Varietà di allevamento di un cipriniforme di piccole dimensioni appartenente alla famiglia dei Cyprinidae; proviene originariamente dai piccoli corsi d'acqua montani del
Pakistan, India, Bangladesh, Nepal, Myanmar e Bhutan; questa varietà è riprodotta ed allevata specialmente a Taiwan
Presenta un corpo fusiforme, molto allungato e compresso lateralmente; il dorso presenta un accenno di dosso centrale; la testa è relativamente grande ed appuntita;
l'occhio è relativamente piccolo; la bocca, in posizione terminale, è orientata verso l'alto e priva di denti; all'interno della cavità orale sono presenti due ossa
falciformi, dette denti faringei, munite di numerose protuberanze ossee, adattate alla masticazione; intorno alla bocca sono presenti 2 coppie di lunghi
bargigli che arrivano a metà dell'opercolo branchiale; la linea laterale è assente; il peduncolo caudale è lungo, largo e ben distinto.
La pinna dorsale, di forma triangolare e sostenuta da un raggio molle semplice e da 5 o 6 raggi molli ramificati, termina con un lobo posteriore che sfiora il dorso; la
pinna anale, di forma trapezoidale e sorretta a sua volta da 1 o 2 raggi molli semplici, con il secondo più lungo del primo, e da 13 o 14 raggi molli ramificati, è posta molto indietro
sul ventre e termina con un lobo posteriore che sfiora il peduncolo caudale; la pinna caudale, stretta e di forma trapezoidale, ha il margine posteriore profondamente inciso e diviso
in due lobi dagli apici arrotondati; le pinne ventrali, di forma triangolare, sono poste più avanti della pinna dorsale; le pinne pettorali, piccole, triangolari e con il margine
arrotondato, sono poste poco dopo il margine inferiore dell'opercolo branchiale.
La livrea è molto particolare e colorata; questi pesci sono stati geneticamente modificati per ottenere un particolare colore, molto luminoso e reattivo
alla luce UV; mediante tecniche particolari, frutto di lunghi studi e coperte da brevetto commerciale, nel DNA del pesce è stato inserito il gene di una specie di medusa
dell'Oceano Pacifico, (Aequorea victoria) per ottenere il colore verde oppure quello di un altro invertebrato marino, del genere Discosoma, per ottenere il colore
rosso; i pesci con impiantati ambedue i nuovi geni sono invece di color giallo.
Tutti gli esemplari che hanno questa colorazione fluorescente rimangono tali per tutta la vita e diventano più colorati e luminosi man mano che crescono in
quanto si accumula la proteina colorata prodotta dal nuovo gene; questa colorazione fluorescente viene trasferita anche alla loro prole quando si riproducono con altri
esemplari transgenici, dando vita a nuove colorazioni.
Le dimensioni, la durata della vita, il comportamento e la dieta sono quasi le stesse della forma originaria; anche la durata della vita non differisce molto
da quella del normale Danio rerio e si agira intorno ai 2 / 3 anni.
Pesce molto pacifico e vivace ma timido; è molto adatto anche alle vasche di medie dimensioni, con folta vegetazione; convive egregiamente in un acquario di comunità con tutti i
pesci pacifici e di medio-piccola taglia come piccoli caracidi o ciprinidi; essendo gregario è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 8 o 10 individui, altrimenti diventa timido e pauroso.
Pesce molto robusto ed originario dei corsi d'acqua caratterizzati da notevoli variazioni stagionali di portata è poco sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve però essere
molto ben filtrata ed areata; sono molto consigliati un potente sistema di filtraggio, regolari cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di
Oligoelementi e Bioelementi.
Carnivoro, in natura si nutre della piccola fauna che trova nel suo ambiente: piccoli vermi, uova e larve di insetti; in acquario accetta qualsiasi tipo di alimentazione: preferisce soprattutto
chironomus surgelati o liofilizzati ma accetta volentieri anche mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La sua riproduzione in acquario è possibile e molto interessante; è abbastanza facile riconoscere i sessi ma è comunque meglio far formare una coppia affiatata in un piccolo branco di giovani
esemplari; per la riproduzione occore una piccola vasca riempita con acqua leggermente tenera e neutra (5° dGh; 6,8 PH; 28° C); per non infastidire i riproduttori è meglio se la vasca è
schermata e posta in un posto tranquillo; sul fondo va sistemato uno strato delle apposite bilie di vetro oppure una semplice griglia dalle maglie sottili, leggermente sollevata, per evitare che gli stessi
genitori si mangino le uova; come arredamento basta qualche filo di Ceratophyllum demersum; come sistema di filtraggio è sufficente un piccolo filtro a spugna sintetica.
Dopo intensi giochi amorosi, i riproduttori espellono e fecondano le uova che scendono tra le bilie di vetro o sotto la griglia; dopo la deposizione è meglio allontanare i riproduttori e cambiare
quanta più acqua possibile senza scoprire le uova.
La schiusa avviene dopo circa 24 / 36 ore e gli avannotti, minuscoli, si attaccano all'arredamento con un disco adesivo presente sulla testa; dopo circa 2 o 3 giorni i piccoli hanno riassorbito il
sacco vitellino e nuotano liberamente per la vasca; ora si possono nutrire con infusori, rotiferi e parameci oppure con gli appositi mangimi liquidi; dopo un paio di settimane si possono somministrare naupli
di artemia salina appena schiusi; raggiunta una lunghezza di 1,5 cm si possono nutrire come gli adulti.
In definitiva è una razza molto consigliabile sia per chi inizia a curare un acquario tropicale, che per l'esperto acquariofilo.