Cipriniforme di piccole dimensioni, appartenente alla famiglia dei Cyprinidae; è presente eslusivamente nel fiume Chindwin e nel bacino artificiale situato presso il villaggio di Toe Gyi,
appena sopra le cascate di Anisakan, nel Myanmar centro-occidentale; per la sua particolare bellezza è allevato in cattività per l'acquariologia.
E' un pesce dalla recente classificazione (Kullander & Britz, 2008); prima di questa data si pensava fosse solo una varietà locale del Pethia ticto.
Presenta un corpo ovoidale, decisamente allungato e leggermente compresso lateralmente; la testa è relativamente piccola ed è raccordata da una fronte ed una gola leggermente convesse; la bocca
è in posizione sub-terminale, leggermente orientata verso l'alto e priva di denti; all'interno della cavità orale sono presenti due ossa falciformi, dette denti faringei, munite di numerose protuberanze ossee adattate alla
masticazione; intorno alla bocca vi sono due corti bargigli; la linea laterale è incompleta; la pelle è ricoperta da grandi scaglie cicloidi; il peduncolo caudale è ben distinto.
La pinna dorsale, dalla forma triangolare è sostenuta da 3 raggi molli semplici, con il terzo raggio lungo, spinoso e finemente seghettato, e da 8 o 9 raggi ramificati; la pinna dorsale è posta al
centro del dorso e termina con un lungo lobo posteriore che sfiora o, a volte, scende oltre il dorso; la pinna anale, trapezoidale e sorretta a sua volta da 3 raggi molli semplici e da 5 raggi ramificati, è
posta molto indietro sul ventre e termina con un lobo posteriore che sfiora il peduncolo caudale; la pinna caudale, dalla larga forma a delta, ha il margine fortemente inciso e diviso in due lobi dagli apici
appena arrotondati; le pinne ventrali, triangolari, sono poste poco prima della pinna dorsale; le pinne pettorali, triangolari e con il margine arrotondato, sono poste ad un livello inferiore a quello della
bocca e raggiungono quasi l'origine delle pinne ventrali.
La livrea presenta un notevole dimorfismo tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile, generalmente più pieni rispetto a quelli di sesso maschile.
Gli esemplari di sesso femminile hanno la livrea di un color giallino chiaro con il dorso leggermente più scuro; il bordo scuro delle squame crea su tutto il fianco una specie di mosaico; sul fianco vi sono,
inoltre, numerosi puntini di color grigio-argento molto luminosi; un grosso punto nero è presente poco dopo l'occhio e un punto, sempre nero ma più piccolo, nell'area del peduncolo caudale; la pinna dorsale è di un
color verde-giallino molto chiaro con due file discendenti di puntini neri; le altre pinne sono semi-traparenti con riflessi giallini.
La livrea degli esemplari di sesso maschile è molto più colorata; il fianco è di color grigio argento con riflessi di color turchese mentre il dorso è di un color giallo oro / verde oliva con dei riflessi
azzurri; il bordo scuro delle squame crea su tutto il fianco una specie di mosaico; dall'occhio si diparte una larga banda longitudinale, di color rosso rubino, che arriva sino alla fine della pinna caudale; poco
dietro l'occhio è presente una macchia oblunga, sempre centrale, di color nero, appena contorniata da un alone azzurro; all'inizio del peduncolo caudale è presente un evanescente punto scuro; la pinna dorsale, quella anale
e quelle ventrali sono semi-traparenti, con riflessi di color giallo canarino, con due o tre file discendenti di trattini di color nero; gli apici della pinna caudale sono semi-trasparenti con riflessi turchese;
l'iride è di color rosso rubino con una piccola riga verticale scura.
Il Pethia padamya è molto simile al Pethia ticto; se ne distingue, oltre che per la provenienza e le dimensioni minori, per la presenza dei bargigli intorno alla bocca assenti invece nel
Pethia ticto.
Pesce molto vivace e socievole, deve vivere in branchi numerosi; è compatibile con i pesci di tutte le razze purchè di adeguate dimensioni.
Buon nuotatore; ha bisogno di un acquario con rocce, legni di torbiera, molte piante robuste e spazio libero per nuotare; è consigliabile provvedere ad un energico movimento dell'acqua ottenuto
mediante l'uso delle apposite pompe di movimento.
Come molti altri ciprinidi è robusto e tollera la presenza di eventuali residui di sostanze organiche; preferisce un acqua relativamente pulita ed ossigenata; sono sempre consigliati regolari
cambi dell'acqua preceduti da un'accurata sifonatura del fondo.
Onnivoro sia in natura che in acquario; accetta qualsiasi tipo di mangime sia surgelato e liofilizzato che mangime secco in scaglie o in granuli.
La riproduzione in acquario è relativamente facile, considerando le condizioni dell'acqua e le dimensioni degli esemplari adulti; non appena si vede, dal corteggiamento, che
si è formata una coppia, occorre predisporre una apposita vasca, riempita con non più di 10 centimetri di acqua, presa preferibilmente dall'acquario, come arredamento basta qualche
filo di Ceratophyllum demersum; sul fondo va disposta una griglia a maglie sottili oppure uno strato delle apposite bilie di vetro per riparare le uova che, altrimenti, verrebbero
mangiate dagli stessi genitori; come sistema di filtraggio basta un piccolo filtro con una spugna sintetica; i valori dell'acqua dovrebbero essere: temperatura intorno ai 24° / 26°,
durezza 5° / 7° dGh ed il PH 6,5 / 7 .
Appena finita la deposizione, che avviene di solito alle prime luci dell'alba, vanno allontanati i genitori e cambiata gran parte dell'acqua; dopo 24 / 48 ore avviene la schiusa delle uova e
dopo uno o due giorni gli avannotti hanno riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente; per la prima settimana potranno essere nutriti con infusori e rotiferi successivamente potranno essere somministrati
naupli di artemia salina fatti dischiudere apposta; quando avranno raggiunto una dimensione di 1,5 / 2 cm potranno essere nutriti come gli adulti.