Varietà locale di uno splendido Perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae; proviene originariamente dal continente sudamericano: Brasile, bacino superiore del Rio delle Amazzoni;
specificatamente dalle zone del Rio e del Lago Tefè; viene considerata una colorazione locale della specie Symphysodon tarzoo.
Pesce che, per l'eleganza della sua livrea e la maestosità del nuoto, è giustamente considerato il re degli acquari di acqua dolce.
Specie dalla controversa classificazione tassonomica; precedentemente era conosciuta con il nome di Symphysodon aequifasciatus ssp. Verde e, prima ancora, di Symphysodon aequifasciatus
aequifasciatus; ora, in seguito ad approfondita analisi sul suo DNA viene considerata una specie a se stante, portando a tre le specie di Symphysodon selvatiche originarie dell'Amazzonia.
Presenta un corpo quasi circolare e molto appiattito, con la tipica forma di un piatto o di un disco; sulla fronte è presente una lieve gibbosità; la testa, posta centralmente, è piccola ed
appuntita; sulla testa, appena sotto gli occhi, sono presenti un paio di narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva; la bocca, relativamente piccola ed in posizione terminale, ha le labbra
tumide e molto carnose ed è caratterizzata dalla particolare conformazione dei denti, tutti riuniti, per ogni arcata, in una singola placca ossea anteriore (Sinfisi); inoltre all'interno sono presenti
due ulteriori mandibole faringee dotate di denti robusti; la disposizione dei muscoli della masticazione permette la possibilità di muovere indipendentemente le doppie mandibole per masticare il cibo,
spesso troppo grande per essere ingoiato in un unico boccone; questa conformazione determina lo strano modo di mangiare del pesce che sembra sempre sul punto di risputare il cibo mentre, invece, lo
passa semplicemente da una serie di mandibole all'altra; la linea laterale è divisa in due segmenti mentre il peduncolo caudale, relativamente piccolo, è ben distinto.
La colorazione base della livrea originaria varia tra un arancione scuro ed marroncino dorato; sul fianco sono disegnate nove bande verticali nere di cui la prima, che passa sopra l'occhio, e
l' ultima che passa alla fine del peduncolo caudale sono sempre visibili, mentre le altre possono a volte scomparire; una banda a semiluna di color nero che sfuma nel rosso, detta corona, è presente sulle
pinne dorsale ed anale; la parte delle pinne dorsale ed anale esterna alla corona è di color rosso, la parte interna di color turchese tratteggiato di rosso; alcune verminature turchesi sono presenti sulla
testa e sulla fronte; nella zona centrale del fianco sono presenti numerose puntinature, di color rosso; le pinne ventrali sono di color rosso fuoco; le pinne pettorali e caudale sono trasparenti con lievi
riflessi arancioni.
Pesce molto pacifico e timido con i pesci di altri generi e con le persone, invece è molto aggressivo e territoriale con i suoi simili: i maschi spesso litigano tra di loro e talvolta lo fanno
anche le femmine; in un acquario dovrebbero vivere o piccoli branchi di sei o otto esemplari giovani oppure una coppia di adulti insieme a branchi di piccoli caracidi come il Aphyocharax rathbuni.
Ha bisogno di una vasca molto grande, con molto spazio per nuotare, arredata con rocce basaltiche lisce, legni di torbiera e piante, grosse, resistenti alle alte temperature ed a foglia larga,
tipo Anubias barteri, Spathiphyllum wallisii oppure Syngonium podophyllum.
E' estremamente sensibile, specialmente, ai valori chimico-fisici dell'acqua ed anche alle concentrazioni di fosfati e nitrati, e richiede pertanto un'acqua molto calda, trattata preventivamente
con resine scambiatrici di ioni per abbassare la durezza ed il PH ai valori richiesti; è necessario che l'acqua sia molto ben filtrata, possibilmente attraverso la torba in granuli; sono consigliati frequenti
cambi parziali dell'acqua, preceduti da una attenta sifonatura del fondo, e aggiunte settimanali di oligoelementi e vitamine.
Carnivoro, in natura si nutre di gamberetti, insetti, vermi, uova e larve di pesci, in acquario è un pesce molto esigente per quanti riguarda l'alimentazione, oltre al cibo vivo, preferibilmente
larve di zanzara e tubifex, accetta quasi esclusivamente chironomus surgelati, a volte si accontenta di artemia salina e di mysis; raramente si riesce a nutrire con i mangimi liofilizzati
o con il mangime secco in granuli, anche se appositamente studiati per i Discus.
Assolutamente sconsigliato per l'acquario del principiante, è adatto solo a chi ha molta esperienza e molto tempo da dedicare alla cura ed alla manutenzione dell'acquario.