PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE



Nomenclatura binomiale
Danio margaritatus
Celestichthys margaritatus, Microrasbora margaritatus
Nome comune
Danio madreperlato
Galaxy rasbora, Celestial pearl
Dimensione
Massima in natura 2,1 cm
In acquario 1,5 / 2 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 22° / 26° C
Durezza: 2° / 12° dGh
PH: 6,5 / 7,5
Allevamento e compatibilità in acquario
Cipriniforme di piccolissime dimensioni appartenente alla famiglia dei Cyprinidae; specie di recente scoperta (agosto 2006), il primo ritrovamente è avvenuto nel bacino del fiume Thanlwin, a Hopong nel Myanmar centro-orientale; da quel momento sono stati ritrovati altri gruppi nel bacino centrale del fiume Saluen, o Nam Kong, nel Myanmar centro-orientale e nella Thaialndia settentrionale; per la sua bellezza e per la facilità dell'allevamento è oggetto di un'intensiva riproduzione ai fini dell'acquariologia.
Finora la sua classificazione è piuttosto controversa: il genere Celestichthys è stato creato da Roberts nel 2007, poi è stato considerato come sinonimo del genere Danio da Conway, Chen e Mayden nel 2008, successivamente riconfermato come genere valido da Kottelat nel 2013, di nuovo invalidato da Kullander e Britz nel 2015 e da Zhang nel 2016; pertanto la questione l'appartenenza al genere Danio o al genere Celestichthys rimane finora irrisolta.
Presenta un corpo ovoidale, poco allungato e compresso lateralmente; il dorso presenta un marcato dosso centrale; la testa è relativamente piccola ed appuntita, raccordata da una fronte convessa; l'occhio è relativamente grande; la bocca, in posizione terminale, è leggermente orientata verso l'alto e priva di denti; all'interno della cavità orale sono presenti due ossa falciformi, dette denti faringei, munite di numerose protuberanze ossee, adattate alla masticazione; intorno alla bocca è presente una coppie di lunghi bargigli, che arrivano oltre la base della pinna pettorale; la linea laterale è incompleta; il peduncolo caudale è lungo, largo e ben distinto.
La pinna dorsale, di forma trapezoidale e sostenuta da uno o 2 raggi molli semplici, con il secondo sempre più lungo del primo, e da 6 o 7 raggi molli ramificati, termina con un piccolo lobo posteriore che sfiora il dorso; la pinna anale, lunga e di forma trapezoidale, è sorretta a sua volta da 1 o 2 raggi molli semplici, con il secondo più lungo del primo, e da 9 / 11 raggi molli ramificati; la pinna anale è posta in corrispondenza della pinna dorsale e termina con un lobo posteriore che sfiora il peduncolo caudale; la pinna caudale, stretta e di forma trapezoidale, ha il margine posteriore appena inciso e diviso in due corti lobi dagli apici molto arrotondati; le pinne ventrali, di forma triangolare, sono poste più avanti della pinna dorsale; le pinne pettorali, piccole, triangolari e con il margine arrotondato, sono poste poco dopo il margine inferiore dell'opercolo branchiale.
La livrea è molto colorata ed interessante; il fianco è di un color verde scuro, intenso, o di un azzurro cobalto molto scuro; il dorso è di color verde oliva o grigio piombo mentre il ventre e la gola sono di un bellissimo rosso vivo; su tutto il fianco sono distribuite numerose macchie irregolari, di color celeste o giallo; la pinna dorsale è di color giallo con una vistosa banda longitudinale di color arancio carico, contorniata da due righe, più sottili, di color nero; la pinna caudale è di color arancione con un cuneo centrale di color azzurro e percorsa, sopra e sotto il cuneo central, da 2 coppie di righe longitudinali, sottili, di color nero; anche la pinna anale è di color arancione percorsa da 3 righe longitudinali nere così come le pinne ventrali; le pinne pettorali sono di color giallo o arancione chiaro.
Non vi sono grosse differenze tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile; quest'ultimi hanno solo il ventre leggermente più gonfio ed i colori più smorti.
Pesce molto pacifico e vivace ma timido e di piccole dimensioni; è molto adatto anche alle vasche di medie dimensioni, con folta vegetazione; convive egregiamente in un acquario di comunità con tutti i pesci pacifici e di piccola taglia come piccoli caracidi o ciprinidi; essendo gregario è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 8 o 10 individui, altrimenti diventa timido e pauroso.
Pesce robusto e poco sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve però essere molto ben filtrata ed areata; è molto consigliato dotare la vasca di un potente sistema di filtraggio, effettuare regolari cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiungere settimanalmente Oligoelementi e Bioelementi.
Carnivoro, in natura si nutre della piccola fauna che trova nel suo ambiente: piccoli vermi, uova e larve di insetti; in acquario accetta qualsiasi tipo di alimentazione: preferisce soprattutto chironomus surgelati o liofilizzati ma accetta anche mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La sua riproduzione in acquario è facile e molto interessante; è abbastanza difficile riconoscere i sessi ma è comunque meglio far formare una coppia affiatata in un piccolo branco di giovani esemplari; per la riproduzione occore una piccola vasca riempita con acqua leggermente tenera e neutra (5° dGh; 6,5 PH; 26° C); per non infastidire i riproduttori è meglio se la vasca è schermata e posta in un posto tranquillo; sul fondo va sistemato uno strato delle apposite bilie di vetro oppure una semplice griglia dalle maglie sottili, leggermente sollevata, per evitare che gli stessi genitori si mangino le uova; come arredamento basta qualche filo di Ceratophyllum demersum; come sistema di filtraggio è sufficente un piccolo filtro a spugna sintetica.
Dopo intensi giochi amorosi, i riproduttori espellono e fecondano le uova che scendono tra le bilie di vetro o sotto la griglia; dopo la deposizione è meglio allontanare i riproduttori e cambiare quanta più acqua possibile senza scoprire le uova.
La schiusa avviene dopo circa 72 ore e gli avannotti, minuscoli, si attaccano all'arredamento con un disco adesivo presente sulla testa; dopo circa 3 o 4 giorni i piccoli hanno riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente per la vasca; ora si possono nutrire con infusori, rotiferi e parameci oppure con gli appositi mangimi liquidi; dopo un paio di settimane si possono somministrare naupli di artemia salina appena schiusi; raggiunta una lunghezza di 1 cm si possono nutrire come gli adulti.
In definitiva è una razza molto consigliabile sia per chi inizia a curare un acquario tropicale, che per l'esperto acquariofilo.

Boraras Brigittae

Boraras Maculatus

Puntius Titteya

Hemigrammus Erythrozonus

Hemigrammus Rodwayi

Hyphessobrycon Peruvianus
Indice dei Pesci di Acqua Dolce Tropicale