Piccolo crostaceo Decapode, appartenente all'ordine dei Decapoda, famiglia degli Stenopodidae; è praticamente endemico in tutti i mari tropicali e
sub tropicali.
Presenta il corpo con una forma astacoide allungata; la testa ed il torace sono fusi insieme in un unico blocco, detto cefalotorace, ricoperto da una robusta corazza
chitinosa, impregnata di sali calcarei che le danno una notevole resistenza; sulla testa è presente un rostro, dentellato e molto corto, affiancato da due coppie di lunghe antenne
elastiche ed estremamente sensibili; il primo paio di antenne è formato da un primo segmento, molto robusto, che poi si divide in due rami molto più sottili; gli occhi sono
supportati da corti segmenti articolati; la bocca è dotata di due coppie di mascelle e di una coppia di mandibole; intorno all'apertura orale vi sono tre paia di appendici
biramose, dette Massillipedi, utilizzate nella nutrizione; al di sotto del cefalotorace vi sono cinque paia di appendici articolate, dette Pereiopodi utilizzate
nella deambulazione; il terzo paio di pereiopodi, è dotato di grosse chele, molto sviluppate ed è portato nella caratteristica posizione da boxeur; anche il primo ed il
secondo paio di pereiopodi sono forniti di chele, ma più piccole di quelle del terzo paio; tutta la corazza del carapace, così come quella dell'addome e delle chele, è ricoperta
da aculei calcarei e di evidenti setole chitinose, dotate di spiccate capacità sensoriali.
L'addome, segmentato, è ricoperto da una corazza, più leggera di quella del cefalotorace, divisa in sei segmenti ben distinti; l'addome, decisamente arquato, è disposto
in una posizione angolata rispetto al cefalotorace; sotto all'addome vi sono sei paia di appendici, dette Pleopodi, che servono a convogliare l'acqua verso le branchie e,
negli esemplari di sesso femminile, a trattenere le uova; l'addome termina con un segmento piramidale, detto Telson, affiancato da una coppia di appendici piatte, dette
Uropodi, suddivise ciascuna in tre parti, una prossimale e due distali; le parti distali sono piatte ed allargate e vengono generalmente coperte dal telson.
La livrea, inconfondibile e molto elegante, è di un color chiaro, bianco o grigio nebbia, con sopra disegnati degli anelli trasversali, di color viola o rosso fuoco,
un simile disegno si estende anche sulle chele; le antenne e gli altri pereiopodi sono di color bianco, come il rostro; la porzione del cefalotorace ove sono inseriti i pereiopodi
è di un bel color celeste scuro, tendente al viola; sugli uropodi della coda sono presenti due righe rosse che ne delimitano una bianca.
Il tegumento che ricopre tutto il corpo, riccamente impregnato di sali calcarei, non può crescere come le parti molli del corpo quindi viene periodicamente perso e
rinnovato; questo procedimento viene chiamato Muta ed è un momento particolare e delicato della vita dello Stenopus hispidus.
Molto territoriale con i suoi simili, vive in coppie stabili in cui il maschio, più snello, fornisce cibo anche alla femmina, riconoscibile dalle dimensioni superiori
dell'addome, che è dotato di palchi, o lamelle, spesso contenenti le uova, di color verde o azzurro.
Molto vivace ed intrapprendente, passeggia tranquillamente per la vasca alla costante ricerca del cibo oppure sosta per pulirsi tranquillamente le lunghissime antenne;
dopo un piccolo periodo di acclimatazione non tende per niente a nascondersi ed accetta il cibo dalle mani dell'appassionato, nuotando sino alla superficie.
Viene erroneamente considerato aggressivo verso i piccoli pesci che popolano l'acquario ma non è vero, lo Stenopus hispidus è molto lento nei movimenti e
riesce a catturare solo esemplari già molto debilitati; se regolarmente nutrito non è aggressivo neanche nei confronti degli altri invertebrati presenti nella vasca.
Non ha particolari esigenze per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua, che deve essere solo ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un
Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità, il cui
costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di
Oligoelementi e Bioelementi, nonché integratori di Calcio e Iodio.
Per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di
adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che aiuta a ridurre la naturale produzione
di fosfati e nitrati effettuata dai batteri aerobici.
In natura si nutre di piccoli organismi che raccoglie dal fondale ed effettua anche la pulizia dei parassiti presenti sulla pelle e nella bocca di grossi pesci.
Praticamente onnivoro, in acquario si nutre di tutto ciò che trova sul fondo o negli interstizi delle madrepore; accetta artemie e chironomus surgelati oppure
Liofilizzati, accetta anche mangime secco sia in scaglie che in piccoli granuli; a volte rosicchiano anche piccoli
pezzi di polpa di cozza; se ben alimentato non è difficile che effettui una muta al mese.
In acquario non è difficile ottenere la produzione delle uova e l'accoppiamento, mentre è molto più difficile l'allevamento delle piccolissime larve.
Per tutti questi motivi non dovrebbe mai mancare nell'acquario di barriera con invertebrati del principiante ma anche dell'esperto acquariofilo.