Pesce pagliaccio della Barriera Barrier reef anemonefish, two-banded anemonefish, guarded anemone, poisson-clown de la grande barrière, Østaustralsk
klovnfisk, barriere-riff-anemonenfisch, australischer anemonenfisch
Dimensione
Massima in natura 90 mm In acquario 20 / 40 mm
Valori dell'acqua
Temperatura 28° / 30° C Densità 1022 / 1024 PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Piccolo Perciforme appartenente alla famiglia dei Pomacentridae; è presente esclusivamente nell'Oceano Pacifico occidentale: Grande Barriera Corallina australiana, Mar dei Coralli.
Soprannominato pesce pagliaccio della Barriera l'Amphiprion akindynos è un pesce molto robusto e colorato, adatto alla convivenza con quasi tutti i pesci di barriera delle altre razze e con gli
invertebrati; forma sovente una simbiosi con le attinie Entacmaea quadricolor, Heteractis aurora,Heteractis crispa, Heteractis magnifica, Stichodactyla haddoni e
Stichodactyla mertensii.
Presenta un corpo romboidale, piuttosto sviluppato in altezza e molto compresso lateralmente; il peduncolo caudale è robusto; la bocca, relativamente piccola, è in posizione terminale e
rivolta verso l'alto, è dotata di labbra carnose protattili e di denti conici, piccoli ma aguzzi.
La pinna caudale ha gli apici che si prolungano appena formando due lobi dalle punte arrotondate; la pinna dorsale, molto sviluppata e sorretta da 10 o 11 spine rigide e da 14 / 17 raggi
molli, ha una conformazione ondulata con due dossi di altezza all'incirca pari; la pinna dorsale termina con un apice arrotondato che arriva sin quasi alla pinna caudale; la pinna anale, sorretta a sua volta da 2
spine rigide e da 13 / 14 raggi molli, arriva sino al peduncolo caudale; le pinne pettorali e ventrali sono di forma trapezoidale, molto sviluppate, sia in lunghezza che in altezza, e con le punte arrotondate.
La livrea, molto simile a quaella dell'Amphiprion clarkii, con il quale viene spesso confuso, è di un bel color giallo uovo, sul dorso e sul peduncolo caudale si estende una macchia irregolare
di un colore più scuro, tendente al marrone scuro; sul corpo ci sono disegnate tre bande verticali chiare, bianche o leggermente turchesi, circondate da un leggerissimo tratto nero, che
percorrono interamente il fianco del pesce, dal dorso sino al ventre; la prima di queste barre, con una forma regolare, passa subito dietro l'occhio e si congiunge sulla fronte con la
sua omologa dell'altro lato; la seconda barra parte dalla leggera concavità presente sulla pinna dorsale attraversandola per congiungersi anche lei con la sua omologa; la terza banda, in genere poco visibile,
circonda completamente il peduncolo caudale; la pinna caudale è di color chiaro, bianco o turchese molto chiaro, in forte contrasto con il resto del corpo.
Necessita di una vasca piccola, in quanto non è un grande nuotatore e preferisce restare nel perimetro del suo territorio, incentrato sull'attinia, con cui instaura il rapporto di simbiosi; comunque
in acquario vive benissimo anche senza attinia.
Resistente alle malattie, soffre molto raramente di attacchi di Oodinium e di micosi alla pelle.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario e per mantenere i suoi splendidi colori è indispensabile che l'acquario in cui è ospitato sia dotato di un potente sistema di filtraggio, meglio se
realizzato tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno 4 volte la capacità dell'acquario; sono anche molto importanti
frequenti ed abbondanti cambi di acqua, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, e regolari aggiunte di Oligoelementi e Bioelementi.
Insieme all'ottima qualità dell'acqua, ottenuta con l'uso di Sali Marini sintetici di ottima qualità ed il cui costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, è molto consigliabile che all'interno dell'acquario ci sia un forte flusso d'acqua, meglio se variabile nel tempo e proveniente da diverse direzioni,
ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore.
Per mantenere questo nostro ospite in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta anche a ridurre la naturale
produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro biologico.
Difficile da ambientare in quanto inizialmente, senza la protezione di un anemone, è molto pauroso; ma una volta ben acclimatato è onnivoro, predilige mangime surgelato: Artemia salina,
Chironomus e Mysis; gradisce anche i Mangimi Liofilizzati ed accetta mangime secco, in fiocchi o in granuli.
Curiosa è la particolarità che gli Amphiprion akindynos nascano tutti maschi; poi, in un gruppo di tre o quattro individui, in proporzione alla grandezza dell'attinia ospite, si instaura una
particolare gerarchia, il maschio più adulto diventa femmina, accoppiandosi con il maschio dominante mentre i maschi più piccoli rimangono in attesa; se la femmina muore il maschio dominante cambia di sesso e
diventa lui stesso femmina mentre il più adulto dei maschi in attesa diventa il dominante; questa caratteristica si chiama ermafroditismo proterandrico e permette che nel gruppo rimanga sempre una femmina e più
maschi e che i giovani maschi possano circolare liberamente tra un'attinia ed un'altra alla ricerca di un territorio in maniera da disperdere il più possibile il patrimonio genetico.
Molto facile da allevare, è consigliato anche per chi inizia a curare un acquario marino tropicale e per agli acquari con invertebrati di tipo Mini
Reef.