PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE





Nomenclatura binomiale
Baryancistrus demantoides
Nome comune
Plecostomus giallo verde (L200)
Hi fin green phantom pleco (L200)
Dimensione
Massima in natura 16 cm
In acquario 8 / 14 cm
Valori dell'acqua
Temperatura: 25° / 30° C
Durezza: 5° / 20° dGh
PH: 6,4 / 7
Allevamento e compatibilità in acquario
Siluriforme appartenente alla famiglia dei Loricaridae; proviene dal bacino idrografico dell'alto corso del fiume Orinoco, Rio Ventuari e Rio Guapuchi, in Venezuela.
Presenta un corpo dalla caratteristica forma a clava, con il dorso inarcato ed il ventre piatto; la testa è grande e ricoperta da piastre ossee saldate insieme; la parte posteriore del corpo ed il peduncolo caudale sono più sfinati, allungati e ricoperti da piastre ossee articolate; il ventre è nudo; gli occhi, leggermente sporgenti, sono molto piccoli e formano un piccolo dosso sulla fronte; sulla fronte, appena avanti agli occhi, sono anche presenti due corte narici tubolari con funzioni olfattive; la bocca è grande e posta in posizione ventrale; ai lati della bocca sono presenti due piccoli bargigli carnosi; le labbra sono riunite a formare una ventosa; la dentatura, simile ad una raspa, è costituita da 4 grandi piastre ricoperte da escrescenze ossee adatte a raschiare le alghe patinose; l'opercolo branchiale è relativamente piccolo.
La pinna dorsale, di forma trapezoidale è sorretta da 2 lunghe spine rigide, molto massicce e decisamente arquate verso il dietro e da 7 raggi molli ramificati, più corti, a scalare; la pinna è molto estesa in altezza e termina con un lobo posteriore unito da un'ulteriore membrana al dorso; subito dietro la pinna dorsale è presente una piccola pinna adiposa, di forma triangolare; la pinna anale, sostenuta da 5 raggi molli, è molto piccola e di forma trapezoidale.
La pinna caudale ha una forma triangolare e con il margine profondamente inciso e diviso in due lobi asimmetrici, con quello inferiore più molto allungato, e con gli apici appuntiti; le pinne ventrali, molto larghe e di forma triangolare, iniziano più indietro della pinna dorsale; le pinne pettorali, a forma di falce, sono molto sviluppate in lunghezza ed hanno il primo raggio molto più massiccio dei successivi.
La livrea è molto elegante ed appariscente: tutto il corpo è di un color giallo con intensi riflessi verdastri; la testa e la parte anteriore sono ricoperti da numerose macchie, regolari, di color giallo oro; le pinne, dello stesso colore del corpo, hanno intense sfumature di color giallo oro.
Non vi sono notevoli differenze tra gli esemplari adulti di sesso maschile e quelli di sesso femminile; quella più evidente è la presenza, negli esemplari di sesso maschile, di numerose escrescenze simili a spine, dette odontidi, sul margine posteriore dell'opercolo branchiale e lungo il margine anteriore del primo raggio delle pinne pettorali.
Il Baryancistrus demantoides è molto simile all'Hemiancistrus subviridis, in basso nell'ultima foto, con il quale viene spesso confuso; la differenza più evidente consiste nella distanza tra la pinna dorsale e la pinna adiposa, molto superiore nell'Hemiancistrus subviridis e nel fatto che la pinna dorsale di quest'ultimo non è unita al dorso da un'ulteriore membrana.
Di abitudini crepuscolari e notturne è un pesce pacifico, anche se i maschi possono, a volte, contendersi un territorio; è perfettamente adatto all'acquario di comunità, anche in compagnia di piccoli pesci pacifici come i caracidi.
Poco vivace, necessita di una vasca di media grandezza, arredata con legni di torbiera e rocce disposte a fare numerosi nascondigli, molte piante robuste, come Microsorum pteropus oppure Anubias barteri; considerando la dieta vegetariana sono sconsigliate piante delicate o sottili.
Anche se la maggior parte degli esemplari presenti in commercio provengono dalla cattura nelle zone di origine, è un pesce molto tollerante, non è particolarmente esigente per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere relativamente povera di ioni ed avere un PH intorno alla neutralità; è, invece, più esigente per quanto riguarda la qualità dell'acqua che deve essere ben filtrata ed ossigenata; è meglio dotare la vasca di un potente impianto di filtraggio ed effettuare frequentemente dei cambi parziali dell'acqua preceduti da un'accurata sifonatura del fondo per via delle numerosi deiezioni prodotte a causa della loro dieta vegetariana; sono inoltre consigliate aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
In natura si nutre delle alghe patinose che trova sulle rocce o sui legni e della microfauna in esse contenuta; in acquario accetta volentieri mangime secco vegetale in pasticche, da somministrare le sera prima di spegnere le luci; accetta volentieri anche cibo vegetale fresco come rotelle di banana o di zucchina, foglie di lattuga o di spinacio ed anche mangime proteico surgelato come i chironomus.
La sua riproduzione in acquario è relativamente facile, simile a quella del genere Ancistrus.
Per la riproduzione occorre allestire una vasca di media grandezza dedicata, riempita con acqua dalle caretteristiche indicate e molto ben filtrata; è preferibile che abbia i vetri oscurati e sia posta in un luogo molto tranquillo; come arredamento sono molto indicati dei pezzi di tubo, in bambù o in plastica, disposti orizzontalmente nella direzione della corrente.
Introdotta la coppia di riproduttori prescelti nella vasca appositamente preparata la si deve lasciare assolutamente in pace, limitandosi ad alimentare sostanziosamente i riproduttori, con mangime surgelato e vegetale come i chironomus e le apposite pasticche di mangime vegetale.
La femmina, quando è pronta, depone le uova in uno dei tubi e il maschio provvede poi a fecondarle; dopo la deposizione è il maschio a sorvegliare prima le uova e poi i piccoli; non si hanno notizie precise sui tempi di schiusa delle uova, probabilmente 3 o 4 giorni, e di riassorbimento del sacco vitellino da parte degli avannotti, all'incirca 10 / 12 giorni.
Gli avannotti, dopo aver riassorbito il sacco vitellino, escono dalla tana e si nutrono, da subito come i genitori, di alghe patinose; è consigliabile lasciare nei pressi del tubo eletto come tana una o più pasticche di mangime vegetale oppure delle foglie di lattuga appena sbollentate o delle rotelle di banana.
E', in definitiva, molto consigliabile, come tutti gli altri appartenenti al genere Baryancistrus, per l'acquario di comunità del neofita.

Hemiancistrus Subviridis

Hemigrammus Erythrozonus

Hemigrammus Rodwayi

Hemigrammus Bleheri

Hyphessobrycon Peruvianus

Thayeria Boehlkei
Indice dei Pesci di Acqua Dolce Tropicale