INVERTEBRATI
MARINI TROPICALI






Nomenclatura binomiale
Stylophora pistillata Varietà Milka
Madrepora pistillaris, Pocillopora andreossyi, Porites pistillata, Porites subdigitata, Sideropora digitata, Sideropora digitata, Sideropora mordax, Sideropora palmata, Sideropora pistillata, Sideropora subdigitata, Stylophora cellulosa, Stylophora dendritica, Stylophora digitata,Stylophora expanda, Stylophora mordax, Stylophora nana, Stylophora palmata, Stylophora pistillaris, Stylophora prostrata, Stylophora septata, Stylophora sinaitica, Stylophora stellata
Nome comune
Madrepora zampa di gatto Milka
Dimensione
Rinvenute colonie di oltre 100 cm di diametro
Valori dell'acqua
Temp. 24° / 27° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Piccolo antozoo coloniale, appartenente all'ordine delle Scleractinia, famiglia delle Pocilloporidae; proviene, in origine, dall'Oceano Indiano occidentale: Mar Rosso; un esemplare, prelevato in natura oltre un decennio or sono, è stato trasportato all'Acquario di Monaco; ora numerose colonie sono allevate in cattività per il loro splendido color viola, che ricorda l'incarto di una famosa tavoletta di cioccolato; nuove colonie, ottenute per clonazione, sono offerte in vendita in molti negozi specializzati.
I singoli individui, di una grandezza oscillante da 0,5 ad 1,5 millimetri, hanno un corpo cilindrico, detto colonna, la cui parete è formata da due strati di cellule; lo strato interno è detto Endoderma mentre quello esterno, a contatto con l'ambiente, è detto Ectoderma; tra i due strati di cellule è presente una sostenza gelatinosa, detta Mesoglea; in cima alla colonna è situato il disco periorale circondato da una corolla di sei coppie di piccoli tentacoli urticanti; al centro del disco periorale si apre un piccolo stoma che mette in comunicazione con la cavità gastrovascolare interna, detta Celenteron; la cavità gastrovascolare è divisa in sei cavità gastriche primarie, fuse con la Columella, a volte, sono presenti anche sei corte cavità secondarie, ognuna corrispondente ad una cavità gastrica primaria; lo stoma è comunicante solo con le cavità gastriche primarie; ciascun tentacolo è disposto in corrispondenza di una camera della cavità gastrica interna.
La parte esterna della colonna è ricoperta da un esoscheletro calcareo, detto Corallite, poroso e di forma tubolare, dotato di un bordo seghettato e di sei setti radiali che si congiungono alla columella centrale; i piccoli polipi sono quasi completamente immersi nel Cenosarco comune, un tessuto epiteliale canalizzato che collega tutte le cavità gastriche dei polipi, rimangono fuori solo una piccola parte delle colonne, con le corona di tentacoli ed i dischi orali, ben distinti gli uni dagli altri; il cenosarco, su cui si aprono le aperture orali dei singoli individui, è ulteriormente coperto da sottili spicole solide.
Nelle parti più vecchie della colonia i coralliti hanno un andamento radiale rispetto all'asse di accrescimento ed il cenosarco comune provvede a colmare gli spazi liberi con un deposito calcareo poroso; nelle zone più giovani l'andamento dei coralliti è, invece diagonale, rispetto all'asse di accrescimento, ed i singoli coralliti sono sovrastati da quelli degli esemplari più giovani assumendo una curiosa forma a ferro di cavallo.
Lo scheletro calcareo della colonia, formata in genere da moltissimi piccoli polipi disposti irregolarmente su più assi di accrescimento, assume la tipica forma ad albero, con ramificazioni dall'apice arrotondato simili a dita; le formazioni "a dito" sono molto solide, a volte svasate all'estremità o a forma di clava, con la sezione trasversale ovale o leggermente arcuate e dai bordi arrotondati.
In condizione di normale illuminazione i polipi si ritirano nel cenosarco che si gonfia per esporre quante più alghe, del genere zooxantella, alla luce; di notte, in condizione di scarsa illuminazione, i polipi estroflettono parte della colonna ed i piccoli tentacoli.
Il Zooxanthella, è un genere di microscopiche alghe unicellulari, comunemente denominate zooxantelle, che vivono in simbiosi con i polipi delle Pocilloporidae, ce on altre specie di invertebrati marini (Acropore, Alcyoniidae, Merulinidae, Tridacna); esse, come tutti gli organismi vegetali, assorbono l'anidride carbonica ed i sali minerali e, grazie alla luce solare, li trasformano in numerose sostanze nutritive che vengono successivamente cedute all'organismo che le ospita; in questo modo l'organismo che ospita le zooxantelle riceve gran parte del nutrimento che gli occorre dalla simbiosi.
I polipi di questa specie sono di uno splendido color viola scuro mentre il cenosarco è di un color arancione scuro; le zone di accrescimento son di un colore più chiaro, quasi bianco.
In natura le colonie si trovano sempre in zone interessate dal forte moto ondoso, colonizzano infatti il fronte del Reef più esposto, da pochi centimetri fino ad una profondità di 40 / 50 metri.
Le condizioni ideali per questo Antozoo sono rappresentate da un acquario di barriera ben avviato, con una illuminazione, da media a forte intensità, fornita da lampade ad alogenuri metallici o lampade fluorescenti T-5.
Fondamentale per la permanenza in acquario di questa sclerattinia è il flusso dell'acqua intorno alla colonia, che deve essere di intensità variabile, da lieve a molto turbolenta e proveniente da differenti direzioni; questo flusso variabile ed alternato può essere facilmente ottenuto con l'uso delle apposite Pompe di Movimento e di un programmatore di marea.
Per il suo ottimale mantenimento in acquario sono necessarie vasche con acqua ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario; per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta a ridurre la naturale produzione di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici del filtro.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità, il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi, nonché integratori di Calcio, Magnesio e Stronzio.
Questi Antozoi in natura ricevono la maggioranza dei loro bisogni nutrizionali dalla fotosintesi clorofilliana, ma in acquario potranno sicuramente beneficiare dell'aggiunta di vari tipi di fito e zooplancton surgelato o Liofilizzato, fatto rinvenire qualche minuto in acqua, preferibilmente la stessa dell'acquario, da spuzzare con una apposita siringa addosso alla colonia, di sera, quando i polipi estroflettono i loro tentacoli.
Appartenendo all'ordine dei Madreporari è soggetto a limitazione nell'importazione, necessita infatti di un certificato C.I.T.E.S., ma per la sua robustezza e la facilità dell'allevamento è comunque consigliabile anche per un acquariofilo alle sue prime esperienze con l'acquario di barriera.

Stylophora Pistillata

Acropora Kimbeensis

Lobophyllia Corymbosa

Amphiprion Bicinctus

Pomacentrus Trichrourus

Ptereleotris Evides
Indice degli Invertebrati Marini Tropicali