Varietà naturale di un cipriniforme di piccole dimensioni appartenente alla famiglia dei Cyprinidae; proviene originariamente dal bacino imbrifero dell'alto corso del fiume Ayeyarwaddy, o
Irrawaddy, e dei suoi affluenti Hpa-Lap Chaung, Mogaung Chaung e Chindwin, nel Myanmar settentrionale; specie di recente scoperta è ancora poco conosciuta ed allevata solo da pochi appassionati.
Presenta un corpo fusiforme, molto allungato e compresso lateralmente; il dorso presenta un accenno di dosso centrale; la testa è relativamente grande ed appuntita; l'occhio è relativamente piccolo; la
bocca, in posizione terminale, è orientata verso l'alto e priva di denti; all'interno della cavità orale sono presenti due ossa falciformi, dette denti faringei, munite di numerose protuberanze ossee, adattate alla
masticazione; intorno alla bocca è presente una coppie di lunghi bargigli, che arrivano oltre la base della pinna pettorale; la linea laterale è incompleta; il peduncolo caudale è lungo, largo e ben distinto.
La pinna dorsale, di forma triangolare e sostenuta da uno o 2 raggi molli semplici, con il secondo sempre più lungo del primo, e da 7 o 8 raggi molli ramificati, termina con un piccolo lobo posteriore
che sfiora il dorso; la pinna anale, lunga e di forma trapezoidale, è sorretta a sua volta da 1 o 2 raggi molli semplici, con il secondo più lungo del primo, e da 13 o 14 raggi molli ramificati; la pinna anale è posta
in corrispondenza della pinna dorsale e termina con un lobo posteriore che sfiora il peduncolo caudale; la pinna caudale, stretta e di forma trapezoidale, ha il margine posteriore inciso e diviso in due lobi dagli
apici arrotondati; le pinne ventrali, di forma triangolare, sono poste più avanti della pinna dorsale; le pinne pettorali, piccole, triangolari e con il margine arrotondato, sono poste poco dopo il margine inferiore
dell'opercolo branchiale.
La livrea di questa varietà naturale è decisamente colorata: il colore del fianco è un giallo oro, con intensi riflessi arancioni, mentre il dorso è di color arancione ed il ventre è di color giallo senape;
sul fianco sono presenti 5 / 7 file longitudinali di macchie regolari, di color azzurro cobalto o nero, che vanno dall'opercolo branchiale sino alla pinna caudale; l'accoppiamento dei colori crea un effetto
tridimensionale molto particolare; la pinna dorsale è di color arancione carico o rosso, con il margine distale semi-trasparente, ed è attraversata longitudinalmente da una riga nera; la pinna caudale, sempre di color
arancione o rosso, è attraversata longitudinalmente dai 3 righe scure, di color azzurro cobalto o nero, che prolungano le file di macchie presenti sul fianco; la pinna anale è di color arancione carico o rosso, con il
margine distale semi-trasparente, con una riga longitudinale mediana di color nero; le altre pinne sono semi-trasparenti con solo una macchia arancione chiaro su quelle ventrali.
Non vi sono grosse differenze tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile; quest'ultimi hanno solo il ventre leggermente più gonfio.
Pesce molto pacifico e vivace ma timido; è molto adatto anche alle vasche di medie dimensioni, con folta vegetazione; convive egregiamente in un acquario di comunità con tutti i
pesci pacifici e di medio-piccola taglia come piccoli caracidi o ciprinidi; essendo gregario è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 8 o 10 individui, altrimenti diventa timido e pauroso.
Pesce molto robusto e poco sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve però essere molto ben filtrata ed areata; è molto consigliato dotare la vasca di un potente sistema di filtraggio, effettuare
regolari cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiungere settimanalmente Oligoelementi e Bioelementi.
Carnivoro, in natura si nutre della piccola fauna che trova nel suo ambiente: piccoli vermi, uova e larve di insetti; in acquario accetta qualsiasi tipo di alimentazione: preferisce soprattutto
chironomus surgelati o liofilizzati ma accetta anche mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La sua riproduzione in acquario è possibile e molto interessante; è abbastanza difficile riconoscere i sessi ma è comunque meglio far formare una coppia affiatata in un piccolo branco di giovani
esemplari; per la riproduzione occore una piccola vasca riempita con acqua leggermente tenera e neutra (5° dGh; 6,8 PH; 28° C); per non infastidire i riproduttori è meglio se la vasca è
schermata e posta in un posto tranquillo; sul fondo va sistemato uno strato delle apposite bilie di vetro oppure una semplice griglia dalle maglie sottili, leggermente sollevata, per evitare che gli stessi
genitori si mangino le uova; come arredamento basta qualche filo di Ceratophyllum demersum; come sistema di filtraggio è sufficente un piccolo filtro a spugna sintetica.
Dopo intensi giochi amorosi, i riproduttori espellono e fecondano le uova che scendono tra le bilie di vetro o sotto la griglia; dopo la deposizione è meglio allontanare i riproduttori e cambiare
quanta più acqua possibile senza scoprire le uova.
La schiusa avviene dopo circa 24 / 36 ore e gli avannotti, minuscoli, si attaccano all'arredamento con un disco adesivo presente sulla testa; dopo circa 2 o 3 giorni i piccoli hanno riassorbito il
sacco vitellino e nuotano liberamente per la vasca; ora si possono nutrire con infusori, rotiferi e parameci oppure con gli appositi mangimi liquidi; dopo un paio di settimane si possono somministrare naupli
di artemia salina appena schiusi; raggiunta una lunghezza di 1,5 cm si possono nutrire come gli adulti.
In definitiva è una razza molto consigliabile sia per chi inizia a curare un acquario tropicale, che per l'esperto acquariofilo.