PESCI
MARINI TROPICALI


Nomenclatura binomiale
Arothron hispidus
Tetraodon hispidus, Crayracion hispidus, Tetraodon sazanami, Dilobomycterus hispidus, Tetrodon laterna, Takifugu hispidus, Tetrodon pusillus, Tetrodon laterna, Tetraodon semistriatus
Nome comune
Pesce palla a punti bianchi
White-spotted puffer, stripebelly puffer, bristly puffer, botete panza rayada, botete pintado, ballon à épaule noire, weißflecken-kugelfisch, hvidplettet kuglefisk, サザナミフグ
Dimensione
Massima in natura 50 cm
In acquario molto più piccolo: 8 / 10 cm
Valori dell'acqua
Temperatura 26° / 30° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Grosso Tetrodontiforme appartenente alla famiglia dei Tetraodontidae; endemico nell'Oceano Indiano e nell'Oceano Pacifico: Mar Rosso, costa africana orientale, India, Indocina, Grande Barriera Corallina australiana, Isole Hawaii e costa americana occidentale, California, Messico e Panana.
Il corpo è cilindrico, relativamente corto, molto robusto, dalla tipica forma a clava, con un grosso peduncolo caudale, conico ed allungato; la pelle è priva di squame ma è coperta da piccole escrescenze ossee che la fanno somigliare alla carta vetrata; gli occhi, leggermente peduncolati e sporgenti, sono molto mobili; subito sotto gli occhi sono presenti due escrescenze carnose prive di narici; la bocca, armata di soli quattro robusti denti, è in posizione anteriore, in cima ad un musetto conico e rassomiglia al becco un di pappagallo.
La pinna dorsale, molto ridotta, non ha spine rigide ed è sostenuta solo da 10 o 11 raggi molli, così come la pinna anale ad essa simmetrica e sostenuta anche essa da solo da 10 o 11 raggi molli; le pinne pettorali, a forma di ventaglio e con il bordo arrotondato, sono relativamente poco sviluppate; mancano del tutto le pinne ventrali; la pinna caudale, dalla forma a raggera ed il bordo arrotondato, serve più da contrappeso che da propulsione; tutte le pinne sono molto mobili e permettono il movimento del pesce in avanti o all'indietro.
La livrea è generalmente di un color grigio-verde marezzata da macchie irregolari più scure; sul corpo sono presenti numerosi punti irregolari bianchi; a differenza dell'Arothron Meleagris sotto la gola e sul ventre sono presenti delle grosse verminature chiare; le pinne sono semitrasparenti con riflessi giallastri e con i raggi molli biancastri; un cerchio scuro, nero o marrone, bordato di bianco o giallo, circonda l'attaccatura delle pinne pettorali; l'occhio è contornato da due o più anelli di color turchese.
Nonostante abbia un corpo dalla forma a clava l'Arothron hispidus deve il suo nome comune al fatto che, in caso di spavento, la sua unica difesa consiste nell'inghiottire rapidamente una grande quantità di acqua assumendo la forma di una grossa palla, dalla superficie coriacea e ruvida.
Non essendo un grande nuotatore preferisce una vasca medio-piccola, con acqua appena mossa ove rimanere al centro della colonna d'acqua, notando pigramente.
Molto resistente alle malattie, soffre molto raramente di attacchi di Oodinium e di micosi della pelle, e molto robusto; purtroppo è un gran mangiatore e, a causa del suo appetito smodato, sporca molto l'acquario in cui vive.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario è consigliato che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia solo una leggera corrente d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni, ottenuta con l'eventuale uso delle apposite Pompe di Movimento.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
E' un pesce molto difficile da ambientare, in quanto inizialmente è molto pauroso; sarebbe consigliabile acquistare esemplari già perfettamente acclimatati da un esperto; una volta ben acclimatato è carnivoro e vorace: predilige mangime surgelato, preventivamente decongelato con un poco di acqua dell'acquario: Artemia salina, Chironomus e Mysis; se di grandi dimensioni accetta volentieri polpa di cozze, gamberetti, meglio se ancora con il guscio, e pesciolini surgelati; gradisce anche Mangimi Liofilizzati o mangime secco in fiocchi o in granuli di piccolo diametro.
Adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera delle altre razze, purchè veloci nei movimenti e di dimensioni non troppo minuscole, ma assolutamente non indicato per una vasca di invertebrati, in quanto se ne ciba molto volentieri, stritolandoli con i robusti denti dei quali è dotato; se di piccole dimensioni è adatto alla vasca di un neofita.
Le sue carni ed i suoi organi interni sono velenosissimi, in quanto intrisi di Tetradotossina, potente veleno prodotto da alcuni batteri come la Pseudoalteromonas tetraodonis; ma, proprio per questo motivo, sono molto apprezzati, nei paesi asiatici, come alimento chiamato Fugu; il Fugu causa ogni anno numerosi morti, ma ciò non è assolutamente un problema per chi lo alleva in acquario.

Arothron Meleagris

Arothron Diadematus

Dendrochirus Zebra

Diodon Holocanthus

Echidna Nebulosa

Odonus Niger
Indice dei Pesci Marini Tropicali