Piccolo siluriforme appartenente alla famiglia dei Siluridae; originariamente era diffuso nei fiumi costieri della penisola tailandese,
ed in alcuni fiumi che scendono dalle montagne del Khao Banthat; sembra che non sia mai stato riprodotto ed allevato in acquario.
Presenta un corpo molto particolare, a lama di coltello, leggermente arquato e molto compresso lateralmente; la testa è piccola ed appuntita;
la bocca, larga e sottile, è in posizione terminale ed è affiancata da due lunghissimi bargigli; il ventre è piccolo, ovoidale, mentre il peduncolo caudale
è particolarmente sviluppato.
La pinna dorsale, trapezoidale, è sostenuta da 32 cortissimi raggi molli; la pinna caudale, molto ampia, è profondamente divisa in due lobi
asimmetrici, con l'inferiore più sviluppato ed inclinato verso il basso; la pinna anale, di forma trapezoidale, si estende su quasi tutto il margine
inferiore del corpo ed è sostenuta da 48 / 55 corti raggi molli; le pinne ventrali, molto piccole, hanno una forma triangolare; le pinne pettorali,
trapezoidale e molto lunghe, anno il margine obliquo e sono poste sotto il livello dell'occhio.
La particolarità del Kryptopterus vitreolus è nella quasi completa trasparenza del corpo dovuta ad una pelle molto sottile, di un color
azzurrognolo con sfumature iridescenti, ed alla presenza di una particolare sostanza oleosa nelle fibre muscolari; attraverso la pelle si vedono nettamente
il cranio, la colonna vertebrale e le spine ossee, la sacca contenente le interiora, ricoperta da un tegumento argenteo; curiosamente la trasparenza cessa
poco dopo la morte del pesce.
Pesce vivace ma relativamente pacifico; è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 8 / 10 individui; convive con tutti i pesci di taglia
superiore alle dimensioni della bocca ed è molto adatto alle vasche di comunità arredate con una folta vegetazione, composta anche da piante delicate.
Non ha particolari esigenze per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere solo ben filtrata ed ossigenata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno due volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare
regolarmente dei cambi parziali, preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.
Carnivoro, in natura si nutre di piccoli crostacei, larve di insetti, uova ed avannotti di pesci, in acquario, dopo un breve periodo di
ambientazione accetta qualsiasi tipo di mangime gli venga offerto: preferisce chironomus surgelati o il Mangime Liofilizzato, ma accetta anche secco in
scaglie o in microgranuli.
Curiosa è l'abitudine di stazionare in piccoli branchi, notando leggermente contro corrente con lenti movimento ondulatori, rimanendo in
attesa delle piccole prede che la corrente gli porta a tiro.
Non si hanno notizie di una sua eventuale riproduzione in cattività e finora tutti gli esemplari in commercio provengono dalla cattura
nei luoghi di origine.
Per questi motivi è una specie molto consigliabile, sia per la facilità dell'allevamento sia per la bellezza ed il comportamento, a
chi inizia a curare un acquario tropicale.