Perciforme di medie dimensioni, appartenente alla famiglia dei Cichlidae, è originario dell'America del Sud; bacino imbrifero dell'alto corso del Rio delle Amazzoni, in Brasile e Perù;
fiumi della zona costiera, in Suriname, Guyana Francese, Guyana, Venezuela e nel'Isola di Trinidad.
Presenta un corpo robusto, fusiforme, molto allungato e abbastanza compresso lateralmente; la testa, grande, piatta ed appuntita, occupa tutta la parte anteriore del corpo; sulla testa sono
presenti un paio di narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva; gli occhi, relativamente piccoli e poco prominenti, sono posti molto in avanti ed hanno la pupilla ovale; la bocca, appuntita,
protrattile e con le labbra carnose, è posta in posizione terminale ed è leggermente orientata verso l'alto; la mandibola inferiore sporge leggermente rispetto alla mascella superiore; all'interno della
cavità orale sono presenti ulteriori mandibole faringee, di forma triangolare e dotate di denti robusti ed appuntiti; la disposizione dei muscoli della masticazione permette
di muovere indipendentemente le doppie mandibole per masticare il cibo, spesso troppo grande per essere ingoiato in un unico boccone; questa conformazione determina lo strano modo di mangiare del pesce che
sembra sempre sul punto di risputare il cibo mentre, invece, lo passa semplicemente da una serie di mandibole all'altra; l'opercolo branchiale, molto ampio, è dotato di un piccolo preopercolo articolato; la
linea laterale è divisa in due porzioni, con la branca anteriore, sinusoidale, posta più in alto di quella posteriore; il peduncolo caudale è ben distinto.
La pinna dorsale, trapezoidale e sostenuta da 17 spine rigide e da 13 raggi molli, inizia a livello del margine dell'opercolo branchiale e termina con un lobo posteriore dall'apice appuntito
e rialzato; le spine rigide non sono completamente ricoperte dalla membrana interradiale e danno alla pinna un aspetto seghettato; la pinna anale, sostenuta da 4 spine rigide e da 8 raggi molli, è posta
molto indietro e termina con un lungo lobo posteriore dall'apice appuntito; le prime 3 spine sono separate le une dalle altre e più corte delle successive; la pinna caudale, dalla larga forma a delta ha
il margine molto arrotondato; sia le pinne ventrali, di forma triangolare e quelle ventrali, trapezoidali, sono in posizione giugulare, molto vicino al margine inferiore dell'opercolo branchiale.
La livrea è molto particolare: il colore di base è un grigio argento, con il dorso di color verde oliva; l'iride è di color rosso; dalla bocca sino alla fine della pinna caudale si estende
una barra longitudinale, di colore scuro ed orlata di bianco sulla parte anteriore che passa sopra l'occhio; negli individui giovani da questa linea si dipartono 12 o 13 barre trasversali che negli
adulti compaiono solo quando sono spaventati; in posizione omerale, appena oltre l'apice superiore dell'opercolo branchiale, è presente una macchia nera, orlata di bianco mentre alla fine del peduncolo
caudale è presente un anello di color bianco; su tutto il fianco sono presenti numerosi puntini di color bianco; le pinne sono semi-trasparenti con leggeri riflessi arancioni.
Vi sono notevoli differenze tra la livrea degli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile; quest'ultimi, oltre ad essere leggermente più piccoli e con il ventre leggermente più
grosso, hanno sul fianco solo alcuni puntini bianchi; una grossa banda longitudinale, di color bianco e con alcune grosse macchie nere, copre il margine distale della pinna dorsale mentre il ventre è
colorato di un rosso acceso.
Pesce molto robusto, intelligente e longevo, purtroppo è molto aggressivo, specialmente nel periodo della riproduzione; non è assolutamente adatto alla convivenza con pesci piccoli e pacifici
e spesso attacca anche pesci più grandi di lui; presenta anche una spiccata territorialità interspecifica.
La soluzione migliore è allevare una coppia in una vasca molto grande, con un fondale composto da grossi ciotoli, in quanto ha il vizio di smuovere continuamente il fondo e di rovinare le
piante; è meglio inserire come arredamento soltanto grossi legni di torbiera, rocce e poche piante robuste; volendo si possono inserire uno o più grossi loricaridi corazzati come Platydoras armatulus,
Panaque nigrolineatus, Panaque suttoni, Panaque armbrusteri, Hypostomus plecostomus, Hypostomus punctatus.
In natura è carnivoro; si nutre di piccoli pesci e di tutta fauna che trova, insetti, vermi, crostacei, molluschi, uova ed avannotti di altri pesci.
In acquario è praticamente onnivoro, preferisce mangime surgelato, artemia, chironomus, se di grossa taglia accetta anche polpa di cozze, pesciolini o gamberetti surgelati; accetta
volentieri anche mangimi liofilizzati oppure mangimi secchi in grossi granuli o in scaglie; è consigliato somministrare mangimi studiati per intensificare i colori.
Poco esigente per quanto riguarda le caratteristiche chimico-fisiche dell'acqua dell'acquario; dato il suo appetito smodato occorre dotare la vasca di un potente sistema di filtraggio e fare
frequenti ed abbondanti cambi dell'acqua preceduti da un'accurata sifonatura del fondo; sono inoltre consigliati regolari trattamenti con ozono ed aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
La riproduzione è possibile in una vasca appositamente dedicata, di grande capacità, dotata di un potente filtraggio ed arredata con un poco di ghiaietto grossolano, rocce, legni di
torbiera e qualche vasetto di terracotta; anche se è facile determinare il sesso di questi grossi pesci è comunque meglio far formare una coppia affiatata in un gruppo di 5 o 6 giovani esemplari.
Dopo intensi giochi d'amore, in cui entrambi i riproduttori mostrano i loro colori più belli la femmina depone le uova adesive e di color ambra sul soffitto di una grotta; il maschio
immediatamente dopo le feconda; terminata la deposizione la femmina si impegna a ventilare le uova con le pinne pettorali mentre il maschi controlla il territorio.
Le uova si schiudono dopo circa 48 ore e le larve sono trasportate dai genitori in una piccola buca, scavata nel fondale, in cui rimangono per altri 4-5 giorni, fino a quando non sono in grado
di nuotare liberamente; solo ora si possono somministrare naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere; i genitori seguono con attenzione i piccoli avannotti ancora per qualche settimana.
In definitiva è un pesce robusto, poco esigente e molto adatto all'acquario di un neofita alle sue prime esperienze; l'unica avvertenza è quella di dotare la vasca di un coperchio di vetro o
di una rete a maglie sottili in quanto hanno il vizio di saltare fuori dall'acqua.