamente.
Poco indicato per l'acquario di un neofita alle sue prime esperienze mentre è più adatto alla vasca con invertebrati di un esperto e paziente acquariofilo.