PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE





Nomenclatura binomiale
Vieja maculicauda
Cichlasoma maculicauda, Paraneetroplus maculicauda
Nome comune
Ciclide barrato
Black belt cichlid
Dimensione
Massima in natura 30 cm
In acquario 10 / 20 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 24° / 30° C
Durezza: 9° / 25° dGh
PH: 7 / 8
Allevamento e compatibilità in acquario
Grosso perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae; proviene originariamente dalla riva atlantica dell'America centrale; dal fiumi Usumacinta fino al fiume Chagres, nel Messico sud-orientale, in Belize, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panama; per la sua particolare bellezza è allevato in tutto il mondo.
Presenta un corpo ovoidale, massiccio, non particolarmente allungato ed abbastanza compresso lateralmente; la testa è grande; gli occhi sono relativamente piccoli; davanti agli occhi è posta una coppia di narici, appena soprelevate, con funzioni olfattive; la bocca, posta in posizione sub-terminale, è grande e con le labbra particolarmente carnose; all'interno della cavità orale sono presenti due ossa, falciformi e ricoperte da tubercoli, adattate alla masticazione; l'opercolo branchiale, particolarmente grande, è dotato di un preopercolo articolato e di un lembo inferiore (membrana branchiostega) che possono essere entrambi inarcati ed estroflessi; il peduncolo caudale è corto e tozzo.
La pinna dorsale, trapezoidale e sostenuta da 13 o 14 spine rigide e da 14 / 16 raggi molli, si estende su gran parte del dorso e termina con un lobo posteriore dall'apice appuntito che si prolunga con un filamento sottile fin oltre la pinna caudale; le spine rigide non sono unite completamente dalla membrana interradiale e danno alla prima parte della pinna un aspetto seghettato; la pinna anale, trapezoidale e sostenuta a sua volta da 5 spine rigide e da 8 raggi molli, si estende su tutta la parte posteriore del ventre e termina con un lobo posteriore dall'apice appuntito che si prolunga con un sottile filamento ben oltre la pinna caudale; la pinna caudale ha una forma a delta ed il margine dritto o appena arrotondato; le pinne ventrali sono larghe e di forma triangolare; la pinne pettorali, trapezoidali, sono poste in posizione giugulare, appena dopo l'opercolo branchiale.
La livrea degli esemplari giovani è abbastanza differente da quella degli esemplati adulti; il colore di base è un grigio verde con leggeri riflessi di color grigio argento; sul peduncolo caudale è presente una macchia longitudinale, oblunga ed irregolare, di colore scuro, nero o verde scuro; le pinne sono semi-trasparenti con leggeri riflessi verdastri.
La livrea degli esemplari adulti è, invece, molto colorata ed appariscente: il corpo è di un color azzurro più o meno chiaro, tutto puntinato di nero e di turchese; sul peduncolo caudale è sempre presente una macchia longitudinale, oblunga ed irregolare, di colore scuro, nero o verde scuro; al centro del fianco è presente una larga banda trasversale, sempre di colore scuro, nero o verde scuro, e circondata da un alone turchese, che arriva sino al margine distale della pinna dorsale; la gola e la parte inferiore dell'opercolo branchiale sono intensamente colorati di rosso; la pinna dorsale è del medesimo colore del corpo con il margine posteriore colorato di rosso così come la pinna caudale; la pinna anale e quelle ventrali sono colorate come il corpo mentre le pinne pettorali sono semi-trasparenti.
Non vi sono notevoli differenze tra gli esemplari adulti di sesso femminile e quelli di sesso maschile; quest'ultimi hanno delle dimensioni maggiori, hanno la pinna dorsale e quella anale più appuntite ed allungate, i colori più intensi e sviluppano una vistosa gibbosità ossea sulla nuca.
Morfologiacamente è molto simile alla Vieja melanura ed all'Amphilophus citrinellus, con i quali viene spesso confuso; la differenza sostanziale consiste nell'unica macchia sul peduncolo caudale e nella banda trasversale.
Pesce molto robusto ed eurialino, in natura frequenta sia le acque dolci dei fiumi che le acque salmastre delle lagune costiere; in acquario non è particolarmente esigente per quanto riguarda i valori chimico-fisici dell'acqua che deve essere solo molto ben filtrata ed ossigenata; è meglio effettuare regolarmente dei cambi parziali dell'acqua preceduti da un'approfondita sifonatura del fondo; sono consigliate aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
Necessita di una vasca di grandi dimensioni, anche considerando la taglia che può raggiungere, arredata con poche piante robuste, come Microsorum pteropus, Vallisneria gigantea oppure Anubias barteri, molti legni e rocce per fare nascondigli e caverne.
Pesce relativamente aggressivo e territoriale con gli altri maschi, è abbastanza adatto all'acquario di comunità in compagnia di pesci di pari stazza ed abitudini oppure con grossi loricaridi corazzati come Baryancistrus chrysolomus, Baryancistrus xanthellus, Pterygoplichthys gibbiceps, Hemiancistrus subviridis, Panaque suttonorum.
In natura si nutre di detriti, di alghe e della fauna che vi si trova in mezzo; in acquario è praticamente onnivoro, preferisce mangime surgelato in grossi bocconi: polpa di cozze, pesciolini o gamberetti surgelati oppure liofilizzati o mangime secco vegetale in grossi granuli; non bisogna fargli mancare cibo fresco di origine vegetale come rotelle di zucchina o di banana, foglie di lattuga oppure le apposite sfoglie di alghe liofilizzate.
La riproduzione è possibile in una vasca appositamente dedicata, della capacità di almeno 300 litri, dotata di un potente filtraggio ed arredata con un poco di ghiaietto, molte rocce e legni di torbiera; anche se è molto facile scoprire il sesso di questi grossi pesci, è sempre meglio far formare una coppia affiatata in un gruppo di 5 o 6 giovani esemplari.
Dopo intensi giochi amorosi la deposizione avviene entro delle caverne o sulle rocce o sui legni, preventivamente ripuliti, prima la femmina depone strisce di uova poi il maschio passa a fecondarle; la schiusa avviene in 3 o 4 giorni; una temperatura più elevata accelera il processo ma rende nervosi i riproduttori che potrebbero litigare tra di loro o giungere a mangiare le uova deposte; dopo la schiusa ai piccoli servono altri 4 o 6 giorni per riassorbire il sacco vitellino.
Entrambi i genitori si prendono cura delle uova e poi, non appena comiciano a muoversi, dei piccoli avannotti; gli avannotti possono essere nutriti fin dall'inizio con naupli di artemia salina fatti schiudere apposta; non appena avranno raggiunto una dimensione di 2 o 3 centimetri potranno essere alimentati come gli adulti.
In definitiva è un pesce abbastanza impegnativo, consigliato solo ad un neofita con molto tempo da dedicargli e possibilità economiche.

Vieja Melanura

Amphilophus Citrinellus

Baryancistrus Chrysolomus

Baryancistrus Xanthellus

Pterygoplichthys Gibbiceps

Hemiancistrus Subviridis
Indice dei Pesci di Acqua Dolce Tropicale