PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE



Nomenclatura binomiale
Boraras urophthalmoides
Rasbora urophthalmoides
Nome comune
Rasbora pigmea
Least rasbora
Dimensione
Massima in natura 4 cm
In acquario 2 / 3 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 24° / 28° C
Durezza: 5° / 10° dGh
PH: 6 / 7
Allevamento e compatibilità in acquario
Piccolissimo cipriniforme della famiglia dei Cyprinidae; è originario dell'Indonesia: Thailandia centro-meridionale; per la sua bellezza è spesso riprodotto in cattività per acquariologia.
Presenta un corpo fusiforme, molto allungato e molto compresso lateralmente; il dorso presenta un leggero dosso centrale; la testa è piccola ed appuntita, raccordata al corpo da una fronte ed una gola leggermente concave; l'occhio è relativamente molto grande e forma un leggero dosso sulla fronte; la bocca, in posizione terminale, è leggermente orientata verso l'alto e priva di denti; all'interno della cavità orale sono presenti due ossa falciformi, dette denti faringei, munite di numerose protuberanze ossee adattate alla masticazione; intorno alla bocca, contrariamente a molte altre specie di Cyprinidae, non sono presenti bargigli; la linea laterale è incompleta; il peduncolo caudale è largo e ben distinto.
La pinna dorsale, di forma triangolare e sostenuta da un raggio molle semplice e da 6 o 7 raggi molli ramificati, termina con un lobo posteriore che sfiora il dorso; la pinna anale, di forma triangolare e sorretta a sua volta da 1 o 2 raggi molli semplici, con il secondo più lungo del primo, e da 5 o 6 raggi molli ramificati, è posta molto indietro sul ventre e termina con un lobo posteriore che sfiora il peduncolo caudale; la pinna caudale, larga e di forma trapezoidale, ha il margine posteriore profondamente inciso e diviso in due lobi dagli apici arrotondati; le pinne ventrali, di forma triangolare, sono poste più avanti della pinna dorsale; le pinne pettorali, piccole, triangolari e con il margine obliquo, sono poste al di sotto del livello della bocca.
La livrea è molto colorata; il colore di base è un grigio argento, con intensi riflessi rosati; al centro del fianco è disegnata una lunga macchia fusiforme, di color azzurro cobalto con intensi riflessi turchesi, questa macchia, che si estende da poco oltre l'opercolo branchiale sino a poco prima della pinna caudale, è contorniata da un alone di color arancione carico o di giallo dorato; sono presenti due ulteriori macchie scure, di color azzurro molto cupo o nero, una all'inizio della pinna caudale ed una sul ventre, in corrispondenza della pinna anale; l'opercolo branchiale, semi-trasparente, lascia trasparire il rosso delle branchie; la pinna dorsale ha il primo raggio colorato di nero ed i successivi di color arancione col la parte distale semi-trasparente; le altre pinne sono semi-trasparenti.
Non vi sono grosse differenze tra gli esemplari di sesso femminile e quelli di sesso maschile; quest'ultimi sono solo leggermente più snelli e con i colori più intensi.
Molto simile alla Boraras brigittae, tanto che spesso viene venduta al suo posto, dalla quale si distingue per la macchia nera posta alla fine del peduncolo caudale e per colorazione di base, grigio argento rosato, solo parzialmente macchiata di arancione.
Pesce molto pacifico e vivace ma timido; è molto adatto anche alle vasche di piccola dimensione, con folta vegetazione; convive egregiamente in un acquario di comunità con tutti i pesci pacifici e di piccola taglia come piccoli caracidi o ciprinidi; essendo gregario è consigliabile tenerlo in branchi di almeno otto o dieci individui, altrimenti diventa timido e pauroso.
Originario dei fiumi e delle pozze d'acqua del sud-est asiatico ed ormai allevato cattività è relativamente sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve essere tenera, acida, ben filtrata ed aerata; sono consigliati regolari cambi parziali preceduti da una sifonatura del fondo ed aggiunte settimanali di Oligoelementi, Bioelementi ed estratti di torba.
Carnivoro, in natura si nutre della piccola fauna che trova nel suo ambiente: piccoli vermi, uova e larve di insetti; in acquario accetta qualsiasi tipo di alimentazione: preferisce soprattutto chironomus surgelati o liofilizzati ma accetta anche mangime secco in scaglie o in microgranuli.
La sua riproduzione in acquario è possibile e molto interessante; è abbastanza difficile riconoscere i sessi ed è comunque meglio far formare una coppia affiatata in un piccolo branco di giovani esemplari; per la riproduzione occore una piccola vasca riempita con acqua molto acida, tenera (2° dGh; 5,5 PH; 28° C) e fitrata con torba attiva; per non infastidire i riproduttori è meglio se la vasca è schermata e posta in un posto tranquillo; come arredamento va sistemato un fondo di apposite bilie di vetro oppure una semplice griglia dalle maglie sottili con qualche filo di Ceratophyllum demersum; come sistema di filtraggio è sufficente un piccolo filtro a spugna sintetica.
Dopo intensi giochi amorosi, i riproduttori espellono e fecondano le uova che vengono attaccate sulle foglie o cadono tra le bilie di vetro; dopo la deposizione è meglio allontanare i riproduttori e cambiare quanta più acqua possibile senza scoprire le uova.
La schiusa avviene dopo circa un paio di giorni e gli avannotti, minuscoli, si attaccano all'arredamento con un disco adesivo presente sulla testa; dopo circa 24 ore i piccoli hanno riassorbito il sacco vitellino e nuotano liberamente per la vasca; ora si possono nutrire con infusori, rotiferi e parameci oppure con gli appositi mangimi liquidi; dopo un paio di settimane si possono somministrare naupli di artemia salina appena schiusi; raggiunta una lunghezza di 1,5 cm si possono nutrire come gli adulti.
In definitiva è una razza consigliabile sia per chi inizia a curare un acquario tropicale, che per l'esperto acquariofilo.

Boraras Brigittae

Rasbora Kalochroma

Tanichthys Albonubes

Trigonostigma Espei

Ambastaia Sidthimunki

Sundadanio Axelrodi
Indice dei Pesci di Acqua Dolce Tropicale