Piccolo Ciprinodontiforme appartenente alla famiglia dei Nothobranchiidae; proviene dalla costa dell'Africa centro-occidentale: Togo, Benin e Lagos; fiume Lualaba.
Presenta un corpo fusiforme, allungato e leggermente schiacciato sui fianchi; la testa occupa tutta la parte anteriore del corpo; la bocca è piccola, posta in posizione terminale
e decisamente orientata verso l'alto; il peduncolo caudale è poco differenziato.
La pinna dorsale, dalla forma trapezoidale, è posta molto indietro sul dorso e termina con un lungo lobo posteriore dal margine appuntito; similmente la pinna anale, posta in
corrispondenza della pinna dorsale e dalla forma trapezoidale, termina con un lobo posteriore dal margine appuntito; entrambe le pinne arrivano a sfiorare la pinna caudale; la pinna caudale,
dalla forma a delta, ha il margine arrotondato e gli apici appuntiti e molto allungati che si prolungano in lunghi e sottili filamenti; le pinne ventrali, piccole e dalla forma triangolare,
sono poste appena avanti alla pinna anale; le pinne pettorali, larghe ed a forma di trapezio, hanno il margine arrotondato e sono poste appena dopo l'opercolo branchiale.
Questa specie presenta un notevole dimorfismo tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile.
La livrea degli esemplari di sesso femminile è poco colorata; con il dorso di color verde oliva e con il ventre di un grigio argento, è attraversata trasversalmente da una serie
di macchie irregolari scure; le pinne sono semi-trasparenti, con dei leggeri riflessi turchesi e con sopra qualche puntino di color rosso vinaccia.
La livrea degli esmplari di sesso maschile è estremamente colorata; su un fondo argento, con sfumature celesti o turchesi, sono presenti delle righe verticali, irregolari,
incomplete e, a volte, con la forma di una punta di freccia, di un color rosso brillante; la pinna dorsale è di color celeste o arancione, con una puntinatura rosso brillante ed il medesimo
disegno si estende sulla parte superiore della pinna caudale; la pinna anale è di un color turchese con sopra disegnata una riga centrale, di color rosso magenta, che si estende similmente
anche sulle pinne ventrali e sulla parte inferiore della pinna caudale.
Pesce molto pacifico e timido, da tenere in acquari dedicati, di piccola grandezza, con abbondante vegetazione formata da piante come l'Ammania senegalensis oppure la
Ceratopteris cornuta ed un'illuminazione non troppo intensa, con i valori chimici dell'acqua intorno ai 4 / 10° dGh ed un valore del PH 6,5 / 7°; è consigliabile un buon
filtraggio meglio se con torba in granuli che arricchisce la'acqua di acidi umici.
Utile, specialmente per favorire la riproduzione, ma non necessario per il mantenimento il trattamento dell'acqua con estratti di torba liquida.
Molto compatibile con pesci piccoli e altrettanto tranquilli, tipo Petitella giorgiae oppure Terranatos dolichopterus.
In natura si ciba di insetti, vermi e piccoli crostacei, in acquario accetta mangime surgelato, artemie e, preferibilmente, chironomus; qualche volta anche il mangime
liofilizzato o il secco in scaglie.
La riproduzione è difficile da realizzare ma possibile; è meglio scegliere la coppia di riproduttori in un gruppetto di 8 / 10 individui; una volta trovata la coppia affiatata
deve essere inserita in un acquario dedicato solo a loro, della capacità di circa venti litri, riempito con acqua dalla durezza di 5° o 6° dGh ed un valore del PH di 6 / 6,5; la vasca deve
essere dotata di un filtraggio con torba attiva in granuli; l'acqua deve raggiungere una colorazione bruna, simile a quella di un tè; è molto importante in quanto gli acidi umici della torba
impediscono l'attacco di muffe e batteri sulle uova che altrimenti andrebbero perse nei 2 o 3 giorni successivi alla deposizione; come arredamento basta inserire un ciuffo di torba filamentosa
oppure della lana sintetica grossolana.
Le uova sono molto sensibili alla luce e quindi conviene che le pareti siano oscurate e tutto l'acquario sia sistemato in un posto molto buio e tranquillo.
Dopo la deposizione, che avviene nel substrato, si allontanano i riproduttori e si toglie tutta l'acqua; si lascia la vasca umida ad una temperatura intorno ai 20° C per circa
quaranta o sessanta giorni, per simulare il periodo di magra dei fiumi locali.
Dopo questo periodo si riempie di nuovo la vasca, con acqua delle stesse caratteristiche di cui sopra e si attende la schiusa; dopo la schiusa gli avannotti perdono il sacco
vitellino in alcuni giorni e vanno inizialmente alimentati con infusori e Cyclops; dopo una o due settimane si può passare a somministrare naupli di artemia salina fatti appositamente
schiudere; quando gli avannotti hanno raggiunto una dimensione di un paio di centimetri possono essere nutriti come gli adulti.