Tetraodontiforme di acqua salmastra, appartenente alla famiglia dei Tetraodontidae; proviene dalle lagune costiere, le foreste di mangrovie e le foci dei fiumi in India, Sri Lanka,
Bangladesh, Myanmar.
Presenta un corpo dalla caratteristica forma a clava, tipica dei pesci palla di acqua marina, con la parte anteriore grande e la parte posteriore allungata e sfinata; il dorso è ricoperto da
placche ossee che lo rendono rigido; gli occhi, leggermente sporgenti, sono molto grandi e mobili indipendentemente l'uno dall'altro; tra gli occhi e la bocca sono poste due grosse narici, con funzione
olfattiva, sormontate da escrescenze globulari; la bocca, grossa e con le labbra carnose, è in posizione terminale; i denti sono riuniti in quattro grosse placche ossee, due per ogni arcata; la pelle è
nuda, priva di scaglie, e ricoperta da piccole spine rivolte all’indietro e da un abbondante muco vischioso; l'opercolo branchiale, molto ridotto, è spostato a metà del corpo; il peduncolo caudale è molto lungo e ben distinto.
In caso di pericolo è capace di inghiottire rapidamente acqua gonfiando a dismisura il ventre, tanto da raggiungere la forma di una palla; un'altra arma di difesa è rappresentata dalla presenza
nelle carni e, soprattutto, nelle viscere di un potente veleno, la tetrodotossina, che paralizza ed uccide chi se ne ciba.
La pinna dorsale, a raggera e posta alla fine del corpo appena prima del peduncolo caudale, è sostenuta solo da 12 raggi molli, riuniti alla base in un piccolo peduncolo e ramificati all'estremità;
la pinna caudale, dalla forma a delta, viene spesso tenuta chiusa, a pennello, ed utilizzata come contrappeso; la pinna anale, posta in opposizione alla pinna dorsale, è sostenuta solo da 10 raggi molli;
le pinne ventrali sono assenti; le pinne pettorali, poste appena dietro l'opercolo branchiale, sono trapezoidali e molto potenti.
Il Dichotomyctere fluviatilis presenta due modi differenti di procedere; si muove lentamente, sia in avanti che all'indietro, facendo ondulare le pinne pettorali e tenendo la pinna caudale chiusa,
oppure compie rapidi balzi con un rapido movimento della pinna caudale aperta a ventaglio.
Il colore base della livrea è un giallo verde, con sopra disegnate dei grossi punti di color nero o marrone scuro; il ventre è biancastro; l'iride degli occhi è
azzurro cerchiato di giallo; le pinne sono semi-trasparenti.
E' una specie robusta ma molto aggressiva e vorace; convive difficilmente con pesci di altre varietà ed anche con esemplari della sua stessa specie; da non accompagnare assolutamente a molluschi e
crostacei, che rappresentano il suo cibo preferito, o a pesci tranquilli che verrebbere prima o poi divorati; richiede pertanto una vasca particolare, dedicata all'allevamento di un singolo esemplare.
Per vivere bene in un acquario necessita di un'aggiunta di 50 % di acqua marina, preferibilmente sintetica; occorre allevare questa specie in un acquario arredato con poche piante robuste, che
resistano al sale; è consigliabile arredare la vasca con molti vasi di terracotta, rocce e legni per fare nascondigli.
Se allevato in acqua fortemente salmastra è una specie molto resistente alle malattie; lo è meno se si riduce il contenuto di sale e spesso si ammala di malattie batteriche della pelle.
Prevalentemente carnivoro; in natura si ciba di crostacei e gasteropodi che stritola con il suo robusto becco; in acquario mangia di tutto, predilige lumache e piccoli bivalve ma si accontenta
anche di gamberetti o polpa di cozza surgelati o il Mangime Liofilizzato; accetta anche mangime secco in grossi granuli.
Non è un pesce molto consigliato per l'acquario di un principiante.
Raramente riprodotto in acquario non si hanno dati certi per quanto riguarda le condizioni e la modalità della sua riproduzione.