INVERTEBRATI
MARINI TROPICALI



Nomenclatura binomiale
Pachycerianthus solitarius
Cerianthus brerae, Cerianthus solitarius, Edwardsia vestita, Tubularia solitaria
Nome comune
Ceriantus a strisce
Tube anemone, burrowing anemone, zylinderrose
Dimensione
Diametro massimo della corona in natura 30 cm
Valori dell'acqua
Temp. 24° / 27° C
Densità 1022 / 1024
PH 8,4
Allevamento e compatibilità in acquario
Grosso Antozoo solitario dell'ordine Spirularia, famiglia Cerianthidae; è largamente presente nell'Oceano Atlantico e nel Mar Mediterraneo: Canarie, Portogallo, Italia, Egitto.
Il Pachycerianthus solitarius ha un corpo cilindrico molto allungato, vermiforme e privo di un esoscheletro, detto colonna; l'estremità inferiore è conica con il piede privo di disco adesivo; dalla parte opposta al piede si apre la cavità orale, circondata da due o più corone concentriche di tentacoli.
La colonna è completamente inguainata in una membrana aderente e fibrosa, composta da Ptychocysti, un tipo speciale di nematocisti urticanti; questa membrana, o tubo, aiuta il Pachycerianthus solitarius a proteggersi dagli attacchi di eventuali predatori.
La guaina fibrosa, differentemente dal Pachycerianthus manua, affonda completamente nella sabbia mentre una porzione di colonna rimane nuda, eretta e visibile fuori dal fondale.
Il Pachycerianthus solitarius può, in caso di pericolo, ritirarsi rapidamente all'interno del tubo che, essendo molto più lungo dell'individuo stesso, rappresenta un ottimo rifugio.
I tentacoli esterni, prodotti dalla colonna, sono lunghi e sottili; i tentacoli interni, più corti e tozzi, sono prodotti dal disco orale; tutti i tentacoli sono fittamente ricoperti sia da cnidociti adesivi, detti Spirocisti, che da cnidociti urticanti, detti Cnidoblasti; per questo motivo sono molto urticanti ed adesivi e vengono utilizzati sia per difesa che per procurarsi il cibo.
La colorazione della colonna è, generalmente, di un grigio rosato oppure di un violetto molto scuro, mentre quella dei tentacoli varia dal celeste al bianco sporco, al violetto, in tinta unita o con numerose striature trasversali.
Il Pachycerianthus solitarius è un animale sciafilo, crepuscolare o notturno; di solito durante le ore diurne si ritira nel tubo; con l'oscurita estroflette i tentacoli e comincia ad agitare i tentacoli per cacciare le sue piccole prede.
Preferisce essere sistemato sulla sabbia, in una posizione molto ombreggiata, buia, in una leggera corrente, ottenuta con l'uso delle apposite Pompe di Movimento, che apporta il nutrimento ai tentacoli urticanti ed asporta i prodotti di rifiuto secreti dall'apertura orale sotto forma di un bolo mucillagginoso.
Relativamente delicato il Pachycerianthus solitarius non ama gli acquari densamente popolati con pesci che possono disturbarlo durante le ore diurne, mentre è rinchiuso nel tubo; inoltre non instaura alcuna simbiosi con i pesci pagliaccio.
In acquario accetta sia mangime surgelato, krill, mysis, chironomus ed artemie, sia Mangime Liofilizzato; se molto grande questo antozoo può essere nutrito anche con pezzeti di pesce o di polpa di cozza appoggiati delicatamente sulla corona dei tentacoli quando sono estroflessi.
Non ha particolari esigenze, rispetto agli altri invertebrati, per quanto riguarda i valori chimici dell'acqua che deve essere solo ben ossigenata e filtrata, meglio se tramite un Filtro Esterno pressurizzato con la portata oraria di almeno quattro volte la capacità dell'acquario; per mantenere i nostri ospiti in perfetta salute è meglio effettuare regolari trattamenti con un Ozonizzatore di adeguata portata, meglio se effettuati all'interno di un'apposito Schiumatoio, che contribuisce inoltre a ridurre l'accumulo di fosfati e nitrati prodotto dai batteri aerobici del filtro.
E' molto consigliabile preparare l'acqua dell'acquario con Sali Marini sintetici di ottima qualità, il costo superiore verrà ammortizzato in poco tempo, effettuare abbondanti cambi parziali, preceduti da un'accurata sifonatura del fondo, ed aggiunte settimanali di Oligoelementi e Bioelementi.
L'unica precauzione da prendere nell'immettere il nostro ospite nel'acquario consiste nel collocare il Pachycerianthus solitarius con molta cautela in una buchetta scavata nella sabbia del fondo e poi riempita con delicatezza per non comprimerlo troppo.
In definitiva è un invertebrato molto bello e decorativo ma adatto ad un acquario dedicato, dotato di una illuminazione tenue, preferibilmente di color rosso e gestito da un volenteroso acquariofilo.

Pachycerianthus Maua

Cerianthus Membranaceus

Stichodactyla Helianthus

Chrysiptera Bleekeri

Chrysiptera Brownriggii

Chrysiptera Caeruleolineata
Indice degli Invertebrati Marini Tropicali