Alla luce di quanto sopra riportato per la riproduzione dei Discus sarebbe opportuno allestire una vasca molto grande, di almeno trecento litri, con
le pareti oscurate e sistemata in un luogo molto tranquillo; questa vasca va riempita con acqua trattata con le resine scambiatrici di ioni fino ad eliminare del tutto la presenza dei sali minerali e filtrata attraverso
la torba attiva in granuli, sino a raggiungere i valori prescelti di durezza e di acidità; sono necessari anche un potente impianto di filtraggio, meglio se composto da un
Filtro Esterno pressurizzato, con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario, riempito con corpi ceramici, lana sintetica e torba attiva
in granuli; per evitare che i riproduttori depongano le uova sul vetro del termoriscaldatore, con la conseguente "cottura" delle medesime, è meglio inserire anche un potente termoriscaldatore intubato nel circuito
del filtraggio.
Una volta che la femmina è pronta per deporre le uova termina la pulizia del substrato prescelto mentre il maschio comincia il suo corteggiamento: evidenzia al
massimo i suoi colori, allarga il più possibile le pinne ed inizia a tremare, poi si pone di traverso al nuoto della compagna cercando di condurla verso il supporto appena ripulito; per le prime volte la femmina si
ritrae e la coppia inizia di nuovo questa specie di danza finquando la femmina decide che è giunto il momento di deporre le uova ed estrae l'ovopositore, un piccolo organo cilindrico
che fuoriesce dal corpo appena dietro le pinne ventrali; la femmina inizia ad deporre le uova, che sono di un color giallo, traslucide ed adesive, in lunghe file verticali spostandosi sul sostegno prescelto generalmente
dal basso verso l'alto, durante la deposizione è immediatamente seguita dal maschio che sfiora le uova, appena deposte, con la sua papilla di fecondazione, leggermente più piccola rispetto all'ovodepositore della femmina e di
forma conica; la femmina può deporre alcune centinaia di uova e quindi la deposizione può durare a lungo, anche perchè ogni tanto la coppia si prende una piccola pausa, facendo un giro di perlustrazione e controllo della zona.
Finita la deposizione la coppia inizia subito a sorvegliare le uova, per evitare che vengano mangiate da qualche predatore, ed ad accudirle, muovendo loro intorno l'acqua con le
pinne pettorali per favorire al massimo l'ossigenazione dell'embrione in formazione e per evitare che vengano coperte dai sedimenti in sospensione; le uova che diventano bianche, sintomo inequivocabile della morte dell'embrione, sono
immediatamente prelevate da uno dei due riproduttori per evitare che possano far ammuffire le uova circostanti; con una temperatura attorno ai 28° / 30° C, la cura delle uova prosegue per circa cinquanta ore, durante le quali i genitori, spesso
ma non sempre, smettono di alimentarsi per non distrarsi dall'arduo compito; è opportuno somministrare il cibo con estrema parsimonia, in più dosi successive e controllare se lo accettano e che non vada disperso, in quanto un'eccessiva presenza
di rifiuti nella vasca potrebbe compromettere la maturazione e la schiusa delle uova; in questo periodo è difficile effettuare anche una semplice aspirazione dei rifiuti senza spaventare la coppia e quindi è meglio prevenire un ecceso di cibo
piuttosto che doverlo pulire successivamente.
Giunte le uova a maturazione, i piccoli avannotti cominciano a dimenarsi per rompere il guscio dell'uovo; prontamente uno dei due riproduttori prende in bocca l'uovo, lo libera dai
residui del guscio e lo risputa su di un altro supporto preventivamente ripulito, anche quelli che cadono sul fondo vengono prontamente raccolti dai genitori; gli avannotti alla nascita sono piccolissimi e muniti di un disco adesivo sul capo che
gli permette di rimanere attaccati al nuovo substrato; è molto importante non disturbare la coppia, durante tutta la riproduzione, con gli eventuali interventi di controllo e di manutenzione; l'utilizzo di un filtro pressurizzato esterno
permetterà, inoltre, di non infastidire i riproduttori con i necessari interventi di manutenzione o di sostituzione dei materiali filtranti.
Dopo due o tre giorni di vita gli avannotti hanno completamente riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente per la vasca, sempre tenuti sotto stretta sorveglianza da entrambi genitori
che non li perdono mai di vista ed, eventualmente, li raccolgono con la bocca per poi risputarli in un luogo sicuro; quando hanno fame l'istinto li porta a nuotare lungo i fianchi dei genitori dove trovano il nutrimento, sotto forma del particolare
muco prodotto dalla pelle di entrambi i genitori; per un primo periodo i piccoli si nutrono esclusivamente di questo muco secreto dalla pelle dei genitori; invece, dopo qualche settimana, si può cominciare a provare lo svezzamento, utilizzando
infusori, parameci o con naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere e somministrati con una siringa ed un tubo lungo e sottile ad essa collegato; occorre essere sempre molto parsimoniosi e costanti nel somministrare frequentemente
piccole dosi di alimento in modo che venga tutto consumato, senza dispersione alcuna alcune volte si sono ottenuti dei buoni risultati utilizzando un pastone molto liquido formato dal rosso d'uovo sodo mescolato con carne di agnello bollita e
successivamente frullata.
Inizialmente i piccoli avannotti presentano la classica forma a fuso, tipica dei normali pesci; dopo un periodo di circa tre mesi cominciano ad assumere la forma discoidale dei loro
genitori; quando hanno raggiunto un diametro di circa un centimetro possono essere tolti dalle cure dei genitori ed allevati in una vasca apposita, riempita sempre con lo stesso tipo di acqua utilizzato nella vasca di riproduzione; al posto del
cibo minuto, inizialmente utilizzato, si potra provare a somministrare somministrare il normale mangime surgelato, come Chironomus, Tubifex oppure anche un cibo artificiale, specifico per i Discus.