PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE


Nomenclatura binomiale
Mikrogeophagus altispinosus
Crenicara altispinosa, Microgeophagus altispinosus, Papiliochromis altispinosa, Apistogramma altispinosa
Nome comune
Ciclide gioiello boliviano
Bolivian ram
Dimensione
Massima in natura 6 cm
In acquario 4 / 6 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 24° / 28° C
Durezza: 8° / 16° dGh
PH: 6,5 / 7
Allevamento e compatibilità in acquario
Piccolo Perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae; è originario del Sud America nord-occidentale; Bolivia, Brasile: bacino del Rio delle Amazzoni, Rio Guaporé, Rio Mamorè, Rio Madeira; per la sua bellezza e per la facilità della sua riproduzione è ormai allevato per l'acquariologia in tutto il mondo, anche da semplici appassionati.
Presenta un corpo ovoidale, più sfinato negli esemplari di sesso maschile e più tozzo in quelli di sesso femminile, abbastanza compresso lateralmente; la testa è appuntita, raccordata da una fronte leggermente convessa; sulla testa, appena sotto gli occhi, sono presenti un paio di narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva; la bocca, posta in posizione terminale, è piccola e con le labbra carnose; all'interno della bocca sono presenti due ulteriori mandibole faringee dotate di denti robusti; la disposizione dei muscoli della masticazione permette la possibilità di muovere indipendentemente le doppie mandibole per masticare il cibo, spesso troppo grande per essere ingoiato in un unico boccone; questa conformazione determina lo strano modo di mangiare del pesce che sembra sempre sul punto di risputare il cibo mentre, invece, lo passa semplicemente da una serie di mandibole all'altra; il peduncolo caudale è lungo e ben distinto.
La pinna dorsale, sostenuta da 12 / 14 spine rigide e da 9 raggi molli, è molto sviluppata in altezza e si estende su quasi tutto il dorso e termina con un margine dritto e l'apice superiore leggermente rialzato ed appuntito; la parte terminale della membrana interradiale è divisa e da alla pinna un aspetto seghettato; nei maschi la pinna dorsale ha i primi tre o quattro raggi separati gli uni dagli altri e molto più lunghi dei restanti, a formare una specie di lancia o di stendardo; la pinna anale è anch'essa molto sviluppata in altezza e termina con un lungo lobo posteriore dal margine appuntito nei maschi e rotondeggiante nelle femmine; la pinna caudale, larga e di forma triangolare, ha il margine concavo, a forma di lyra con gli apici appuntiti e prolungati in due lunghi filamenti; le pinne pettorali, triangolari, hanno il margine obliquo; le pinne ventrali, di forma triangolare, sono lunghe, larghe ed appuntite e nei maschi la seconda spina rigida termina con un piccolo filamento.
La livrea è abbastanza colorata, di un color giallo crema o verde oliva con forti riflessi di color giallo oro o arancione sulla parte anteriore e turchesi nella parte posteriore; al centro del fianco è presente una banda trasversale scura, di color nero o marrone scuro, spesso ridotta ad una semplice macchia; un'altra banda trasversale passa sopra l'occhio mimetizzandolo; a volte è presente una terza banda trasversale intermedia che parte dai primi raggi della pinna dorsale; la pinna dorsale è semi-trasparente, con riflessi turchesi, con i primi raggi scuri ed il margine ornato da una riga di color rosso acceso; la pinna caudale è semi-trasparente con il margine superiore e quello inferiore ornati da una riga di color rosso acceso; la pinna anale e le pinne ventrali sono rossastre con punti e righe turchesi.
E' un pesce relativamente pacifico; spesso compatibile con tutti i pesci altrettanto pacifici ed anche di piccole dimensioni come Hasemania nana o Paracheirodon innesi; a volte, ma solo durante la riproduzione, il maschio assume un comportamento territoriale e scaccia, anche violentemente, gli altri pesci dal suo territorio.
Richiede una vasca di medie dimensioni con molte rocce e legni di torbiera, disposti a formare nascondigli, e molte piante robuste come l'Anubias barteri oppure il Microsorum pteropus in quanto ha il vizio di scavare delle buche tra le radici.
Pesce assai pacifico con i pesci di altre razze ma territoriale con i suoi simili; a volte i maschi possono litigare tra di loro per la conquista delle femmine e per la difesa del nido.
Poco esigente per quanto riguarda l'alimentazione, in natura raccoglie dal fondo piccole particelle alimentari; in acquario è onnivoro ed accetta tutti i tipi di mangime di piccole dimensioni preparati per l'acquariofilia: mangime surgelato, liofilizzato, secco in scaglie o microgranuli.
Purtroppo è molto sensibile ai valori chimici e fisici dell'acqua che deve essere molto ben filtrata ed ossigenata, priva di nitrati e di fosfati; sono, pertanto, consigliabili un filtraggio con torba granulare e frequenti ed abbondanti sifonature del fondo con cambi parziali dell'acqua.
Con grande pazienza è possibile anche la riproduzione in acquario, il maschio si distingue per il fatto di avere i primi raggi della pinna dorsale staccati gli uni dagli altri e molto più lunghi dei successivi, a formare quasi una specie di stendardo; è, comunque, sempre meglio far formare una coppia affiatata in un gruppo di 5 / 7 giovani individui.
Per una buona riuscita occorre inserire i riproduttori in una vasca a loro dedicata, riempita con acqua molto tenera e dotata di un filtraggio con torba in granuli; l'acqua deve raggiungere una colorazione bruna, simile a quella di un tè; è molto importante in quanto gli acidi umici della torba impediscono l'attacco di muffe e batteri sulle uova che altrimenti andrebbero perse nei 2 o 3 giorni successivi alla deposizione.
La deposizione avviene di sera, dopo un lungo ed intenso corteggiamento da parte del maschio che sfoggia in questa occasione tutti i suoi splendidi colori; le uova vengono attaccate su dei sassi piatti o sui legni.
E' la femmina che si occupa delle uova areandole e togliendo quelle che si rovinano; intanto il maschio scava qualche buca nelle vicinanze, preferibilmente vicino ad una pianta dalle grosse radici; dopo circa due giorni, avvenuta la schiusa delle uova, i piccoli nati vengono trasportati in una delle buche scavate dal maschio; una volta riassorbito il sacco vitellino, cominciano a muoversi, attentamente sorvegliati da entrambi i genitori, e possono essere nutriti per la prima settimana con infusori e successivamente con naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere; quando gli avannotti avranno raggiunto una lunghezza di 2 o 3 centimetri potranno essere nutriti come gli adulti.

Mikrogeophagus Ramirezi

Mikrogeophagus Ramirezi
Varietà Electric Blue

Mikrogeophagus Ramirezi
Varietà Gold

Mikrogeophagus Ramirezi
Varietà Pinne a Velo

Nannacara Anomala

Hasemania Nana
Indice dei Pesci di Acqua Dolce Tropicale