Antozoo ermatipico, coloniale, appartenente all'ordine dei Zoantharia, famiglia degli Sphenopidae; è presente nell'Oceano Pacifico ed in quello Indiano:
Mar Rosso, Isole Maldive, Sri Lanka, Isole Hawaii.
Spesso si posiziona nelle aree dove le onde si rompono sulle rocce, a pochi metri di profondità, formando colonie che ricoprono grosse aree della battigia.
I singoli polipi, grandi al massimo due centimetri, sono sessili e completamente privi di un sostegno scheletrico; ogni individuo presenta un corpo cilindrico,
corto e tozzo, detto colonna; la colonna, larga circa 20 mm, è sormontata da un ampio disco orale circondato da due ordini di tentacoli; i polipi sono quasi completamente immersi
nel Cenenchima comune, un tessuto epiteliale canalizzato che collega tutte le cavità gastriche dei polipi; ; quando i polipi sono estroflessi i loro dischi orali ed i
tentacoli sono ben evidenti; durante la bassa marea, quando la colonia fuoriesce dall'acqua, tutte le colonne si ritirano dentro il cenenchima lasciando su di esso solo dei
piccoli fori ovali.
Il cenenchima comune è di un color giallino, oscillante tra il crema ed il marrone; la consistenza è dura e gommosa, ruvida al tatto perchè ingloba numerose
particelle di sabbia ed altri piccoli frammenti, a volte gli elementi incorporati rappresentano anche la metà del peso della colonia.
In adeguate condizioni la colonia cresce rapidamente aggredendo ed assimilando gli organismi presenti nelle vicinanze.
Antozoo relativamente robusto, è molto adatto all'acquario di comunità con invertebrati; è poco esigente per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve
solo essere ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata
oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario; per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un
Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito
Schiumatoio, che contribuisce inoltre a ridurre l'accumulo di fosfati e nitrati prodotto dai batteri aerobici
del filtro.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima
qualità, il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte
settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
Nella vasca, la colonia, preferisce essere sistemata in posto interessato da un forte movimento dell'acqua, ottenuta con l'uso delle
Pompe di Movimento e di un apposito programmatore; pur essendo priva di alghe simbionti ama la luce diretta, di
forte intensità.
In natura si nutre di tutto ciò che arriva a portata dei tentacoli dei singoli individui; in acquario può essere nutrita sia con plancton surgelato che
Liofilizzato, fatto preventivamente rinvivire con un poco di acqua dell'acquario e spruzzato con un'apposita
siringa sopra i tentacoli della colonia; è anche ben accettato un frullato di cozze, pesce e gamberi dalla consistenza appena liquida somministrato nello stesso modo.
E' in definitiva un invertebrato molto consigliato sia per la vasca dell'acquariofilo alle sue prime esperienze sia per quella del più esperto amatore.
Unica avvertenza da tenere a mente consiste nel fatto che il loro muco, specialmente se le colonie sono appena importate, contiene una sostanza chiamata
Palitossina.
Si tratta di una potentissima neurotossina che, se viene in contatto con tagli e abrasioni sulle mani o sulle braccia, può portare anche a conseguenze molto
serie, la dose letale è di soli 0,3 µg/Kg di peso corporeo, tremila volte inferiore di quella del Sarin, il piu' potente gas nervino preparato dall'uomo, che è di
925 µg/kg; questa specie va quindi maneggiata con molta attenzione indossando occhiali protettivi, una mascherina e dei guanti di lattice; si consiglia anche di dotare
l'acquario di un filtro a carbone attivo, per assorbire la tossina eventualmente emessa.