Piccolo caraciforme appartenente alla famiglia degli Anostomidae, originario del Sud America centro-settentrionale; bacino dell'Orinoco e del Rio delle Amazzoni.
Presenta un corpo fusiforme, molto allungato; la testa occupa tutta la parte anteriore del corpo; la bocca, piccola e posta in posizione terminale, è orientata verso l'alto;
l'occhio è relativamente grande; il peduncolo caudale è praticamente indistinguibile.
La pinna dorsale, di forma triangolare, è molto corta, sviluppata in altezza e termina con un piccolo lobo posteriore dal margine leggermente arrotondato; verso la fine
del dorso è presente anche una piccola pinna adiposa; la pinna anale, posta in corrispondenza della pinna adiposa dorsale, ha una forma triangolare e termina con un lobo posteriore;
la pinna caudale, dalla forma a delta, ha il margine leggermente bilobato e con gli apici arrotondati; le pinne ventrali, piccole e di forma triangolare, sono poste in corrispondenza
della pinna dorsale; le pinne pettorali sono lunghe e sottili.
La livrea è di un color oro, con leggere sfumature turchesi; sul fianco sono presenti tre fascie longitudinali scure, marroni o verdi; di queste quella centrale passa
sopra l'occhio mascherandolo; sul peduncolo caudale è presente una macchia nera ovoidale concentrica ad una, più grande, rossa; le pinne sono di color rosso con le parti distali
semitrasparenti.
Pesce molto pacifico e vivace; convive con tutti i pesci di piccola e media taglia come i piccoli ciclidi nani sud-americani come il Krobia guianensis oppure
il Mikrogeophagus ramirezi; è molto consigliabile tenerlo in branchi di almeno quattro o sei individui altrimenti diviene timido e pauroso.
Non rovina assolutamente le piante ed è quindi molto adatto alle vasche di comunità con folta vegetazione, anche con piante dalle foglie delicate come l'Alternanthera
reineckii oppure l'Hygrophila difformis.
Purtroppo è un pesce molto sensibile ai valori chimici dell'acqua che deve essere tenera, con PH e GH bassi, ben filtrata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno tre volte la capacità dell'acquario; si consiglia anche di effettuare
regolarmente dei cambi parziali, preceduti da una scrupolosa sifonatura del fondo per raccogliere i residui più grandi possibilmente e delle aggiunte settimanali di un estratto di torba;
solo così si riesce ad allevarlo nelle migliori condizioni.
Carnivoro in natura; in acquario preferisce mangime surgelato, specialmente chironomus, ma accetta qualsiasi tipo di mangime,
Mangime Liofilizzato, secco in microgranuli.
E' molto strano e caratteristico il suo modo di nuotare con la testa rivolta verso il basso.
La riproduzione in acquario è possibile ma non facile.
Tutto considerando è una razza abbastanza consigliabile per chi inizia a curare un acquario tropicale.