Piccolo siluriforme della famiglia dei Callichthyidae; è originario del corso superiore del
Rio delle Amazzoni: corso superiore del Rio Madeira, nel Brasile occidentale; questa specie è frequentemente allevata, per il mercato dell'acquariologia.
Presenta un corpo ovoidale, corto e tozzo, con il dorso decisamente convesso ed il ventre quasi piatto; la testa e la parte anteriore del corpo sono racchiuse in una
scatola ossea rigida mentre la parte posteriore è ricoperta da piastre ossee mobili che, nell'ordine di due file orizzontali, sono connesse tra di loro a mo' di embrice ( tegola
romana o tegola piana ); la testa è relativamente grande e decisamente camusa; davanti agli occhi sono presenti due piccole narici tubolari, con funzioni olfattive; la bocca, piccola, è posta in posizione
sub-ventrale ed è contorniata da tre coppie di bargigli carnosi, quattro lunghi e due corti, utilizzati come organi di senso; il peduncolo caudale è ben distinto; una caratteristica
peculiare deriva dal fatto che può integrare la respirazione branchiale con l'assorbimento dell'ossigeno attraverso la membrana intestinale: non è raro infatti che il Corydoras
similis salga a galla, letteralmente, a "prendere una boccata d'aria".
La pinna dorsale, dalla forma trapezoidale e sorretta da una spina rigida, piuttosto massiccia, e da 7 raggi molli ramificati, è posta al centro del dorso e termina con un
piccolo lobo posteriore; dietro la pinna dorsale è presente una piccola pinna adiposa, posizionata appena prima del peduncolo caudale; la pinna anale, piccola e sorretta a sua volta da
1 spina rigida e da 4 raggi molli, ha una forma triangolare ed è posta in corrispondenza della pinna adiposa; la pinna caudale, dal profilo trapezoidale, ha il margine inciso e
diviso in due lobi asimmetrici, con il superiore più grande dell'inferiore, e con gli apici arrotondati; le pinne ventrali, piccole e dalla forma triangolare, sono poste in corrispondenza
della pinna dorsale; le pinne pettorali, grandi e dalla forma triangolare, hanno la prima spina rigida massiccia, molto sviluppata e leggermente seghettata posteriormente.
La livrea è divisa in due zone diverse; la testa, l'opercolo branchiale e la metà anteriore del fianco, sino all'attaccatura della pinna dorsale, sono di un color giallo
dorato, cosparsi di numerose macchie vermiformi disposte irregolarmente, di colore scuro, nero o azzurro cupo; la parte posteriore del fianco è di color grigio scuro, segnato, sopra la
linea laterale, da sottili file trasversali di puntini; sul peduncolo caudale è presente una zona sfocata, di color turchese o grigio piombo; la pinna dorsale, semi-trasparente, presenta
delle file trasversali di puntini scuri; le altre pinne sono semi-trasparenti.
Il Corydoras similis può essere scambiato con il Corydoras caudimaculatus, dal quali si distingue per la zona sfocata, presente sul peduncolo caudale invece
della macchia netta presente sul peduncolo caudale di quest'ultimo.
Pesce gregario, molto pacifico, di abitudini crepuscolari e notturne, passa quasi tutto il tempo nascosto sul fondo dell'acquario a cercare avanzi di cibo che trova con i suoi
lunghi bargigli; è molto adatto agli acquari di comunità, anche in compagnia di pesci piccoli ed altrettanto pacifici, come Hasemania nana, Nematobrycon palmeri,
Hyphessobrycon rosaceus, Hyphessobrycon erythrostigma, Hyphessobrycon eques.
Onnivoro, in natura si ciba di tutte le particelle alimentari che trova sul fondale, detriti, piccoli invertebrati, uova di insetto; in acquario, si può nutrire con mangime
surgelato, artemia o chironomus, liofilizzato o mangime secco in scaglie o piccoli granuli oppure con le apposite pastiglie da fondo; per la sua frugalità è considerato un ottimo
pesce pulitore del fondo.
Pesce molto robusto, non è particolarmente esigente per quanto riguarda i valori chimico-fisici dell'acqua che deve essere solo ben filtrata ed ossigenata; è meglio effettuare,
di tanto in tanto, dei cambi parziali dell'acqua preceduti da una sifonatura del fondo; sono consigliate aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
Non esigendo particolari caratteristiche dell'acqua né di alimentazione è molto adatto all'acquario del principiante alle prime esperienze, anzi non vi dovrebbe mai mancare
almeno una coppia di questi simpatici ed utilissimi pesci.
L'unica vera attenzione, per mantenere questo simpatico siluriforme in ottima forma, consiste nel sistemare sul fondo della vasca un substrato formato da ghiaietto dai margini
arrotondati, in quanto un fondo fatto con ghiaietto con i margini taglienti può ferire i delicati bargigli utilizzati dal Corydoras similis per scovare il cibo.
La riproduzione è possibile anche all'appassionato purché si doti di una piccola vasca appositatamente deputata; di piccola capacità, con il livello dell'acqua a non più di
venticinque centimetri e dotata di un semplice filtro a spugna sintetica; le uova sono sensibili alla luce e quindi occorre aggiungere all'acqua della vasca da riproduzione una buona dose
di estratto di torba liquido, che inoltre protegge le uova da eventuali attacchi funginei; è anche meglio schermare la vasca e posizionarla in un posto tranquillo; non occorre un
particolare arredamento, basta solo qualche filo di Ceratophyllum demersum; probabilmente la deposizione viene stimolata da un leggero abbassamento della temperatura.
Non è facile determinare il sesso dei riproduttori e quindi consigliabile prendere una coppia formatasi spontaneamente nella vasca di comunità; la femmina depone le uova
in una specie di tasca formata dalle pinne ventrali ed il maschio le feconda subito dopo; dopo la fecondazione la femmina attacca le uova sulle superfici dell'ambientazione o direttamente
sui vetri della vasca; terminata la deposizione è meglio togliere i riproduttori e quasi tutta l'acqua, senza mai scoprire le uova, rimpiazzandola con altra acqua dalle medesime
caratteristiche.
Le uova si schiudono dopo 3 o 4 giorni e dopo altri 2 i piccoli hanno riassorbito il sacco vitellino; solo ora è possibile nutrirli con parameci, infusori e rotiferi, dopo
una settimana si possono somministrare naupli di artemia salina fatti schiudere apposta.