PESCI
DI ACQUA DOLCE TROPICALE

Piccolo perciforme appartenente alla famiglia dei Cichlidae, è originario della zone centro-settentrionale del Sud America: sono stati ritrovati esemplari nel corso inferiore del Rio Ucayali in Perù; nel corso centrale del Rio Maranon in Perù; nelle confluenze del Rio Nanay, del Rio Mazán, del Rio Tigrè ed altri affluenti di destra del Rio delle Amazzoni, dal Rio Solimoes fino al Rio Tapajos in Perù, Colombia e Brasile; il recente ritrovamento di alcuni esemplari nel corso inferiore del Rio Madeira, tributario di sinistra del Rio delle Amazzoni in Brasile, ne ampia la diffusione sino ad ora più ristretta.

Presenta un corpo fusiforme, abbastanza allungato ed compresso lateralmente; la testa è appuntita, raccordata da una fronte appena convessa; sulla testa, appena sotto gli occhi, sono presenti un paio di narici che non hanno funzione respiratoria ma olfattiva; la bocca, posta in posizione terminale, è piccola e con le labbra carnose; all'interno della cavità orale sono presenti due ulteriori mandibole faringee dotate di denti robusti; la disposizione dei muscoli della masticazione permette la possibilità di muovere in maniera indipendente le doppie mandibole per masticare il cibo, spesso troppo grande per essere ingoiato in un unico boccone; questa conformazione determina lo strano modo di mangiare del pesce che sembra sempre sul punto di risputare il cibo mentre, invece, lo passa semplicemente da una serie di mandibole all'altra; il peduncolo caudale è corto e poco distinto.

La pinna dorsale, sostenuta da 15 o 16 spine rigide e da 6 o 7 raggi molli, si estende su quasi tutto il dorso, con le prime 6 spine rigide molto più alte delle successive, specialmente la quarta; i primi raggi molli sono molto più lunghi degli altri e formano una specie di stendardo appuntito che si prolunga in un sottile filamento; la pinna anale è anch'essa molto sviluppata in altezza e termina con un lungo lobo posteriore dal margine appuntito nei maschi e più rotondeggiante nelle femmine; la pinna caudale, larga e di forma trapezoidale ha il margine posteriore quasi dritto ma con gli apici, appuntiti, che si prolungano in due filamenti; le pinna pettorali, triangolari, hanno il margine obliquo; le pinne ventrali, di forma triangolare, hanno alcune spine molto allungate che, negli esemplari di sesso maschile, terminano con dei filamenti.

Vi è un leggero dimorfismo tra gli esemplari di sesso maschile e quelli di sesso femminile; gli esemplari di sesso maschile hanno le pinne più allungate ed appuntite rispetto a quelli di sesso femminile.

Gli esemplari di sesso femminile hanno una livrea poco colorata; di un grigio argento con una fascia di color verde oliva sul dorso; tutto il fianco è percorso da una o due grosse righe longitudinali di color nero; la prima di queste righe congiunge l'occhi con il centro della pinna caudale; sull'opercolo branchiale sono presenti dei riflessi turchesi.

La livrea degli esemplari di sesso maschile è appena più colorata; di un color grigio argento con abbondanti sfumature turchesi; il dorso è di un color verde oliva o viola con una riga scura lungo l'attaccatura della pinna dorsale; dalla bocca al peduncolo caudale si estende una riga longitudinale nera; al di sotto è spesso evidente una seconda riga nera; la pinna dorsale è colorata di giallo in prossimità del dorso e di turchese verso il margine; sulla pinna caudale le spine sono evidenziate con un tratteggio nero; la pinna anale e quelle ventrali sono spesso colorate di giallo.

Pesce relativamente pacifico ed a volte timido; è compatibile con tutti i pesci di altre razze altrettanto pacifici e di piccole dimensioni come Petitella giorgiae oppure Hyphessobrycon peruvianus; è invece territoriale con i suoi simili, i maschi possono litigare tra di loro per la conquista delle femmine ed anche le femmine possono litigare tra di loro.

Richiede una vasca di medio - piccole dimensioni, con molti legni di torbiera e rocce a formare nascondigli e molte piante, anche delicate come Hygrophila difformis o Myriophyllum elatinoides, perchè non ha la cattiva abitudine di strapazzarle.

In natura si ciba prevalentemente di piccoli invertebrati, vermi od insetti, che scova sul fondo; in acquario è poco esigente per quanto riguarda l'alimentazione; è onnivoro ed accetta tutti i tipi di mangimi di piccole dimensioni, preparati per l'acquario: surgelato, preferibilmente chironomus, Mangime Liofilizzato ed anche secco in scaglie o microgranuli.

E' una specie molto sensibile ai valori fisici e chimici dell'acqua che deve essere anche ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare regolarmente dei cambi parziali, preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi che, altrimenti, si trasformerebbero in nitrati e fosfati.

Con grande pazienza è possibile anche la riproduzione in un acquario di comunità, il maschio si distingue dalla forma delle pinne e dai colori; comunque è sempre meglio far formare una coppia affiatata in un gruppo di cinque o sei giovani individui.

La deposizione avviene dopo un lungo ed intenso corteggiamento da parte del maschio; le uova vengono attaccate al tetto di cavità come noci di cocco o vasetti in ceramica o terracotta.

E' la femmina che si occupa prima delle uova e poi, avvenuta la schiusa dopo circa due giorni, degli avannotti diventando, a volte, aggressiva nei confronti del maschio.

I piccoli nati, una volta riassorbito il sacco vitellino, possono essere nutriti per la prima settimana con infusori e rotiferi oppure con gli appositi mangimi liquidi per avannotti; successivamente si nutrono con naupli di artemia salina fatti appositamente dischiudere.