PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE

Nomenclatura binomiale
Corydoras nattereri
Nome comune
Pesce spazzino lineato
Blue corydoras
Dimensione
Massima in natura 6,5 cm
In acquario 3 / 6 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 22° / 26° C
Durezza: 2° / 25° dGh
PH: 6,5 / 7,5
Allevamento e compatibilità in acquario
Piccolo siluriforme della famiglia dei Callichthyidae; è originario dei piccoli fiumi presenti nella fascia costiera del Brasile sud-orientale, dallo stato dell'Espírito Santo fino allo stato del Paranà; attualmente questa specie è abbastanza riprodotta ed allevata per l'acquariologia.
Presenta un corpo fusiforme, leggermente più allungato rispetto gli altri appartenenti al genere; il dorso è leggermente arquato mentre il ventre è quasi piatto; la testa e la parte anteriore del corpo sono racchiuse in una scatola ossea rigida mentre la parte posteriore è ricoperta da piastre ossee mobili che, nell'ordine di due file orizzontali, sono connesse tra di loro a mo' di embrice ( tegola romana o tegola piana ); la testa è relativamente grande; davanti agli occhi sono presenti due piccole narici tubolari, con funzioni olfattive; la bocca, piccola, è posta in posizione sub-ventrale ed è contorniata da tre coppie di bargigli carnosi, quattro lunghi e due corti, utilizzati come organi di senso; il peduncolo caudale è ben distinto; una caratteristica peculiare deriva dal fatto che può integrare la respirazione branchiale con l'assorbimento dell'ossigeno attraverso la membrana intestinale, molto vascolarizzata,: non è raro infatti che il Corydoras nattereri salga a galla, letteralmente, a "prendere una boccata d'aria".
La pinna dorsale, dalla forma trapezoidale, è sorretta da una spina rigida, piuttosto massiccia, e da 7 raggi molli poco ramificati; essa è posta al centro del dorso e termina con un piccolo lobo posteriore; dietro la pinna dorsale è presente una piccola pinna adiposa, posizionata appena prima del peduncolo caudale; la pinna anale, piccola e sorretta a sua volta da 1 o 2 spine rigide e da 5 o 6 raggi molli, ha una forma triangolare ed è posta in corrispondenza della pinna adiposa; la pinna caudale, dal profilo trapezoidale, ha il margine inciso e diviso in due lobi simmetrici e con gli apici appuntiti; le pinne ventrali, piccole e dalla forma triangolare, sono poste in corrispondenza della pinna dorsale; le pinne pettorali, grandi e dalla forma triangolare, hanno la prima spina rigida massiccia, molto sviluppata e leggermente seghettata posteriormente.
La livrea è di un color grigio argento, con leggeri riflessi di color giallo crema, la testa e la nuca sono leggermente più scure; sull'opercolo branchiale è presente una grossa macchia di color bronzo iridescente; sul fianco, in posizione mediale, è presente una riga longitudinale scura, di color nero o azzurro scuro, che si estende dalle branchie sino al peduncolo caudale; una macchia dello stesso colore è presente sotto l'attaccatura della pinna dorsale; le pinne sono semi-trasparenti.
Non vi sono grandi differenze tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile; quest'ultimi sono solo leggermente più grandi e con il ventre leggermente più rotondo.
Pesce gregario, molto pacifico, di abitudini crepuscolari e notturne, passa quasi tutto il tempo nascosto sul fondo dell'acquario a cercare avanzi di cibo che trova con i suoi lunghi bargigli; è molto adatto agli acquari di comunità, anche in compagnia di pesci piccoli ed altrettanto pacifici, come Paracheirodon axelrodi, Paracheirodon innesi, Hyphessobrycon herbertaxelrodi, Hyphessobrycon pulchripinnis ed anche, considerando la sua adattabilità ai valori dell'acqua, con pesci come Poecilia reticulata, Xiphophorus hellerii, Xiphophorus maculatus.
Onnivoro, in natura si ciba di tutte le particelle alimentari che trova sul fondale; in acquario è considerato un ottimo pesce pulitore del fondo, si può nutrire con mangime surgelato, artemia o chironomus, liofilizzato o mangime secco in scaglie o piccoli granuli oppure con le apposite pastiglie.
Pesce molto robusto, non è particolarmente esigente per quanto riguarda i valori chimico-fisici dell'acqua che deve essere solo bel filtrata ed ossigenata; è meglio effettuare, di tanto in tanto, dei cambi parziali dell'acqua preceduti da una sifonatura del fondo; sono consigliate aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
Non esigendo particolari caratteristiche dell'acqua né di alimentazione è molto adatto all'acquario del principiante alle prime esperienze, anzi non vi dovrebbe mai mancare almeno una coppia di questi simpatici ed utilissimi pesci.
L'unica vera attenzione, per mantenere questo simpatico siluriforme in ottima forma, consiste nel sistemare sul fondo della vasca un substrato formato da ghiaietto dai margini arrotondati, in quanto un fondo fatto con ghiaietto con i margini taglienti può ferire i delicati bargigli utilizzati dal Corydoras nattereri per scovare il cibo.
La riproduzione è possibile anche all'appassionato purché si doti di una piccola vasca appositatamente deputata; di piccola capacità, con il livello dell'acqua a non più di venticinque centimetri e dotata di un semplice filtro a spugna sintetica; le uova sono sensibili alla luce e quindi occorre aggiungere all'acqua della vasca da riproduzione un estratto di torba liquido, che inoltre protegge le uova da eventuali attacchi funginei, schermare la vasca e posizionarla in un posto tranquillo; non occorre un particolare arredamento, basta solo qualche filo di Ceratophyllum demersum.
Non è facile determinare il sesso dei riproduttori e quindi consigliabile prendere una coppia formatasi spontaneamente nella vasca di comunità; la femmina depone 1 / 4 uova in una specie di tasca formata dalle pinne ventrali; il maschio afferra i barbigli della femmina con le pinne pettorale e poi rilascia alcuni spermatozoi con cui feconda le uova; dopo la fecondazione la femmina deposita le uova, molto adesive, nel luogo prescelto per il nido; la coppia ripete più volte questa procedura sino a quando la femmina non ha esaurito le uova; terminata la deposizione è meglio togliere i riproduttori e quasi tutta l'acqua, senza mai scoprire le uova, rimpiazzandola con altra acqua dalle medesime caratteristiche.
Le uova si schiudono dopo 3 / 5 giorni e dopo altri 2 i piccoli hanno riassorbito il sacco vitellino; solo ora è possibile nutrirli con infusori e rotiferi, dopo una settimana si possono somministrare naupli di artemia salina fatti schiudere apposta.

Paracheirodon Innesi

Hyphessobrycon Herbertaxelrodi

Hyphessobrycon Pulchripinnis

Poecilia Reticulata

Xiphophorus Hellerii

Xiphophorus Maculatus
Indice dei Pesci di Acqua Dolce Tropicale