PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE



Nomenclatura binomiale
Trichogaster labiosa
Colisa labiosa, Trichogaster labiosus
Nome comune
Colisa dalle grandi labbra, gurami dalle grandi labbra
Thick-lipped gourami, ajakos gurámi, dicklippiger fadenfisch
Dimensione
Massima in natura 9 cm
In acquario 4 / 8 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 24° / 28° C
Durezza: 5° / 25° dGh
PH: 6 / 7,5
Allevamento e compatibilità in acquario
Elegante e colorato perciforme appartenente alla famiglia degli Osphronemidae; originariamente era ampiamente presente in pozze d'acqua dolce, risaie, stagni, fossati, paludi, situati nel Myanmar meridionale; ora è riprodotto ed allevato principalmente per il mercato dell'acquariologia, sia nella forma originaria sia in varietà di allevamento dalle livree particolarmente colorate.
Presenta un corpo dalla forma ellittica, abbastanza allungato e molto compresso lateralmente; la testa, relativamente grande ed appuntita, occupa quasi tutta la parte anteriore ed è raccordata da una gola convessa; l'occhio è grande e posto in posizione molto avanzata; davanti agli occhi vi è una coppia di narici a fossetta, con funzioni olfattive; la bocca, relativamente piccola, è decisamente orientata verso l'alto e presenta grosse labbra con quelle superiori protrattili; i denti, molto piccoli ma aguzzi sono disposti sugli archi mascellare e mandibolare; tutto il corpo è ricoperto da scaglie ctenoidi mentre la linea laterale è completa; il peduncolo caudale è corto e largo.
Caratteristica molto particolare della famiglia consiste nella presenza di un particolare organo detto Labirinto che, posto sopra la cavità branchiale e in comunicazione con essa, permette al pesce di assorbire aria atmosferica per l'ossigenazione del sangue; questo organo permette al Trichogaster labiosa di sopravvivere anche in acque poverissime di ossigeno.
La pinna dorsale, trapezoidale e sostenuta da 17 spine rigide e da 8 raggi molli, si estende su quasi tutto il dorso e termina con un lungo lobo posteriore, che sfiora il dorso, e che presenta l'apice superiore appuntito, negli esemplari di sesso maschile, o arrotondato, negli esemplari di sesso femminile; le spine rigide non sono completamente ricoperte dalla membrana interradiale e danno alla prima parte della pinna un aspetto seghettato.
La pinna anale, trapezoidale, è sostenuta da 18 spine rigide, non completamente ricoperte dalla membrana interradiale, e da 17 raggi molli, ramificati e più lunghi delle spine rigide; la pinna anale, che si estende su tutto il ventre, ha la prima parte con un aspetto seghettato, la seconda parte ha il margine inferiore molto arrotondato e termina con un ampio lobo posteriore dall'apice inferiore arrotondato; la pinna caudale, dalla forma a delta, ha il margine dritto o appena inciso e diviso in due lobi dall'apice arrotondato; le pinne pettorali, poste alla fine dell'opercolo branchiale, sono di forma trapezoidale ed hanno il margine arrotondato.
Molto particolari sono le pinne ventrali; ridotte ad una sola spina rigida, molto lunga e flessibile, possono essere orientate in tutte le direzioni e possiedono notevoli capacità sensoriali, vengono utilizzate per orientarsi nell'acqua fangosa e ricca di una folta vegetazione che costituisce l'habitat principale del pesce; insieme al labirinto sono l'elemento dirimente che permette la sopravvivenza in un ambiente altrimenti ostile.
La livrea è abbastanza colorata; il colore di base è un giallo rosato o un giallo miele con il dorso leggermente più scuro, di un giallo oliva; su tutto il fianco vi sono una dozzina di bande trasversali, leggermente oblique, e di color turchese chiaro; la pinna dorsale ha la radice del medesimo colore del corpo con una zona turchese intermedia, che si allarga nel lobo posteriore, ed il margine distale percorso da una banda di color arancione; la pinna anale presenta la radice del medesimo colore del corpo con una zona intermedia turchese, più larga nella parte finale, e con il margine distale percorso da una banda di color giallo; la pinna caudale ha la parte iniziale del colore di base e la parte terminale di color turchese.
Non vi sono particolari differenze tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile; quest'ultimi sono solo leggermente più piccoli, presentano dei colori meno accesi ed hanno l'apice della pinna dorsale arrotondato.
Pesce molto robusto e poco esigente, in natura frequenta fossi e paludi dalle acque fangose e povere di ossigeno; in acquario non è particolarmente esigente per quanto riguarda i valori chimico-fisici dell'acqua che deve essere solo abbastanza filtrata ed ossigenata; è comunque meglio effettuare regolarmente dei cambi parziali dell'acqua preceduti da una sifonatura del fondo; sono consigliate aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
E' un pesce molto pacifico e tranquillo, a volte timido, molto adatto all'acquario, anche di comunità, del principiante; in acquario dovrebbe vivere in coppia o in piccoli branchi di 4 / 6 esemplari; è compatibile con quasi tutte le altre razze altrettanto pacifiche come gli altri anabantidi o i ciprinidi: Trichopodus leerii, Trichogaster lalius, Danio margaritatus, Dawkinsia assimilis, Desmopuntius hexazona, Trigonostigma espei.
Per il suo allevamento occorre una vasca di medie dimensioni, arredata con rocce e legni di torbiera e fittamente piantumata, anche con piante delicate perche non le danneggia.
Pesce prettamente carnivoro; in natura si nutre della piccola fauna che trova nel suo ambiente: piccoli vermi, crostacei, uova e larve di insetti; in acquario accetta qualsiasi tipo di alimentazione: preferisce soprattutto chironomus surgelati o liofilizzati ma accetta anche mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La riproduzione in un acquario domestico è possibile anche se non facile, per via delle minuscole dimensione degli avannotti appena nati; è il maschio che si occupa di tutta la riproduzione: per prima cosa costruisce sotto una foglia un nido di bolle di saliva; poi convince, purtroppo con le buone o con le cattive, una femmina matura a deporvi le uova poi comincia l'attesa; padre amorevole, cura attentamente il nido di schiuma, riparandolo con nuove bolle o areando, con il movimento delle pinne pettorali, prima le uova deposte e poi, dopo la nascita che avviene nell'arco di un paio di giorni, i piccolissimi avannotti.
Purtroppo non appena gli avannotti cominciano a nuotare liberamente si disinteressa completamente della prole; per avere un numero adeguato di avannotti conviene far effettuare la deposizione in un piccolo acquario dedicato in cui si inserisce una coppia matura; conviene togliere la femmina non appena ha deposto le uova ed il maschio non appena i piccoli cominciano a nuotare; gli avannotti, piccolissimi, vanno nutriti per le prime settimane con infusori, rotiferi, parameci o con gli appositi mangimi liquidi; dopo si possono somministrare naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere.
In definitiva è un pesce molto colorato e molto robusto, sicuramente consigliato per un appassionato alle sue prime esperienze; unica avvertenza da tenere in mente: tenendo conto che respira anche aria atmosferica, è consigliabile mantenere l'aria al disopra dell'acquario alla stessa temperatura dell'acqua, sistemando un vetro di copertura.

Trichopodus Leerii

Trichogaster Lalius

Danio Margaritatus

Dawkinsia Assimilis

Desmopuntius Hexazona

Trigonostigma Espei
Indice dei Pesci di Acqua Dolce Tropicale