Piccolo Cipriniforme, appartenente alla famiglia dei Cyprinidae; proveniente originariamente dalla penisola indocinese: basso corso del Mekong, in Thailandia e
Cambogia, penisola malese, Sumatra, Borneo; per la facilità dell'allevamento e per la sua bellezza ormai è allevato ovunque per il mercato dell'acquariologia.
Presenta con un corpo fusiforme, snello e molto allungato, fortemente compresso lateralmente; la testa è grande ed appuntita; gli occhi sono grandi ed in posizione
avanzata; davanti agli occhi vi sono due narici a fossetta con funzioni olfattive; la bocca, piccola ed in posizione terminale, è decisamete orientata verso l'alto; contrariamente
agli altri Cipriniformi non vi sono bargigli intorna alla bocca; la linea laterale è interrotta; il peduncolo caudale, largo, è poco distinto.
La pinna dorsale, di forma triangolare e sorretta da una spina rigida e da 7 raggi molli ramificati, è posta al centro del dorso; la pinna caudale è fortemente incisa
e divisa in due lobi simmetrici, con gli apici arrotondati; curiosa l'abitudine di contrarre in continuazione i due lobi, da cui deriva il nome comune "pesce forbice"; la pinna
anale, piccola e sorretta da solo 5 raggi molli, è di forma triangolare; le pinne ventrali, triangolari, sono poste in corrispondenza della pinna dorsale; le pinne pettorali, lunghe
e strette, sono in posizione giugulare.
La livrea del fianco è di color grigio argento, con intensi riflessi turchesi o dorati; il dorso è di color verde oliva mentre il ventre è di color grigio argento;
lungo il fianco corre una sottile banda longitudinale, di color nero o azzurro, sormontata da un'altra di color oro; la pinna caudale reca alle estremità dei lobi due bande
arancioni con, al centro, una macchia nera; la pinna dorsale presenta una macchia arancione centrale ed il margine distale semi-trasparente; le altre pinne sono semi-trasparenti.
Pesce molto pacifico ma vivace; convive egregiamente, in un acquario di comunità con tutti i pesci di piccola taglia; essendo gregario è consigliabile tenerlo in
branchi di almeno 8 o 10 individui, altrimenti diventa timido e pauroso.
Molto adatto alle vasche di piccola dimensione con rocce, legni di torbiera e piantumati con folta vegetazione.
Originario del continente asiatico e ormai allevato cattività è poco sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve essere solo ben filtrata ed aerata,
meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato, con la portata oraria di almeno due volte la capacità
dell'acquario; sono consigliati cambi dell'acqua preceduti da una sifonatura del fondale.
In natura si nutre di insetti, vermi e piccoli crostacei; in acquario accetta qualsiasi tipo di alimentazione: gradisce soprattutto chironomus surgelati
o Mangime Liofilizzato, accetta anche mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La sua riproduzione in acquario è relativamente facile ed alla portata del principiante; occorre solo una vasca di piccole dimensioni, ben illuminata, con
acqua a 5° dGh, 6,5 PH, 25° C e possibilmente filtrata con torba attiva in granuli; come arredamento basta un fondo di graniglia silicea scura ed abbondanti filamenti di
Ceratophyllum Demersum.
Non è semplice distinguere i sessi; è comunque sempre meglio far formare una coppia all'interno di un branchetto; quando si vede che si è formata una coppia
conviene introdurre i riproduttori nella vasca; dopo la deposizione, che avviene fra le piante, è meglio allontanare i genitori e cambiare quanta più acqua possibile; la
schiusa avviene dopo circa ventiquattro o trentasei ore; dopo circa quattro giorni gli avannotti hanno riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente; ora possono
essere nutriti con infusori, parameci e rotiferi o con gli appositi mangimi liquidi; dopo un paio di settimane possono essere somministrati naupli di artemia salina fatti
appositamente dischiudere.
In conclusione è una razza estremamente consigliabile sia per chi inizia a curare un acquario tropicale, sia per l'esperto acquariofilo.