Grosso Caraciforme della famiglia dei Serrasalmidae; proveniente originariamente dal Sud America: fiumi dell'altopiano nord-orientale della Guyana, bacino del medio, basso corso del Rio delle
Amazzoni, in Brasile.
Presenta il corpo di forma discoidale, tozzo, di altezza pari alla lunghezza, fortemente compresso lateralmente; la testa è piccola ed appuntita, raccordata da una fronte ed una gola convesse; gli occhi sono grandi e posti dietro la bocca;
sopra la bocca vi sono due grandi narici a fossetta con funzioni olfattive; la bocca, piccola e con mascelle robuste, è in posizione terminale; l'opercolo branchiale è dotato di un piccolo pre-opercolo articolato; la linea laterale è dritta e completa.
La pinna dorsale, di forma triangolare e molto sviluppata in altezza, è sostenuta da 4 / 8 spine rigide, con le prime 2 / 4 molto corte e le successive molto più lunghe, e da 10 / 12 raggi molli di altezza decrescente; dietro la pinna dorsale
vi è una lunga pinna adiposa; la pinna caudale, dalla larga forma a delta, presenta il margine distale leggermente inciso e con gli apici arrotondati; la pinna anale, trapezoidale e sostenuta da 3 spine rigide e da 29 / 37 raggi molli, si estende su tutta
la parte posteriore del ventre; le pinne ventrali sono molto piccole e strette, poste al vertice inferiore del ventre; le pinne pettorali, trapezoidali, sono in posizione giugulare.
La livrea è di color verde erba sul dorso mentre il ventre è di color grigio argento con riflessi rossastri; su tutto il fianco sono presenti numerose macchie tonde, di color grigio antracite; una macchia di color nero, più grossa delle precedenti,
è posta poco dopo l'opercolo branchiale; a volte è presente una macchia allungata, di un color rossastro, all'inizio della linea laterale; le pinne pettorali sono di color rosso mentre le altre pinne sono semi-trasparenti con il margine distale orlato da un
bordo di color nero preceduto da un alone rossastro.
Gli esemplari di sesso maschile si riconoscono da quelli di sesso femminile dai primi raggi della pinna anale più lunghi.
Specie molto simile al Metynnis maculatus, dal quale si riconosce per le pinne trasparenti, orlate da un bordo di color nero.
Pesce tranquillo e pacifico; convive tranquillamente con tutti i pesci della sua taglia; è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 4 / 6 individui, è adatto alle vasche di comunità arredati con poche piante, molto robuste, e molti legni di
torbiera e rocce disposti a formare nascondigli ed anfratti.
Pur essendo un pesce originario del Sud America quasi tutti gli esemplari in commercio provengono dagli allevamenti; per questo motivo sono ormai poco sensibili ai valori chimici dell'acqua che deve essere solo molto ben filtrata ed aerata,
meglio se mediante un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario; a causa del suo appetito sono anche necessari frequenti ed abbondanti
cambi parziali, preceduti da un'attenta sifonatura del fondale, ed eventuali trattamenti con un Ozonizzatore.
Erbivoro, in natura si nutre di piante e residui vegetali; in acquario accetta qualsiasi tipo di mangime: secco in scaglie o in granuli, Alghe Liofilizzate, rotelle di zucchina
fresca o di banana, foglie di insalata.
La riproduzione di questo pesce, in acquario, è resa difficile dalle dimensioni degli individui adulti; occorre una vasca appositamente dedicata, di grande capacità, riempita con acqua molto tenera ed acida, possibilmente filtrata con
torba attiva in granuli sino ad assumere una colorazione ambrata intensa; come arredamento è adatto un fittume di piante galleggianti robuste come il Ceratophyllum Demersum o l'Eichhornia crassipes; è consigliabile mantenere una scarsa
illuminazione.
Non è semplice distinguere il sesso ed è quindi consigliabile far formare una coppia in un branchetto di quattro o sei individui giovani; dopo la deposizione le uova rimangono attaccate alle piante galleggianti; dopo due giorni avviene la
schiusa e dopo un'altra settimana i piccoli avranno riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente; solo ora possono essere nutriti con naupli di artemia salina e mangime vegetale in polvere.
In definitiva è una razza facile da mantenere in un grosso acquario e consigliabile per chi inizia a curare un acquario tropicale di grandi dimensioni.