Caraciforme di medie dimensioni appartenente alla famiglia dei Characidae; proviene dai fiumi costieri del Suriname e della Guyana, Rio Essequibo, Río
Demerara, Rio Cuyuni, Rio Berbice, Rio Courantyne, Rio Suriname, Rio Maroni; attualmente è raramente riprodotto ed allevato per il mercato dell'acquariologia ma una volta
era più comune.
Presenta un corpo romboidale, molto sviluppato in altezza e molto compresso lateralmente; la testa è relativamente grande ed appuntita; gli occhi sono grandi;
davanti agli occhi vi è una coppia di narici a fossetta, con funzione olfattiva; la bocca, piccola, è in posizione terminale.
La pinna dorsale, triangolare, è sostenuta da 3 spine rigide, con la prima modificatasi in un elemento triangolare rivolto verso il davanti, e da 6 raggi
molli ramificati ed è posta al centro del dorso; dietro la pinna dorsale vi è una piccola pinna adiposa, di forma triangolare; la pinna caudale è profondamente incisa e
divisa in due lobi simmetrici; la pinna anale, trapezoidale, è sostenuta da 3 spine rigide, più lunghe, e da 31 / 33 raggi molli ramificati; questa pinna si estende su
tutta la parte posteriore del ventre e termina con un piccolo lobo posteriore; le pinne ventrali, triangolari e con il margine arrotondato, sono poste in corrispondenza
della pinna dorsale; le pinne pettorali, trapezoidali, lunghe e strette, sono in posizione giugulare.
La livrea è di un color grigio argento, con il dorso leggermente più scuro; su tutto il fianco vi sono riflessi cangianti a secondo dell'incidenza della
luce; nella parte posteriore del fianco, una linea longitudinale, di color grigio piombo o azzurro cobalto, copre la parte finale della linea laterale; le pinne sono
semi-trasparenti.
E' un ospite gregario e molto pacifico ma vivace; è consigliabile tenerlo in branchi di almeno 8 / 10 individui, altrimenti diventa timido e tende a perdere
gli intensi riflessi diventando di un color grigio sporco; è molto adatto alle vasche di comunità, in compagnia di piccoli pesci tranquilli, arredate con una folta vegetazione
composta anche da piante delicate.
Non ha particolari esigenze per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere solo ben filtrata ed ossigenata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno due volte la capacità dell'acquario; si consiglia
anche di effettuare regolarmente dei cambi parziali preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi.
In natura si ciba principalmente di organismi acquatici, vermi, piccoli crostacei, insetti e parti di piante; in acquario gradisce una dieta completa
a base di mangime surgelato, artemie o chironomus; accetta anche Mangime Liofilizzato o mangime secco in
scaglie o microgranuli.
La sua riproduzione in acquario è relativamente facile ed alla portata del principiante; occorre una vasca di piccole dimensioni con acqua con una durezza di circa
5° dGh, acidità intorno al 6,5 PH, ed una temperatura intorno ai 28° C; il fondo deve essere ricoperto da una griglia a maglie larghe e come arredamento basta qualche filo di
Ceratophyllum demersum.
Non è semplice distinguere i sessi; è comunque sempre meglio far formare una coppia affiatata all'interno di un piccolo branchetto.
Quando si vede che comincia il corteggiamento si introducono i riproduttori nella vaschetta da riproduzione; dopo la deposizione, che avviene liberamente, occorre
allontanare i genitori e cambiare quanta più acqua possibile.
La schiusa avviene dopo circa 24 / 36 ore; dopo due o tre giorni gli avannotti hanno riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente; solo ora possono essere
nutriti con infusori, parameci e rotiferi oppure con gli appositi mangimi liquidi per pesci ovipari.
Dopo un paio di settimane possono essere somministrati naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere negli appositi schiuditoi.
Per tutti questi motivi è una varietà estremamente consigliabile per chi inizia a curare un acquario tropicale.