Varietà di allevamento di un grosso perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae, proveniente in origine dall'Africa centro-orientale: parte settentrionale del Lago Tanganica, dal litorale sino alla profondità
di 120 m; con il tempo gli allevatori hanno selezionato questa varietà dalla livrea particolarmente colorata.
Presenta un corpo dalla forma molto marcata: robusto, ovoidale, molto compresso lateralmente nella parte posteriore; il dorso è inarcato mentre il ventre è quasi piatto; la testa è grande ed
appuntita, raccordata da una fronte ripida; la bocca, grande e con le labbra particolarmente carnose, è in posizione sub-terminale e leggermente prominente; nella cavità orale i denti, piccoli ma acuminati,
sono presenti su entrambi gli archi mascellari mentre, nella gola, sono anche presenti due ossa falciforme, dette denti faringei, dotate di protuberanze adattate alla masticazione; l'opercolo branchiale è
grosso e robusto; il peduncolo caudale è grosso ma ben distinto; molto caratteristica, e comune ad entrambi i sessi, è la grossa gibbosità, formata da un accumulo di tessuto adiposo che si sviluppa intorno
ad una cresta ossea presente sulla fronte.
La pinna dorsale, dalla forma trapezoidale e sostenuta da 18 spine rigide, corte, e da 8 o 9 raggi molli, molto lunghi e morbidi, si estende su gran parte del dorso e termina con un lungo lobo
posteriore, dal margine rialzato e l'apice, appuntito, che si prolunga in un sottile filamento; la pinna anale, trapezoidale e sostenuta da 3 spine rigide, corte e spesse, e da 8 raggi molli, termina con un
lungo lobo posteriore che presenta il terzo ed il quarto raggio, molto allungati, che si prolungano in un sottile filamento; la pinna caudale, dalla forma a delta piuttosto stretta, ha il margine molto
arrotondato; le pinne ventrali, triangolari, presentano la seconda e la terza spina molto sviluppate che si prolungano con un filamento; le pinne pettorali, trapezoidali, hanno il margine obliquo; entrambe
queste ultime pinne sono in posizione giugulare, appena la fine dell'opercolo branchiale.
Questa varietà di allevamento si contraddistingue per una livrea particolarmente colorata ed appariscente: il colore di base è un celeste chiaro; sul fianco sono disegnate 6 barre trasversali,
di un color rosso rame o marrone chiaro; la prima di queste barre passa, in diagonale, sopra l'occhio mentre l'ultima inanella completamente il peduncolo caudale, appena prima della pinna; le barre sono, a
volte, molto larghe tanto da coprire quasi completamente il colore di fondo; intorno alla bocca vi sono delle piccole chiazze azzurre; le pinne sono di colore azzurro o rame tranne quelle ventrali che sono
di color celeste chiaro.
Pesce molto robusto, vivace ed abbastanza aggressivo; non è assolutamente adatto alla convivenza con pesci piccoli e pacifici, conviene allevarlo in un acquario di comunità con pesci altrettanto
grandi e robusti oppure sistemare un maschio e qualche femmina in un acquario esclusivamente a loro dedicato; necessita di una vasca di grande capacità, con un arredamento formato da legni, rocce e vasi di
terracotta disposti a fare anfratti e nascondigli; ogni femmina prenderà poi possesso di un territorio con al centro un particolare oggetto; essendo pesci di profondita gradiscono poco un'illuminazione intensa.
Poco esigente per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua dell'acquario; dato il suo appetito smodato occorre dotare la vasca di un potente sistema di filtraggio e fare
frequenti ed abbondanti cambi dell'acqua preceduti da un'accurata sifonatura del fondo; sono inoltre consigliati regolari trattamenti con ozono ed aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
In natura è prettamente carnivoro; si nutre di piccoli pesci e di tutta fauna che trova, insetti, vermi, crostacei, molluschi, uova ed avannotti di altri pesci.
In acquario è praticamente onnivoro, preferisce mangime surgelato, artemia, chironomus, se di grossa taglia accetta anche polpa di cozze, pesciolini o gamberetti surgelati; accetta volentieri
anche mangimi liofilizzati oppure mangimi secchi in grossi granuli o in scaglie; è consigliato somministrare mangimi studiati per intensificare i colori.
La riproduzione è possibile in una vasca appositamente dedicata, di grande capacità, dotata di un potente filtraggio ed arredata con un poco di ghiaietto grossolano, rocce, legni di torbiera e
numerosi vasetti di terracotta; è consigliabile inserire un solo maschio insieme a qualche femmina, scelti in un gruppo di giovani esemplari; bisogna considerare che sono pesci longevi e che maturano dopo
qualche anno di permanenza in acquario, occorrono almeno 3 o 4 anni per le femmine ed ancora di più per i maschi.
La Cyphotilapia frontosa è un incubatore orale materno, la femmina depone poche uova, dalle 10 alle 50, su di un sasso o all'interno di una grotta ed il maschio le feconda; dopo la
fecondazione la femmina prende in bocca le uova e le cova fino alla schiusa ed oltre; quando i piccoli hanno completamente riassorbito il sacco vitellino e sono in grado di nutrirsi da soli, la femmina
preleva piccoli bocconi di cibo che vengono consumati dagli avannotti all'interno della cavità orale; i piccoli verrano rilasciati soltanto quando saranno già grandi ed in grado di sopravvivere da soli.
In definitiva è un pesce grande, robusto e colorato, sarebbe molto adatto all'acquario di un neofita se non fosse per le dimensioni che raggiunge e per la lentezza dell'accrescimento.