Grosso perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae; proveniente originariamente dall'Africa centro-orientale: bacino idrografico del medio corso del fiume Congo e dei suoi affluenti
Lomami e Lualaba, nella Repubblica Democratica del Congo; nel lago Bangweulu, in Zambia; nel bacino del basso corso del fiume Zambesi, in Zimbabwe e Mozambico; nel bacino dei fiumi Cuanza e Catumbela, in Angola;
nei laghi Malawi e Tanganyika, in Tanzania e Malawi; ormai è allevato diffusamente in molte parti del mondo, sia per usi alimentari ed anche per il mercato dell'acquariologia.
Presenta un corpo di ovoidale, robusto e poco allungato, compresso lateralmente; la testa è grossa ed appuntita; l'occhio, relativamente piccolo, forma un leggero dosso sulla fronte; davanti agli
occhi è presente una coppia di narici, a fossetta, con funzioni olfattive; la bocca, posta in posizione sub-terminale, è piccola, protrattile e dotata di grosse labbra carnose; l'opercolo branchiale è dotato
di un preopercolo articolato; il peduncolo caudale è massiccio.
La pinna dorsale, sorretta da 15 / 17 spine rigide e da 10 / 13 raggi molli, si estende su quasi tutto il dorso e termina con un lobo posteriore dall'apice appuntito e rialzato; la pinna anale,
sorretta da 3 spine rigide e da 9 o 10 raggi molli, ha una forma trapezoidale, stretta e lunga e termina con lobo posteriore dall'apice appuntito; la pinna caudale, dalla larga forma a delta, ha il margine dritto;
le pinne ventrali, triangolari, sono poste molti in avanti, in corrispondenza dell'inizio della pinna dorsale; le pinne pettorali, trapezoidali, sono poste centralmente appena dopo l'opercolo branchiale.
La livrea degli esemplari adulti è abbastanza diversa da quella degli esemplari giovani; questi ultimi, più adatti all'acquariologia, sono di un colore giallo dorato, con riflessi verdastri;
sul fianco sono presenti 8 bande trasversali scure; la prima di queste bande passa obliqua sopra l'occhio mentre l'ultima inanella il peduncolo caudale; le altre si estendono anche alla pinna dorsale; a 2/3
della pinna dorsale è presente un ocello nero contorniato da un alone giallastro.
La livrea degli esemplari adulti è di un colore verdastro con la gola ed il ventre di color rosso fuoco; delle bande trasversali rimane evidente solo la porzione centrale, che forma una fila
longitudinale di macchie scure; le pinne sono di un color brunastro, orlate di grigio chiaro e con sfumature rosse.
Non vi sono grandi differenze tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile; questi ultimi sono leggermente più piccoli e con le pinne meno appuntite.
E' un pesce di grandi dimensioni, relativamente pacifico e non territoriale; è poco adatto alla convivenza con pesci più piccoli di lui; necessita di una vasca di grande ampiezza, arredata
con legni di torbiera e rocce per fare nascondigli, senza piante; non è particolarmente esigente per quanto riguarda i restanti valori dell'acqua che deve essere solo ben filtrata ed ossigenata.
In natura gli esemplari giovani si nutrono della microfauna acquatica, vermi, molluschi, uova e larve di insetto mentre gli esemplari adulti si nutrono anche di residui alimentari e di piante;
in acquario accetta qualsiasi tipo di mangime proteico o vegetale: mangime surgelato come artemia, chironomus, se di grandi dimensioni anche gamberetti o polpa di cozze; gradisce anche vegetali
freschi come spinaci e zucchine appena scottati, lattuga, rotelle di banana ma anche mangime liofilizzato o secco in granuli o in scaglie.
La riproduzione è relativamente facile ed alla portata di un acquariofilo inesperto; è abbastanza difficile riconoscere i sessi ed è sempre meglio far formare una coppia affiatata in un
branchetto di quattro o sei giovani esemplari.
Entrambi i genitori curano assiduamente le uova che vengono deposte in una buca nella sabbia del fondo; anche dopo la schiusa delle uova, che avviene dopo 48 ore circa, i genitori seguono i
piccoli avannotti, affannandosi in intense cure parentali, proteggendoli dagli altri pesci e riparandoli entro buche scavate nella sabbia del fondale; fin dai primi periodi di vita gli avannotti possono
essere nutriti, più volte al giorno, con naupli di artemia salina fatti piovere con un tubicino sul branchetto.
In definitiva è un pesce molto consigliato per un grande acquario di comunità curato da un neofita senza grandi esperienze.