Grosso mollusco bivalve ermatipico, appartenente all'ordine dei Cardiida, famiglia dei Cardiidae; è presente negli oceani Indiano e Pacifico: Mar Rosso,
Vietnam e Malesia; il riconoscimento e la classificazione delle varie specie è alquanto difficile perche contano solo la forma e le dimensioni delle valve, e solo a
volte alcuni particolari morfologici evidenti; il colore del mantello è estremamente variabile da individuo ad individuo e quindi assolutamente inutile a tale scopo.
Mollusco dalla forma grossolanamente triangolare, con le valve robuste, molto convesse, lunghe fino a 45 cm; le valve sono percorse da strette costolature, poco evidenti,
utilizzate per ancorare il mantello quando viene estroflesso; la cerniera che unisce le due valve è piuttosto piccola mentre l'incavatura di uscita del bisso è molto sviluppata;
le valve esternamente sono di un color giallo zafferano piuttosto intenso mentre internamente sono di un color bianco porcellana.
Il mantello della Tridacna crocea appare sempre estremamente colorato, nei toni del verde e dell'azzurro, per la presenza di un gran numero di alghe
Zooxantelle che vivono in simbiosi con l'animale; per favorire la presenza delle Zooxantelle la Tridacna crocea estroflette il mantello un poco al di fuori delle
valve e possiede inoltre dei particolari organi a forma di lente per concentrarvi la luce solare; al centro del mantello è posizionato il sifone esalante, piccolo ma molto
allungato; invece è poco evidente il sifone inalante, posizionato lateralmente.
Il Zooxanthella, è un genere di microscopiche alghe unicellulari, comunemente denominate zooxantelle, che vivono in simbiosi con i molluschi della
famiglia dei Cardiidae e con altre specie di invertebrati marini (Acropore, Alcyoniidae, Merulinidae, Pocilloporidae); esse, come tutti gli organismi vegetali,
assorbono l'anidride carbonica ed i sali minerali e, grazie alla luce solare, li trasformano in numerose sostanze nutritive che vengono successivamente cedute all'organismo
che le ospita; tuttavia è la Tridacna crocea a trarre maggior giovamento dalla simbiosi in quanto moltissime alghe sono veicolate nella zona viscerale e qui fagocitate
ed assimilate; questo fatto a permesso all'animale, originariamente un filtratore, di trarre una buona parte del suo sostentamento dalla simbiosi con le alghe.
In natura vive incastrato tra le rocce o le madrepore; in acquario preferisce essere sistemato su di un sostegno calcareo, lontano dalla sabbia, in una
posizione estremamente illuminata, preferibilmente con lampade fluorescenti lineari con la luce di temperatura colore 10.000 K. ed oltre o con lampade HQI; in una leggera
corrente che asporti i prodotti di rifiuto espulsi dal sifone esalante.
E' molto delicato ed esigente per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario; per mantenere i nostri
ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati
all'interno di un'apposito Schiumatoio.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità, il costo
superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di
Oligoelementi e Bioelementi, nonché integratori di Calcio, Magnesio, Iodio e Stronzio, in quantità da mantenerne la
concentrazione ad almeno 450 / 500 ppm.
Insieme all'illuminazione ed alla qualità dell'acqua, le Tridacna crocea preferiscono che all'interno dell'acquario ci sia un forte flusso d'acqua, meglio
se proveniente da direzioni alternate e con un'intensità variabile ed intermittente, ottenuto con l'uso delle apposite Pompe
di Movimento.
Al contrario delle altre rappresentanti della famiglia, sembra che regolari, piccole somministrazioni di plancton surgelato o
Liofilizzato siano necessari al mantenimento della Tridacna crocea; questo fatto è probabilmente dovuto ad una
minor efficenza delle alghe Zooxantelle selezionate durante l'evoluzione dalla Tridacna crocea rispetto alle altre Tridacne; infatti trapiantando in esemplari di Tridacna
crocea juvenile, Zooxantelle prese da una Tridacna gigas sono stati enormemente aumentati lo sviluppo e la sopravvivenza degli individui trattati;
(consultare lo studio Giant Clam
Hatchery della Dott.sa S. Suzanne Mingoa-Licuanan).
Pur essendo meno ricercata di altre per motivi alimentari, rimangono le limitazioni nella pesca e nell'esportazione dettate dal regolamento
C.I.T.E.S..
Per tutti questi motivi dovrebbe figurare solo nell'acquario di invertebrati dell'acquariofilo esperto; dotato di pazienza e di mezzi adatti al sostentamento di questo
splendido quanto delicato invertebrato marino.